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Il Resto del Carlino – Arnautovic:”La mia famiglia voleva tornare in Inghilterra. Ma alla fine ho scelto Bologna”

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E’ stata una decisione difficile perché la mia famiglia voleva tornare in Inghilterra”, con queste parole Marko Arnautovic ha iniziato la sua intervista rilasciata al portale austriaco “Laola1”,  a poche ore dalla partita che la nazionale austriaca giocherà a Vienna contro gli azzurri di Roberto Mancini.

 
Le parole ci fanno ricordare la vicenda di mercato di fine estate, quando il Manchester United aveva cercato l’attaccante rossoblù, per rinforzare la competitività della rosa dei Red Devils. L’affare (eravamo ad agosto) non andò in porto, perchè la dirigenza del Bologna creò un un vero e proprio muro di fronte all’ipotesi di trasferimento della punta del Bologna e perchè la tifoseria di Manchester non riteneva   Marko un acquisto gradito. 
 
La situazione si chiuse con la sua permanenza sotto le due torri, che rimase e rimane un bene per il Bologna. Di questo anche Marko ne è convinto:”E’ chiaro che il Manchester United per me resta in cima all’universo e il Bologna, come nome, non lo è. Ma va bene così“.
 
Anche perchè Marko si è inserito a poco a poco nella vita e “clima” bolognese e questo lo ha reso, attualmente, il secondo bomber nell classifica cannonieri italiana. Queste le sue parole su questo suo scorcio di vita italiano:” E’ tutto calmo, hai tempo per te e niente stress. A me questo fa solo bene“.
Un bene importante per lui, nato agonista, che non vuole lasciare il campo da sconfitto, ma che, allo stesso tempo, è autentico uomo spogliatoio. Ogni cosa può essere “campo di battaglia” e di stress : lo testimoniano scontri avuti  anche con i suoi allenatori rossoblù (Motta durante Bologna-Sassuolo, ma anche con SInisa Mihajlovic, che ha sempre ritenuto un fratello maggiore), perchè quello è il suo carattere e Bologna diventa, per lui, un centro di serenità che lo gli permette di vivere con maggiore equilibrio.
 
L’intervista si chiude con un passaggio sulla partita di stasera, contro l’Italia a Vienna e il ricordo non puà che andare all’Europeo dello scorso anno, dove l’Austria fu esclusa ai quarti proprio dall’Italia:” Agli Europei il mio gol ai quarti contro la nazionale di Mancini fu annullato per un alluce in fuorigioco. Quell’alluce avrei preferito tagliarmelo, purchè  il gol fosse buono“. Meglio così, caro Marko, perchè quella vittoria ci diede il lasciapassare per vincere quell’Europeo. Mentre oggi non saremo, per la seconda volta consecutiva, partecipanti ad un mondiale. E di questo, forse,  ce ne faremo una ragione.
 
(Fonte Massimo Vitali – RdC)

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