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I trionfi della Virtus – ventitreesima puntata – 1998: il quattordicesimo scudetto

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Danilovic ritorna, come pure Messina in panchina. Poi c’è l’arrivo di Rigaudeau, Sconochini, Frosini e Nesterovic a rinforzare il nucleo confermato, Abbio, Ravaglia, Binelli e Savic. La squadra vince molto, ma in semifinale di Coppa Italia viene fatta fuori dalla Fortitudo. Sconfitta che non mina le certezze: infatti la Kinder batte la Teamsystem e vola a Barcellona, dove trionfa nella Final Four di Eurolega. Intanto, vinta la prima fase di campionato, nei playoff le V nere vincono 3 a 1 contro Roma (la serie si gioca proprio a cavallo delle gare di Barcellona) e Varese. In finale c’è di nuovo la Fortitudo. Le prime quattro gare sono un alternarsi di emozioni, con vincente sempre la squadra in trasferta. La bella è, naturalmente, in casa Kinder.

Con il famoso canestro da quattro, Danilovic arpiona il supplementare. A questo punto, dopo dieci derby le due squadre hanno realizzato esattamente 691 punti a testa in 400 minuti. Nei cinque minuti successivi Sasha è scatenato, (fino al tiro che ha cambiato il destino del derby e del campionato aveva segnato sette punti, con 3 su 5 da due punti, 0 su 5 da tre e 1 su 2 in lunetta, dopo ne ha infilati tredici, con 2 su 2 da tre punti, 2 su 2 da due, 3 su 3 nei tiri liberi e due assist; poi a gara decisa il lusso di fallire i due liberi conclusivi), la Fortitudo stordita e il quattordicesimo scudetto è cosa fatta. Il conto dei derby è 6-4 e lo scudetto è la ciliegia sulla torta di una stagione che ha visto il primo trionfo nel massimo torneo continentale e 55 gare vinte su 67.

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