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Calcio

Gruppo F – Lukaku sbaglia l’impossibile, la Croazia è agli ottavi di finale

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Il gruppo F giunge alla sua ultima giornata come l’ennesimo in cui molti – se non tutti – i verdetti risultano ancora da scrivere. Prima dei novanta minuti conclusivi, la situazione del girone si presenta così: Croazia 4, Marocco 4 (dietro per differenza reti), Belgio 3, Canada 0 (già eliminato). Mentre per Amrabat e compagni l’impegno sembri indubbiamente più agevole, gli occhi sono puntati sul match tra croati e belgi, questi ultimi costretti a ottenere una vittoria se il Canada non dovesse fermare i marocchini.

La Croazia non cambia nulla della formazione che ha superato per 4-1 i canadesi nell’ultimo match, schierando un 4-3-3 con Livakovic, Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa, Modrid, Brozovic, Kovacic, Kramaric, Livaja, Perisic.

Il Belgio, al contrario, è chiamato a una rivoluzione tattica dopo la cocente sconfitta rimediata contro il Marocco. Roberto Martinez, che al contempo è alle prese con diverse polemiche interne (coinvolti Courtois, Vertonghen e De Bruyne) risponde con un inedito 3-4-3 in cui figurano Courtois, Castagne, Vertonghen, Alderweireld, Carrasco, Witsel, Dendoncker, Meunier, Mertens, Trossard, De Bruyne. Solo panchina per Lukaku, così come per entrambi i fratelli Hazard.

Si inizia subito a ritmi molto alti. Già al 1’ di gioco, la prima galoppata di Perisic, che non trova Kramaric pronto al centro dell’area; un minuto dopo, Carrasco prova a salire in cattedra con una gran giocata offensiva che non si concretizza.

La partita, già apertissima, sembra diventarla ancor di più alla notizia del goal di Ziyech, che non permette più di fare calcoli e obbliga il Belgio a vincere. Dopo i primissimi minuti, i Diavoli Rossi provano infatti a incanalare il gioco sui propri binari, fatti di possesso palla e ampiezza nell’occupazione degli spazi. Sembra sempre Carrasco il più ispirato: al 9’ una sua incursione si infrange solo sul blocco croato dentro l’area piccola, e due minuti più tardi è solo dinanzi al portiere con Juranovic costretto a deviare in angolo.

Sembra esserci solo il Belgio, e quasi al quarto d’ora una fiammata in contropiede di De Bruyne serve Dries Mertens che di prima, in girata, spedisce alla sinistra di Livakovic.

Poi d’improvviso, al 15’, la clamorosa svolta del match; Carrasco è ancora protagonista ma questa volta in negativo: stende Kramaric, e Taylor fischia il penalty. Modric osserva il compagno di squadra Courtois ed è pronto a calciare, ma l’arbitro inglese viene richiamato al VAR per una probabile posizione di fuorigioco attiva: Lovren è al di là, il rigore quindi è revocato.

Alla metà del primo tempo, il match sembra quindi addormentarsi un po’. Arriva nel frattempo la notizia del raddoppio marocchino, e per Hazard e compagni è sempre più fondamentale trovare il vantaggio. Tuttavia, il possesso dei rossi sembra diventare sempre più sterile, e la Croazia si riaffaccia nell’area avversaria con un colpo di testa di Livaja su cross di Sosa al 33’.

Al 41’ è Mertens che prova a scuotere i suoi, ma è un lampo nel buio e la prima frazione si chiude sullo 0-0 dopo una conclusione alta di Juranovic.

Inizia il secondo tempo, entra Lukaku e dopo 120 secondi è suo il primo squillo: colpo di testa su traversone di De Bruyne, che si spegne tra le mani di Livakovic.

Al 49’ il primo ribaltone: Kovacic si fa trovare smarcato appena dentro l’area, viene servito da Gvardiol e impegna Courtois con una gran conclusione poco sotto la traversa. Poco dopo è ancora la Croazia a tenere occupato il portiere belga: nell’arco di un minuto sono prima Brozovic e poi Modric a rendersi pericolosi, dando la generale impressione di aver alzato il contagiri sia sul piano tecnico che su quello atletico.

Il Belgio è decisamente in confusione, perde una gran quantità di palloni a centrocampo, e Martinez decide di togliere Trossard in favore di Thorgan Hazard, sperando di allentare un po’ la pressione avversaria attraverso la capacità del centrocampista nella gestione della palla.

All’ora di gioco la più grande occasione della partita sino a quel momento: De Bruyne con un meraviglioso filtrante sulla destra trova Carrasco, che viene chiuso all’ultimo da Juranovic a un passo dalla porta; l’intervento del difensore innesca una carambola con la palla che giunge a Lukaku, ma l’attaccante spara incredibilmente sul palo.

Al 67’ ancora l’infinito Luka Modric. 37 anni, sfoggio di tecnica sopraffina, incursione senza paura dentro l’area e conclusione bloccata solo all’ultimo da Courtois.

Per circa dieci minuti non accade nulla, poi le squadre iniziano a spaccarsi e i ritmi inesorabilmente ad alzarsi, con costanti capovolgimenti di fronte. Tuttavia le occasioni latitano, con la Croazia che copre bene gli spazi e guadagna falli intelligenti.

Dopo un nuovo errore di Lukaku, in ritardo su un pallone centrale servito da Meunier, Martinez si gioca il tutto per tutto, e a 3’ dalla fine getta nella mischia anche Eden Hazard.

Mancano pochi secondi al termine, e Lukaku conclude la sua personalissima debacle con un ennesimo, incredibile errore. Hazard scorre sulla sinistra e con un cross a rientrare trova impreparato Lovren; il difensore, preso in controtempo, manca il contatto col pallone, che giunge a Lukaku quasi sulla linea di porta, ma al momento di spingerlo in rete la punta è scoordinata e fallisce il match point.

A 120 secondi dalla fine, il miracolo di Gvardiol, che al contrario del belga corona una prestazione semplicemente mostruosa con un intervento provvidenziale: anticipo secco ancora su Lukaku e palla in fallo laterale, ad un palmo dai guantoni di Livakovic.

Taylor fischia la fine, il gigante belga dell’Inter è in lacrime, così come tutto il Belgio. Passa la Croazia, che dovrà attendere il match di stasera per scoprire il suo avversario (buone possibilità, in tal senso, per la Spagna). Per i Diavoli Rossi, sembra aver contato soprattutto l’età media decisamente alta e la sensazione che un ciclo sia finito, come più o meno confermato dallo stesso De Bruyne in un’intervista rilasciata in settimana. Per i Vatreni, invece, ha influito ancora il livello assoluto di fuoriclasse come Modric, Perisic, Kovacic e Brozovic, a cui si è abbinata la freschezza (e stasera anche la capacità di esser decisivi) delle nuove leve quali Sosa e Josko Gvardiol.

 

TABELLINO

CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic (92′ Majer); Kramaric (64′ Pasalic), Livaja (64′ Petkovic), Perisic. All. Zlatko Dalic.

BELGIO (3-4-2-1): Courtois; Castagne, Alderweireld, Vertonghen; Meunier (87′ E. Hazard), Dendoncker (72′ Tielemans), Witsel, Carrasco (72′ Doku); De Bruyne, Trossard (59′ T. Hazard); Mertens (45′ Lukaku). All. Roberto Martinez.

Marcatori: //

Ammonizioni: 66′ Dendoncker (B)

Espulsioni: //

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