Basket
Paladozza inespugnabile: la Fortitudo batte Ravenna 83-69
KIGILI FORTITUDO BOLOGNA – ORASI’ RAVENNA 83-69 (16-26; 21-18; 26-14; 20-11)
Statistiche:
Fortitudo: Bonfiglioli ne, Thornton 9, Aradori 18, Natalini ne, Barbante 12, Panni 5, Paci, Fantinelli 13, Italiano 14, Cucci 12, Davis ne. All.Dalmonte
Ravenna: Anthony 9, Giordano 7, Musso 15, Bartoli 6, Oxilia 2, Bocconcelli, Onojaife, Galletti ne, Giovannelli ne, Petrovic 5, Bonacini 11, Lewis 14. All. Lotesoriere
Tiri liberi BO 20/24 RA 4/9
Tiri da 2 BO 24/40 RA 13/31
Tiri da 3 BO 5/25 RA 13/29
Rimbalzi BO 41 RA 32
Falli BO 12 RA 22
Arbitri: Rudellat, Barbiero, Praticò
Quintetti iniziali:
Fortitudo: Fantinelli, Thornton, Aradori, Italiano, Paci.
Ravenna: Anthony, Bonacini, Musso, Petrovic, Lewis.
Dopo la prova sottotono di Mantova, il ritorno al Paladozza è una certezza per la Fortitudo. Dopo un primo tempo complicato la Effe costruisce la rimonta fino a consolidarla nell’ultimo periodo. E’ decisivo il rientro di Aradori (per quello di Davis ancora l’ora nonostante vada a referto) così come la grinta di Italiano e Cucci nel momenti più delicati della gara.
Il ritorno di Aradori sul parquet non coincide con un immediato riassestamento biancoblu che solo dopo un passivo di 0-7 in due minuti comincia la propria gara. Lo fa attraverso la spinta di Fantinelli bravo a far valere il mismatch fisico contro Anthony e primo rimbalzista tra i suoi. La grinta del capitano aiuta anche i compagni, lo stesso Aradori su tutti, ad entrare in ritmo e limitare in area Ravenna. E’ proprio l’asse dei veterani italiana che fa la differenza in attacco e sopperisce alle mancanze in difesa, dove gli avversari tentano l’allungo dopo 8′ (14-21). Tentativo che prende corpo negli ultimi possessi del primo quarto senza che la Fortitudo riesca a reagire in maniera convinta. 16-26 al termine del primo periodo.
Momento di pigrizia ed imprecisione ad inizio secondo quarto, sbloccato tra Cucci e spintoni (come recita lo striscione dei tifosi a lui dedicato) dallo stesso numero 32 fortitudino oltre due minuti dopo l’inizio. La gara diventa certamente più fisica preferendo la conclusione vicino a canestro ai tentativi da lontano, eccezion fatta per Bartoli e Giordano che espandono il gap tra le due squadre fino al +13 a 5′ dall’intervallo (24-37). Serve maggiore grinta alla Effe per non lasciarsi scivolare dalle mani la gara e se Thornton si prende la responsabilità di guidare l’offensiva, Aradori quella di concluderla con la tripla che fa tornare lo svantaggio entro i 10 punti. Il time out chiamato da Lotesoriere fa meglio ai padroni di casa nonostante perdurino gli errori al tiro, l’atteggiamento guerrigliero è evidente e scalda gli animi del Paladozza. Contestualmente migliora anche il punteggio: Thorton serve, l’ancora mascherato Barbante e Italiano concludono, è -3 (34-37) in poco più di un minuto. Confronto che vive di parziali. Dopo quello biancoblu ecco nuovamente il giallorosso: due bombe consecutive di Bonacini (gravato di tre falli) scuotono una Ravenna addormentata e la riportano in una posizione di tranquillità. Molto più relativa dopo i liberi subiti pochi secondi prima della sirena di metà gara che manda le squadre negli spogliatoi sul 37-44.
Si riparte da ciò che aveva funzionato meglio a fine primo tempo: il tiro dai 6,75 metri per l’Orasì e il gioco sotto le plance di Barbante (il quale raggiunge la doppia cifra) per la Kigili. Equilibrio in campo, intensità su entrambi i lati; cosa che, però, non permette agli uomini di Dalmonte di impattare. Il contatto è solo sfiorato nei primi 5′ della ripresa. Se Barbante rimane il primo riferimento offensivo, in difesa del proprio canestro concede qualche opportunità di troppo a Lewis. Il cronometro scorre così come il recupero non riesce ad essere ultimato dalla Fortitudo sebbene gli ospiti non possano vantare delle percentuali esattamente convincenti. Il cambio di guida è comunque nell’area e infatti a 2’30” dalla fine del terzo quarto il 2+1 di Cucci lo rende effettivo, Thorton lo legittima a più riprese vendicando la stoppata subita da Onojaife poco prima. Time out chiamato obbligatoriamente da Lotesoriere sul 59-53 con 1’20” da giocare per interrompere il flusso biancoblu. Anthony, sempre da tre, lo ferma anche se l’inerzia rimane dalla parte dei biancoblu. 63-58 a 10′ dal termine.
La coppia Anthony-Lewis tiene viva Ravenna, concentrata nel contenere la fisicità fortitudina ma al tempo stesso distratta nel giro palla. Dal canto suo la Effe si fa scappare più volte l’occasione di allungare in maniera decisiva. Italiano prende l’iniziativa e firma il +7 (69-62) a 6′ dalla fine e poi il +9, la coralità difensiva fa il resto. Non è finita soltanto perché il tempo può ancora ribaltarla ma la direzione è ormai univoca e possesso dopo possesso il verdetto si avvicina. Il tiro da tre che non diventa da quattro all’esame della lunetta di Musso è l’ultimo acuto ravennate, troppo morbida successivamente, prima che Fantinelli sia costretto ad uscire dal campo per infortunio e che il vantaggio si consolidi nei minuti restanti fino al definitivo 83-69.
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