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F1 – Statistiche e Curiosità: I Team Principal della storia Ferrari
Esattamente un mese fa rimbalzava tra social e quotidiani la notizia di un prossimo licenziamento di Mattia Binotto dalla direzione della Scuderia Ferrari, con l’ormai affermato Team Principal Alfa Romeo Frédéric Vasseur candidato certo a prendersi il posto lasciato vacante dalla partenza forzata dell’italo-svizzero. Tutto questo con l’approssimarsi del gran finale di Abu Dhabi e cioè a mondiale formalmente ancora in corso. Un rumor quello di novembre, smentito peraltro ufficialmente il giorno seguente con una nota sui vari profili ufficiali del cavallino, che fin da subito aveva dato più l’idea di una fuga di notizie che di un colpo sparato in aria.
Comunicato della Scuderia Ferrari:
In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento.
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 15, 2022
Il dibattito sui social montato tra i Tifosi prese presto il sopravvento relegando sullo sfondo il termine di una stagione che aveva perso già gran parte del suo interesse. La bilancia, è inutile dirlo, è sempre stata a favore dell’avvicendamento nei confronti del cinquantaquattrenne di Draveil, tanto per la stima che Vasseur si è riuscito a costruire in questi 7 anni di Formula 1, tanto per la necessità dei Tifosi – con l’animo ancora appesantito da una stagione persa, nei suoi momenti decisivi, tanto nelle strategie quanto nella tenuta di una monoposto che ad inizio 2022 aveva fatto sognare per la sua bellezza e per le sue prestazioni – di voltare pagina dopo anni di delusioni,
L’ufficialità di Vasseur in rosso del 13 dicembre corso conferma che da novembre ad oggi, a Maranello, le idee sul futuro non sono cambiate rispetto a quanto trapelò. Ed ecco quindi che dal 9 gennaio 2023 l’ex Alfa Romeo verrà chiamato al tutt’altro che semplice obbiettivo di razionalizzare e concretizzare la Scuderia più vincente della Formula 1, con il rischio di esserne ricordato come il leader, nel momento più lungo mai registrato per assenza di titoli della storia, della rossa.
Che la direzione anche in casa Ferrari fosse già stata decisa lo si poteva comunque dedurre guardando anche alla ricca storia di avvicendamenti alla guida del cavallino, non fosse che nell’ultimo trentennio siamo stati abituati ad una gestione dei Team Principal molto più oculata, un po’ per l’eredità lasciata da Jean Todt, un po’ per i tempi che cambiano. Negli ultimi 30 anni si sono succeduti solo in sei, in cinque considerando Mattiacci più come un traghettatore, un TP pro forma, anche se forse il romano avrebbe preferito avere in concessione almeno un’intera stagione a disposizione.
Jean Todt: 1993-2007. Secondo straniero ad aver rivestito questo ruolo. Prese in mano una Ferrari incapace di vincere da nove anni, non furono subito rose e fiori ma il potenziale non fu mai in discussione e Luca Cordero di Montezemolo gli concesse il tempo necessario per diventare il Team Principal più vincente ( 6 titoli piloti e 7 costruttori) e longevo (15 stagioni) della rossa.
Stefano Domenicali: 2008-2014. Ultimo ad aver vinto un mondiale con il cavallino, ancora sull’onda dell’ottimo lavoro di Todt, a Domenicali fu riservato “l’ingrato” compito di sostituire il TP più amato e vincente della storia Ferrari. Nel 2014, dopo sole tre gare del suo ultimo mandato e con una Ferrari quinta nel mondiale costruttori nonostante l’ingaggio di due primi guide come Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, rassegnò le dimissioni.
Marco Mattiacci: 2014. Come accennato a Mattiaci, nel primo anno del turbo-ibrido, tocca l’ingrato compito di portare a termine una stagione cominciata nel peggiore dei modi.
Maurizio Arrivabene: 2015-2018. Arrivò in Ferrari anche per motivi di sponsor: prima dell’approdo in Formula 1 Arrivabene faceva parte dei vertici di Philip Morris. Con il bresciano alla guida, la Ferrari si rialzerà senza però conquistare Titoli raggiungendo per 3 volte secondo in classifica Costruttori e per 2 quello in Classifica piloti con Sebastian Vettel.
Mattia Binotto: 2019-2022. Binotto ha dato via alla rivoluzione giovane in casa Ferrari anche nel tentativo di razionalizzare i costi. Quella del 2022, con il secondo posto costruttori ed il secondo posto piloti di Charles Leclerc, è stato il suo anno migliore alla guida del cavallino rampante.
Frédéric Vasseur: 2023-xxxx. Terzo straniero a guidare la Ferrari, secondo francese. Prende in mano una Ferrari che non vince da 14 anni, il ciclo più lungo di 15 lo concluse Todt nel 1999 alla guida della rossa già da 6 anni.
Nell’epoca moderna e contemporanea della Formula 1 parliamo quindi di un Team Principal ogni 5 anni, prima di questo periodo, considerando la sola storia Ferrari in questa categoria la media oscillava tra i 2 ed i 3 anni:
Sante Ghedini: 1992-1993.
Claudio Lombardi: 1991-1992.
Cesare Fiorio: 1989-1991.
Pier Giorgio Capelli: 1988.
Marco Piccinini: 1978-1988. Vincitore di tre titoli costruttori e del titolo piloti con il sudafricano Jerdy Schekter nel 79, anno dell’ultima doppietta costruttori-piloti per la Ferrari prima dell’era Todt. Secondo Team Principal più longevo al comando della Scuderia Ferrari in Formula 1.
Roberto Nosetto: 1977. Con Nosetto Lauda vince il suo ultimo titolo alla guida della Ferrari
Guido Rosani e Daniele Audetto: 1976.
Luca Cordero di Montezemolo: 1973-1975. Riporta alla vittoria una Ferrari a secco di titoli da 10 anni con l’ingaggio di Lauda e lo sviluppo di una monoposto, la 312 T2, capace di vincere anche negli anni successivi. Dal 1991 Presidente di Ferrari, avrà l’intuizione di ingaggiare Jean Todt.
Alessandro Colombo: 1973.
Peter Schetty: 1971 – 1972. Primo straniero, svizzero, a guidare la scuderia di Maranello.
Franco Gozzi: 1968 – 1970.
Franco Lini: 1967.
Eugenio Dragoni: 1962 – 1966. Con lui la Ferrari centrò la doppietta del 64 con Surtees alla guida con cui si concluse la serie di successi anglosassoni Ferrari.
Romolo Tavoni: 1957 – 1961. Diede il via al ciclo anglosassone della Ferrari, conducendo alla vittoria Hawthorn e Hill. Con lui arrivò anche il primo titolo Costruttori che non era assegnato prima del 1958
Girolamo “Mino” Ferrari Amoretti: 1957.
Eraldo Sculati: 1956. Eraldo soffiò Fangio alla Maserati, facendolo vincere anche con la Ferrari.
Nello Ugolini: 1952 – 1955. Per Nello Ugolini solo 4 anni in Formula 1, ma con Ascari alla guida portò la Ferrari ai primi due titoli Piloti.
Federico Giberti: 1947 – 1951. Primo Team Principal della storia del cavallino in Formula 1.
E prima della Formula 1:
Nello Ugolini 1934-1947: Vignolese, amico di Enzo Ferrari dai tempi in cui lavorava per il Modena FC, Ugolini diventò presto il braccio destro del reparto corse del Drake, essendo di fatto il Principal più longevo, tra tutte le competizioni, alla corte di Ferrari.
Federico Gilberti: 1934.
Mario Lolli: 1932-1933.
Saracco Ferrari: 1939-1931.
Ricapiotolando:
La Prima vittoria di un mondiale Piloti viene centrata nel 52 con Nello Ugolini, il braccio destro per antonomasia di Enzo Ferrari, mentre il primo mondiale costruttori viene vinto da Tovoni nel 1961. In Formula 1 il Team Principal più longevo è stato Jean Todt, alla guida del cavallino per 15 stagioni, oltre che il più vincente con 6 titoli piloti e 7 costruttori. Viene poi da se che a Todt di possono assegnare anche il maggior numero di GP disputati alla guida della rossa e il maggior numero di vittorie in gara. Montezemolo è stato tra i principali protagonisti a rompere i due digiuni di titoli più importanti del cavallino rampante, quello degli anni 60/70 e quello degli anni 80/90. Per assurdo a due dei Team Principal più vincenti della storia Ferrari come Todt e Piccinini va riconosciuto anche il record negativo di periodi più lunghi al comando senza titoli: 6 anni per Todt, 5 per Piccinini. Come a dire, se son rose fioriranno, l’importante è dare la giusta fiducia alle persone e progetti giusti.
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