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I racconti del commissario – 12 ore di Imola, endurance di amicizia
Mancano poco più di 120 minuti al termine della “Hankook 12 ore di Imola 2017” e la gara continua senza scossoni. Dopo che una delle vetture affidate al controllo del sottoscritto ha subito un incredibile ritiro a causa di una dado che proprio non voleva saperne di liberare una ruota, non resta che godersi l’ultima frazione di gara. Ma le emozioni stanno per arrivare, ben oltre le attese
Stella spezzata
Improvvisamente le immagini televisive passano alla telecamera che punta l’ingresso della curva Villeneuve dove l’azzurra Mercedes AMG GT3 della SPS Automotive Performance è ferma sull’erba, praticamente demolita. Il pilota per fortuna è illeso, ma il muretto del box numero 11 si mette le mani nei capelli esplodendo in un grande “NOOOOO”. Esclamazione normale quando ci si accorge che non c’è possibilità di proseguire, un po’ meno se il muretto in questione è quello della Hofor Racing e non quello della squadra coinvolta. Le responsabili con funzioni di cronometriste e direzione sportiva sono due ragazze, simpatiche e gentilissime, che per l’intera gara non hanno mai mollato la postazione. La loro auto corre ormai senza speranza di ben figurare dopo aver perso una ventina di giri per sostituire il radiatore rotto, ma non conta: nell’Endurance non ci si arrende mai!
Una visuale inconsueta del parco chiuso della 12 ore di Imola 2017 (Foto AutoMotorFargio)
Intreccio di idiomi
Da commissario addetto al box è normale passare a stretto contatto con tecnici e meccanici dei team le intere giornate dell’evento, rimanendo con discrezione e professionalità a svolgere le mie mansioni tra muretto e “working area” senza intralciare il lavoro del personale. Tuttavia è altrettanto normale instaurare rapporti cordiali e dare inizio a nuove conoscenze con uomini e donne delle squadre, proprio come accaduto con la Hofor nella due giorni della 12 ore. La squadra è di nazionalità svizzera, viene dal cantone di Soletta (o Solothurn se preferite) nel nord della Confederazione. Si tratta di una zona di lingua tedesca, ma nonostante lo scoglio linguistico le due ragazze del muretto cercano con tanti sforzi di rivolgersi a me in un approssimativo italiano in risposta al mio inglese. Appena avvenuto l’incidente una delle due si gira verso di me e mi sussurra dispiaciuta e preoccupata: “Loro nostri AMICHI!”
Una sosta ai box della Ginetta numero 231 (Foto AutoMotorFargio)
Compagni di avventure
Anche la SPS è una squadra svizzera, come la Hofor. Entrambe portano in pista una Mercedes AMG GT3, entrambe hanno condiviso la stessa strada nel viaggio verso Imola ed entrambe condividono lo stesso paddock, quello della “24 H Series” arrivata per la prima volta nella Motor Valley. Hanno la stessa bandiera sopra i rispettivi bilici parcheggiati nel retrobox, ma sono dirette avversarie in pista nella classe maggiore A6-GT3. Eppure tra loro non c’è nessun tipo di astio. Non si guardano in cagnesco pronte a farsi lo sgambetto a colpi di reclami quando in pista non è possibile fare a ruotate. Tra loro c’è solo la gioia di poter condividere sui circuiti la stessa passione, sfidandosi fino al limite della resistenza fisica di uomini e mezzi ma sempre con la consapevolezza di essere pronti a intervenire in aiuto gli uni degli altri. Proprio come in quel momento stava facendo Gaby, l’altra ragazza del muretto, che stava correndo verso il box della SPS per avere notizie dell’accaduto e consolare gli amici.
Il podio della 12 ore di Imola 2017 (Foto AutoMotorFargio)
Il senso di tutto
Mi chiedo cosa siano le gare Endurance mentre a poco più di un’ora dalla fine di una gara che sembra segnata la favorita Porsche numero 911 della Herberth Motorsport, a causa di un problema inatteso che le costa cinque giri, sta lasciando la vittoria all’Audi numero 32 della Car Collection. Dietro di essa Tom Onslow-Cole e Jiri Pisarik infiammano la battaglia per il secondo posto lottando al calor bianco con le loro Mercedes e Ferrari, copiati nello “stint” successivo dai rispettivi compagni Leonard Vos e Josef Kral. L’Endurance è la vera essenza della competizione, il suo spirito più puro, il cocktail perfetto tra la sfida a colpi di strategie e quella in pista. Ma forse il vero spirito dell’Endurance sta nella condivisione della stessa passione senza mai dimenticarsi che mentre si gareggia i propri avversari stanno provando le stesse emozioni. Lo spirito dell’Endurance sta tutto in quella corsa a perdifiato di una ragazza tra il box della Hofor e quello della SPS che mi ha fatto sentire fortunato per poter vivere questi momenti insieme a persone che parlano lingue diverse ma hanno la mia stessa passione. Grazie Gaby!
Brevi “highlights” dedicati alla 12 ore di Imola 2017 (24H Series su YouTube)
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