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Un Circuito al mese – Kyalami
La F1 anche a Capodanno: il circuito di Kyalami
Il circuito di Kyalami venne costruito per volontà di un gruppo di appassionati locali, che, negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, avevano intenzione di dare vita a un nuovo impianto per le corse automobilistiche nei pressi di Johannesburg. L’autodromo venne completato nell’ottobre del 1961, e inaugurato nel novembre di quell’anno. Sin dai suoi primi anni di esistenza si affermò come centro d’eccellenza a livello nazionale, come testimoniato dall’ingente afflusso di pubblico, che dalle tribune, in buona parte coperte, poteva vedere una grande porzione di pista. Questo attirò l’attenzione della Formula 1, già sbarcata in Africa negli anni ’50 con il Gran Premio del Marocco, che dal 1960 era già presente nell’ex colonia britannica con una gara annuale disputata sul circuito di East London. Dal 1967 il Gran Premio del Sudafrica si disputò a Kyalami.
Quando (da noi) è inverno
Il circuito originale misurava 4,1 km e aveva appena 9 curve, di cui 6 a destra. Era un tracciato molto veloce, con lunghi rettilinei intervallati da curve impegnative, solo il tratto che precedeva il rettilineo di partenza era composto da una serie di curve più lente. I piloti apprezzarono sia la pista sia le condizioni di sicurezza, all’avanguardia per l’epoca, che essa garantiva. Il clima del luogo lo rese adatto come sede di test durante l’inverno dell’emisfero boreale. Ed è proprio quando per noi europei è la stagione più fredda ed è impensabile svolgere corse di auto che si tennero le prime gare a Kyalami: nel 1967 la gara si svolse il 2 gennaio, l’anno successivo addirittura a Capodanno, con le prove che erano andate in scena quindi l’anno solare precedente. Dal 1969 la gara venne spostata a marzo e rimase gara di apertura del Campionato Mondiale di Formula 1 fino al 1971, ma fino al 1982 fu sempre nella fase iniziale della stagione. La gara del 1977 è tristemente ricordata per il tragico incidente costato la vita a Tom Pryce, pilota della Shadow, e a un commissario che stava attraversando la pista per intervenire su un’auto in fiamme, che Pryce non riuscì a evitare, venendo colpito in testa dall’estintore che il marshal portava con sé. La gara del 1981 doveva essere il round inaugurale della stagione, ma a causa della battaglia allora in atto tra la federazione internazionale (allora chiamata FISA) che chiedeva uno spostamento di data e l’associazione dei costruttori (FOCA), venne declassata come gara non valida per il mondiale. Anche l’appuntamento del 1982 non ebbe un semplice svolgimento, in quanto i piloti erano in sciopero per protestare contro le stringenti condizioni contrattuali che venivano loro imposte. Finché non venne trovato un compromesso, tutti i partecipanti al mondiale si chiusero in una sala conferenze di un albergo, allietati dalle note suonate al pianoforte da Elio De Angelis. La gara del 1983 fu l’ultima del mondiale e fu decisiva per il titolo: Nelson Piquet riuscì infatti a scavalcare Alain Prost e a prendersi la vittoria del campionato. Dopo la gara del 1985 la collaborazione tra la Formula 1 e il circuito di Kyalami venne interrotta: il Sudafrica veniva sempre più isolato sul piano internazionale a causa dell’apartheid, e gli venne tolta la possibilità di ospitare eventi sportivi internazionali.
La 9h di Kyalami, una classica gara endurance dell’Intercontinental GT Challenge – Credits to pbs.twimg.com
Non c’è due senza tre?
Terminata la segregazione e calmatesi le acque, nel 1992 la Formula 1 tornò a “la mia casa”, ovvero la traduzione dallo Zulù in italiano di Kyalami. Il circuito nel frattempo era profondamente cambiato: parte dei terreni sui quali sorgeva il tracciato furono venduti per lasciar spazio alla costruzione di case, e vennero sfruttate altre zone più scoscese e dallo scarso valore economico. Il tracciato attuale misura 4,5 km ed è più lento dell’originale, anche se comunque interessante per i suoi dislivelli. Il secondo matrimonio con la Formula 1 non durò a lungo e con la gara del 1993 Kyalami ha salutato la Formula 1 che, nonostante garantisse un soddisfacente afflusso di pubblico, risultò essere troppo costosa. Non è detto però che sia un addio: periodicamente voci insistenti parlano di un nuovo ritorno a Kyalami, che potrebbe concretizzarsi nei prossimi anni. Kyalami ha ospitato anche quattro edizioni del Gran Premio del Sudafrica del Motomondiale e sette round del campionato mondiale Superbike, l’ultimo nel 2010. Di recente, dal 2019, è tornata a disputarsi anche la 9 ore di Kyalami, gara endurance nata ancora prima che venisse costruito il circuito è che si è tenuta dalla sua inaugurazione fino agli anni ’80. La gara è attualmente valida per l’Intercontinental GT Challenge, ma ha fatto parte anche del calendario del campionato mondiale sportprototipi.
Visuale paesaggistica del famoso circuito sudafricano di Kyalami – Credits to pbs.twimg.com
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