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Il Resto del Carlino – E’ l’ora di Orso: dai 70 milioni al rebus rinnovo

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Esterno destro morbido di Barrow, velo di Palacio e sinistro sotto la traversa di Orsolini: una notte magica scolpita indelebilmente nella memoria dei tifosi rossoblù. II 7 febbraio 2020, un epoca lontana in cui non si conosceva sulla propria pelle il significato della parola pandemia, il Bologna di Mihajlovic sbanca l’Olimpico condannando ad una sconfitta per 3-2 la Roma di Fonseca. Una delle partite più memorabili dell’era Sinisa.

Nella notte di Barrow che dà spettacolo con due gol e un assist, anche Orso ci mette la firma, con una prova sontuosa ad incorniciare la stagione perfetta con il tecnico serbo in panchina. La firma più lunga la mette qualche giorno dopo Walter Sabatini, uomo mercato rossoblù che con enfasi studiata, ma in quel caso non così disancorata dalla realtà, spara: «Orsolini per noi è incedibile, ma in ogni caso oggi non vale meno di 70 milioni». Vera o falsa che fosse la maxi-valutazione, quello era un Orso sulla cresta dell’onda, che viaggiava col vento in poppa delle prime convocazioni in azzurro. Poi lo stop del campionato, la ripresa, i cali di rendimento, le sue promesse di rinascita, i battibecchi con Sinisa, il ct Mancini che non lo fa salire sul treno azzurro dell’Italia campione d’Europa e il lento scivolare su un piano inclinato che però non lo ha mai messo ai margini e che anzi oggi continua a tenerlo al centro della scena.

Bisogna essere oggettivi: il suo valore di mercato oggi è crollato e le valutazioni shock del pre pandemia sembrano essere un lontano ricordo. L’argomento del dibattere ora pare essere è un altro: il rinnovo del suo contratto, che scade nel giugno 2024, e che pone club e giocatore di fronte al bivio del futuro. Singolare il fatto che oggi sono cinque anni esatti dalla prima apparizione di Orsolini con la maglia rossoblù: era un Bologna-Fiorentina, terminato con il risultato di 1-2 datato 4 gennaio 2018, quando in panchina c’era Donadoni.

Ma che giocatore è oggi Riccardo Orsolini? A un lustro di distanza, è ancora un attaccante che lascia il segno. II suo finale di prima parte di stagione in crescendo con 2 gol e un assist e le reti decisive segnate nei due test con Mallorca e Verona nel corso della sosta oggi lo candidano a una maglia da titolare nel match la Roma alle 16.30, ancorché da contendere ad Aebischer. Il rinnovo di Orso appare più vicino. Il resto della formazione, al netto di stravolgimenti da parte di Thiago Motta, dovrebbe vedere scendere in campo Posch, Soumaoro, Lucumi e Lykogiannis in difesa, Medel e Dominguez a centrocampo, Ferguson (o lo stesso Dominguez) alle spalle di Arnautovic e Soriano esterno alto d’attacco. In extremis è rimasto a casa Bardi, fermato da un guaio muscolare.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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