Basket
Le pagelle del giorno dopo: Nardò-Fortitudo
E così, quando sembrava più difficile viste le condizioni del roster, ecco che arriva la cosiddetta “rapina”, il successo esterno (73-90) colto su un campo ostico come quello del Pala San Giuseppe. Ottima prova di squadra nella quale ogni individualità trova il proprio spazio coadiuvata da un lavoro preparatorio più mentale che atletico da parte di Dalmonte e il suo staff.
Le pagelle del giorno dopo:
– Marcus Thornton (20 pt/0 rim/3 ass) 7,5:
Up: MVP, e non tanto per essere il top scorer della Effe, ma per la prestazione difensiva. Intensa e attenta, la sua guardia al canestro spesso genera palle rubate. Ok ci sono anche 20 punti, ma quelli per lui sono quasi una formalità.
Down: una gara così non presenta aspetti negativi o da rivedere.
– Simone Barbante (18 pt/6 rim/2 ass) 7:
Up: gioca da centro esperto spalle a canestro confrontandosi con i pari ruolo senza scegliere troppe volte la soluzione dalla media. Il confronto al ferro lo vince e si fa anche trovare nel posto giusto al momento gusto quando la Fortitudo opta per il contropiede. Le statistiche personali parlano chiaro.
Down: in difesa avrebbe potuto spingere un po’ di più sull’acceleratore dell’aggressività.
– Alessandro Panni (18 pt/2 rim/2 ass) 7:
Up: la miglior prova del playmaker in biancoblu. Non solo tanti punti ma arrivati anche nel momento giusto. Il gap decisivo è firmato da lui bravo a concretizzare la propria spregiudicatezza in punti pesantissimi.
Down: partenza diesel per poi ingranare nel finale, qualcosa in più nel primo tempo poteva farlo.
– Paolo Paci (2 pt/2 rim/0 ass) 6:
Up: buona presenza sotto le plance, sia in difesa sia in attacco. Non sarà molto ma considerando il suo ultimo periodo, è importante rivederlo all’interno delle rotazioni.
Down: la sua prestazione si limita a quanto appena scritto, nulla di più. Ripeto, è comunque qualcosa.
– Matteo Fantinelli (10 pt/7 rim/7 ass) 7:
Up: dai mismatch sfruttati a dovere al ritmo vincente imposto ai compagni. La velocità di ripartenza e di transizione della Fortitudo passa dalle sue mani, non piene di punti ma di assist.
Down: poco da eccepire. Forse poteva risultare più preciso al tiro, soprattutto dalla media, suo terreno preferito di serata.
– Nazzareno Italiano (13 pt/8 rim/3 ass) 6,5:
Up: i suoi guizzi nel primo tempo, oltre ai rimbalzi catturati. Non emerge sugli altri ma il suo tassello alla causa biancoblu lo mette.
Down: nella seconda frazione di gioco scompare un po’ dai radar, senza riuscire più a mettersi in proprio. Non che fosse necessario, a dirla tutta.
– Valerio Cucci (5 pt/7 rim/2 ass) 6:
Up: Quantità sotto canestro imposta di fisico e forza.
Down: non la sua migliore prova, anzi sottotono a più riprese. In attacco lascia spazio ai compagni, forse più in ritmo di lui.
– Steven Davis (4 pt/0 rim/1 ass) 4,5:
Up: una punta di atletismo all’interno dell’ennesima prova incolore.
Down: la domanda più gettonata è “chi l’ha visto?”
– Coach Luca Dalmonte 7,5:
Up: trasforma le condizioni avverse dell’ultimo periodo in grinta sul parquet senza bisogno di forzare il gioco. L’unico time out chiamato in tutta la partita è sinonimo di squadra che funziona.
Down: nulla da rimproverare, se non si vuole sempre ripetere la capacità di coinvolgere tutta il roster. Anche stasera il solito Davis era da un’altra parte.
– Fortitudo 8:
Up: come detto dal coach a fine gara, prestazione di squadra e da squadra. Intensa fin da subito, capace di mettere alle strette un avversario offensivamente ostico senza commettere sbavature.
Down: manca una dose di cinismo in attacco. Con Nardò bloccata in avanti, in diverse occasione si sciupa l’allungo definitivo, colto solo nell’ultimo quarto. Una partita vinta bene che si poteva vincere ancor meglio con anche 15 minuti d’anticipo.
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