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Chiacchiere da Bar…bieri – Formula E, Gen 3(00)
Sabato 14 gennaio 2023 sarà una data storica per una fetta rilevante dell’automobilismo mondiale. Quel giorno inizierà infatti la nona stagione della Formula E e, a Città del Messico, andrà in scena la prima gara della serie elettrica corsa con le nuove vetture della Gen 3. Questa nuova generazione di automobili ha radici profonde nella nostra Motor Valley: il progetto è infatti siglato dall’ingegnere modenese Alessandra Ciliberti, mentre i telai sono fabbricati dalla Dallara.
Con queste nuove auto la Formula E dovrebbe entrare definitivamente in una nuova era. Le prestazioni infatti avranno un incremento, con la potenza che passerà da 220 a 300 kW in gara, che saranno 350 in modalità di qualifica. Questi valori, uniti a una cura dimagrante di 60 Kg, dovrebbero garantire velocità di punta oltre i 300 km/h, circuiti cittadini permettendo.
Questa nuova era comincia però all’insegna della preoccupazione. Le nuove batterie, fornite dalla Williams Advanced Engineering, non sembrano così “advanced” come il nome del proprio costruttore. Questo elemento, durante i test invernali, ha sofferto le vibrazioni delle monoposto, arrivando addirittura al punto di far mancare di colpo l’alimentazione alle vetture, spegnendole all’istante. Oltre a rappresentare un problema di affidabilità, questa è anche una questione di sicurezza. Le auto di terza generazione, infatti, fanno a meno dei freni meccanici posteriori, sostituiti dalla forza frenante garantita dal motogeneratore installato sul retrotreno. In caso di spegnimento della vettura, la capacità frenante dell’auto sarebbe sensibilmente compromessa: immaginatevi cosa potrebbe succedere nel caso di uno spegnimento improvviso a 300 km/h.
All’Autodromo Hermanos Rodriguez la Formula E vivrà una sorta di anno zero, destinato a durare per tutta la stagione. Alle incognite legate alla nuova monoposto, si vanno a sommare anche quelle legate al format di gara. Da una parte l’eliminazione del fanboost, elemento abbastanza distopico in un mondo come quello del motorsport e il ritorno delle gare “a giri” invece che a tempo, dall’altra l’introduzione dei pit stop per recuperare energia elettrica che, almeno in un primo momento, saranno fantasma. Le problematiche di gioventù della Gen 3 hanno infatti portato ad optare per una futura adozione di questa innovazione che, al momento, non si sa ancora quando verrà portata in gara e se la nuova tecnologia di ricarica rapida, che in 30” darebbe circa il 10% di autonomia alle auto, sarà disponibile per tutti gli appuntamenti in calendario.
Il secondo anno zero è per Maserati, che farà il suo ritorno alle competizioni con un powertrain fatto a Modena. La squadra emiliana ha ben figurato durante i test, facendo segnare la migliore prestazione con Maximilian Gunther, nuovo compagno di squadra dell’italo-svizzero Edoardo Mortara. Per quanto possa contare, è un buon inizio. Sarebbe bello se, dopo tanta attesa, l’Italia possa fare una bella figura nel campionato elettrico, per lungo tempo disertato dalle case del Belpaese. L’emozione sarebbe doppia se, a portare in alto il tricolore italico, fosse una Casa sparita dal radar del motorsport come Maserati, marchio ormai lontano dalle sue antiche radici corsaiole.
Un ulteriore anno zero è per Hankook, nuovo fornitore di pneumatici. La casa sudcoreana subentra quest’anno ai francesi di Michelin, partner della Formula E fin dall’inizio. Non cambia la filosofia delle coperture, che saranno all weather e mono mescola, metodo voluto dalla Formula E per avvicinare questo prodotto da corsa a quello destinato alla serie.
I dubbi sono molti, le certezze poche. Il 2023 per la Formula E rappresenta una grande incognita, che potrebbe dare la definitiva accelerata o un duro colpo ad una serie ambiziosa che, in questo momento, deve ancora trovare una sua stabilità.
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