Basket
Stop europeo Virtus: a Bologna passa lo Zalgiris 77-87
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA – ZALGIRIS KAUNAS 77-87 (13-24; 23-16; 24-20; 17-27)
Statistiche:
Virtus: Cordinier ne, Belinelli ne, Pajola 6, Bako 7, Jaiteh 9, Lundberg 3, Shengelia 4, Hackett 6, Mickey 3, Weems 7, Ojeleye 11, Teodosic 21. All.Scariolo
Zalgiris: Taylor 10, Lekavicius 2, Hayes 2, Kalnietis ne, Smits 17, Birutis 5, Lukosiunas ne, Brazdeikis 17, Polonara 2, Dimsa 4, Butkevicius 13, Ulanovas 15. All.Maksvytis
Tiri liberi VI 15/22 ZA 28/33
Tiri da 2 VI 19/34 ZA 22/42
Tiri da 3 VI 8/20 ZA 5/16
Rimbalzi VI 24 ZA 38
Falli VI 24 ZA 23
Arbitri: Hierrezuelo, Jovcic, Celik
Quintetti iniziali:
Virtus: Hackett, Lundberg, Ojeleye, Mickey, Jaiteh.
Zalgiris: Ulanovas, Brazdeikis, Dimsa, Hayes, Smits.
Dopo la vittoria contro Barcellona la Virtus formato Eurolega non riesce a ripetersi tra le mura amiche. Nella prima del back to back tutto casalingo che apre il girone di ritorno, lo Zalgiris passa a Bologna guidando la partita dall’inizio alla fine senza che l’inerzia volga mai davvero a favore delle Vnere alle quali non basta un Teodosic in stato di grazia.
La voglia di riscatto e contemporaneamente di conferma della Virtus in avvio di gara non è più forte di quella dello Zalgiris, che parte con un parziale di 0-6 nei primi 3′ e chiude tutte le vie offensive facili. Occorre un 2/2 ai liberi di Lundberg sbloccare il tabellino bianconero e successivamente bloccare entrambi i canestri per diversi possessi. Tra imprecisioni e stop fallosi, la gara procede a rallentatore, tanto da sembrare miracoloso il fade away di Ojeleye valido per il 4-8. E’ proprio questo il paniere che torna a far correre il punteggio, per Kaunas però, artefice di un altro parziale di 0-8 che fa lievitare a +14 (6-20) il vantaggio ospite a 1’30” dalla fine del primo quarto. Le Vnere continuano a non trovare il bandolo della matassa anche con l’ingresso in campo di un’intero nuovo quintetto, mentre si iscrivono alla partita anche i neo arrivati in casa Zalgiris, Polonara e Taylor. Solo nell’ultimo giro di lancette la squadra di Scariolo si risveglia e dalle mani di Weems arrivano 5 punti a rendere meno pesante il passivo dopo 10′, che dice 13-24.
La tripla di Teodosic non appena comincia il secondo periodo è un’iniezione di fiducia per tutta la Segafredo Arena come per i giocatori sul parquet, maggiormente precisi in avanti ma non altrettanto efficaci dietro. 24-31 dopo 4′ nel secondo quarto, divario colmato parzialmente dai centimetri di Jaiteh sotto canestro, in un caso imbeccato da una chicca di Teodosic dietro la schiena, e puntualmente riaperto dagli attacchi al ferro delle ali biancoverdi. Con fatica, precisione a cronometro fermo e maglie più strette in difesa, la Virtus riesce a rosicchiare qualche punto sotto la guida del numero 44 fino al -7 poco dopo la metà del periodo e poco prima un altro momento appannato per entrambi gli attacchi. Basta un 4-0 alla Virtus, infatti, per chiudere la prima frazione sul -4 (36-40).
Intensità in crescita nella ripresa dopo una generale pigrizia a caratterizzare i primissimi possessi. La palla gira più velocemente, Teodosic e Hackett provano a punire dall’arco ma i compagni fanno gioco duro in difesa, esaurendo il bonus dopo appena 3’30”; tra i falli si annovera anche un antisportivo fischiato ai danni di Jaiteh. Il gap fa l’elastico tra i 5 e i 7 punti, senza indirizzare la sfida ma senza nemmeno un cambio d’inerzia convinto. Poi il tris da tre di Teodosic per il -4 (50-54) a sbarigliare ancora una volta le carte sul parquet e ad aprire un break chiuso da Pajola che porta la Virtus ad un punto dal contatto. Esplode il palazzo, perde lucidità Kaunas e Milos si diverte a fare magie, spettacolari ma ancora non decisive al sorpasso che sembra non voler compiersi ma è nell’aria. Arriva a poco più di 30” dalla fine del quarto grazie a Lundberg anche se la freddezza per il pareggio questa volta non manca agli ospiti. 60-60 a 10′ dalla fine.
Equilibrio perfetto dopo tre quarti di rincorsa da parte della Segafredo, non solida a difesa del proprio canestro e decisamente meno cinica rispetto ai minuti precedenti. Lo 0-5 ospite forza il timeout di Scariolo, dal quale però le Vnere non escono rinfrancate continiuando a trovare tortuosa la strada per il canestro. Il tandem Bako-Teodosic funziona ma non impedisce agli avversari di mettere a referto un’altra tirpla pesantissima, pareggiata da Ojeleye in un amen: 66-70 a 5′ dal termine. Il cronometro scorre ma il gioco s’inceppa, serve un’altra scossa serba per rimettere in moto i padroni di casa, in continua difficoltà su Brazdeikis e Smits. Incontro che entra negli ultimi due minuti senza avere ancora un finale definito sebbene il vantaggio lituano non accenni a diminuire. Ogni dubbio lo tolgono gli ultimi attacchi dello Zalgiris coronati dall’antisportivo di Ojeleye a 20” dalla fine. La tripla di Pajola fa sperare solo per un attimo che la partita possa essere ancora ripresa ma la sirena è impetuosa. 77-87 finale. Reset e testa all’Olympiakos.
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