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Chiacchiere da Bar…bieri – Formula E, buona la prima?

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Come analizzato durante la settimana scorsa, nell’ultimo weekend è iniziata la Stagione 9, manco fosse una serie Netflix, della Formula E. Con una nuova protagonista: la Spark-Dallara Gen 3. C’erano molti dubbi su questa prima corsa. Durante i test prestagionali, infatti, la nuova auto non aveva brillato per affidabilità, con problemi di batterie che causavano addirittura lo spegnimento improvviso dell’auto. Considerando che la frenata al posteriore è garantita da un motogeneratore, in luogo dei più convenzionali freni a disco, trovarsi con la metà della forza frenante a poche centinaia di metri da una staccata non dev’essere proprio una goduria.

Nulla di tutto questo, fortunatamente, è accaduto. Dalla TV si è potuta apprezzare una corsa più rapida, con le nuove monoposto che danno, finalmente, un senso di velocità che prima si avvertiva scarsamente. Le nuove coperture Hankook, più dure delle vecchie Michelin, garantiscono la possibilità di gestire meno gli pneumatici mentre la mancanza di grip, meccanico e aerodinamico, rende non prevedibile il comportamento di queste nuove auto, più potenti della Gen 2 e meno semplici da tenere sotto controllo.

Un aspetto nuovo di questa stagione potrebbero essere i distacchi: nella prima gara, in un circuito comunque atipico in quanto permanente, si sono visti gap inusuali per la serie elettrica. Vedremo cosa ci riserverà il futuro ma, almeno in questo primo momento, non è successo nulla di catastrofico che potesse minare la credibilità del campionato.

Un capitolo dedicato lo merita Maserati, rientrata alle corse dopo oltre dieci anni. La prima uscita a Città del Messico si è conclusa con il ritiro di Edoardo Mortara per incidente, causato da un suo errore di guida, e con l’11° posto di Maximilian Günther, capace di guadagnare sei posizioni rispetto alla partenza.

Di primo acchito sembrerebbe un disastro. In realtà non era semplice fare di meglio e, detta come va detta, sarebbe potuta andare anche peggio. Certo, le prestazioni nei test facevano presagire tutt’altro debutto, ma tutto sommato non ci si può lamentare. E’ improbabile che la Casa del Tridente sarà subito una protagonista del mondiale come era la Venturi dalla quale ha ereditato il team. E’ invece più probabile che questa stagione sarà di apprendistato, soprattutto per i tecnici di Modena alle prese con il nuovo powertrain, che rappresenta una sfida inedita.

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