Basket
Altro passo falso Fortitudo: a Bologna passa Cividale 72-75
FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – UEB GESTECO CIVIDALE 72-75 (12-15; 20-20; 18-20; 22-20)
Statistiche:
Fortitudo: Biordi ne, Bonfiglioli ne, Thornton 5, Aradori 15, Natalini ne, Barbante 4, Panni 7, Fantinelli 6, Niang ne, Italiano, Cucci 16, Davis 19. All.Dalmonte
Cividale: Miani 9, Cassese 6, Rota 24, Mouaha 5, Battistini 5, Barel ne, Clarke ne, Pepper 3, Micalich, Nikolic 9, Dell’Agnello 14. All.Pillastrini
Tiri liberi BO 15/20 CV 7/7
Tiri da 2 BO 21/41 CV 16/26
Tiri da 3 BO 5/17 CV 12/36
Rimbalzi BO 36 CV 31
Falli BO 14 CV 22
Arbitri: Foti, Cappello, Roiaz
Quintetti iniziali:
Fortitudo: Fantinelli, Thornton, Aradori, Davis, Barbante.
Cividale: Rota, Dell’Agnello, Pepper, Mouaha, Miani.
L’esordio di Flats Service come nuovo main sponsor non è bagnato dalla fortuna, altro passo falso biancoblu dopo la prova di Chiusi. Questa volta tra le mura amiche, contro una Cividale priva di Clarke ma dal grande seguito, capace di tirare da 3 con percentuali sopra media, trascinata da capitan Rota, ed aggressiva nel proteggere la propria area. Dal canto loro, i padroni di casa sono puniti dagli spazi concessi dall’arco e dai propri errori a canestro.
Rapidità di scelta e di movimento sono le prime armi che la Fortitudo mette in campo per contrastare la pallacanestro più ragionata di Pillastrini. 6-2 nei primi 2′ che dà ragione alla Effe, in grado di spaziare senza problemi sotto canestro nonostante le imperfezioni dalla distanza, corrette al quarto tentativo di squadra dalla tripla di Aradori. Dall’altro lato del campo solo Dell’Agnello, suoi i primi 7 punti avversari, riesce a centrare il bersaglio per quasi metà quarto. La sua spinta, però, sprona i compagni che con grinta e fisicità agguantano prima il pareggio poi il vantaggio (9-10) quando vengono superati i primi 5′ di gioco. La reazione biancoblu stenta a concretizzarsi mentre l’agonismo sale facendo scattare il bonus a favore di Bologna. Se il cambio di ritmo non arriva dai subentrati, ci pensa Fantinelli a capitalizzare il controsorpasso, scuotendo una retina ferma da troppi possessi. Anche quella attaccata da Cividale si muove pochissimo, giusto quanto serve per riprendere le redini della gara: 12-15 dopo i primi 10′.
La difesa stretta della formazione ospite crea più di un grattacapo alla Bologna, costretta a far correre il cronometro e forzare le soluzioni dall’esito più negativo che positivo. Se nel proteggere il proprio canestro riescono bene, gli uomini di coach Pillastrini non sono altrettanto efficaci in attacco dove sembrano aver smarrito la propria bussola, riuscendo a sbloccarsi solo dopo 3′ del secondo periodo. Fiducia che, al contrario, cresce col passare dei minuti per quelli di Dalmonte: Cucci punto di riferimento con scarico sulle guardie come seconda opzione. Cambio d’inerzia che tenta di porre delle basi più solide a 4′ dall’intervallo (23-19) anche se si è ancora molto lontani dal capire che direzione possa prendere la sfida. Una tripla per parte riaccende il tifo ma non aiuta a sbrogliare questi dubbi. Nikolic si mette in proprio da un lato, Thornton dall’altro confermando la percezioni di una gara che potrebbe risolversi con le giocate individuali. La leggerezza nello stringere le maglie dal perimetro da parte della Fortitudo concede agli ospiti l’opportunità di impattare e poi di andare in vantaggio dai 6,75 metri a cavallo dell’ultimo minuto della prima frazione, conclusa, in linea con i possessi precedenti, dal buzzer beater di Rota: 32-35 a metà partita.
Stesso dinamismo di inizio gara e stessa velocità di manovra che ribaltano subito il risultato. Barbante giganteggia sotto le plance ma non solo, Thornton corre e fa correre la squadra. A mancare è ancora quel pizzico di precisione che invece accompagna le giocate dei friulani, capaci e dinamici nel riprendere le briglie della partita. 40-44 dopo 5′ nella ripresa, quando il ritmo frenetico cede il passo a un basket più “pensato”, quello che Cividale sa interpretare meglio. Tripla roboante di Davis per riaccendere la Fortitudo che rende meno pesanti quelle avversarie che la precedono e la succedono. Ancora più importante è quella di Cucci poco dopo, valida per il 50-50 a 1’40” dall fine di un terzo quarto fatto di fiammate e ritmi altalenanti. Se il suo avvio è stato la fotocopia del primo, il finale lo è del secondo: tripla da oltre otto metri di Rota a pochi secondi dalla sirena che permette il +5 Cividale a 10′ dal termine: 50-55.
Una prova di maturità che passa da quest’ultimo quarto per entrambe le formazioni. Approccio migliore per la UEB Gesteco capace di attaccare il ferro come di rimanere pericolosissima dall’arco. Rischio di tilt per la Fortitudo, stoppato sul nascere da Dalmonte quando il distacco raggiunge le otto lunghezze (55-63) dopo i primi 2’30” del quarto periodo. Quantomeno, tentativo di stop. Se l’asse USA Thornton-Davis rimette in moto l’attacco di Bologna, la difesa continua a soffrire le percentuali stratosferiche dai 6,75. A Cividale bastano altri due bersagli grossi per portarsi sul +12 (57-69) a 5′ dalla fine. Rispondere con la stessa moneta non sembra alla portata della Effe, che preferisce affidarsi alle mani di Davis sotto le plance. La Fossa spinge la squadra, la difesa diventa più attenta e la letalità di Rota&co. si prende una pausa nella quale si inserisce il riavvicinamento biancoblu, fino al -5 (64-69) quando sul cronometro mancano ancora due minuti. La volontà, però, non è sufficiente alla chiusura definitiva del gap: un paio di sviste allontanano nuovamente la formazione ospite che, sfruttando anche il tempo, mettono in sicurezza il risultato prima che i possessi finali possano rimetterlo in discussione. 72-75 finale. Seconda sconfitta stagionale al Paladozza, mentre Cividale legittima la propria posizione in classifica.
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