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La Bottega dei Talenti – Olimpiu Moruţan

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In questa stagione di Serie B stanno emergendo alcuni giocatori dal talento importante. Giocatori soprattutto di talento offensivo, come l’attuale capocannoniere del torneo Walid Cheddira o il centrocampista dell’Inter, in prestito alla Reggina, Giovanni Fabbian (qui la sua scheda).

Tra questi ottimi talenti, c’è un nome che spicca per fantasia e tecnica, ed è quello del trequartista del Pisa Olimpiu Moruţan. Scopriamolo assieme ne la Bottega dei Talenti.

Olimpiu Vasile Moruţan nasce a Cluj-Napoca, in Transilvania, il 25 aprile 1999. Cresciuto nell’Universitatea Cluj, seconda squadra per fama della città della Transilvania, nella squadra bianconera, rimane fino al 2016, quando nemmeno 18enne si mette in mostra giocando alcune partite nella seconda divisione romena. Una manciata, otto, presenze con la squadra di Cluj. Trova il primo gol e il primo assist nella fase playout del campionato romeno di seconda divisione, così arriva la chiamata dalla prima divisione.

Ad acquistarlo, dopo appena 6 presenze da professionista è l’FC Botoşani, che lo preleva a parametro zero.

Nel club della regione della Bucovina, vicino al confine con la Moldavia, rimane due stagioni. Nella prima viene spesso relegato in panchina. Nella seconda stagione, dopo un avvio difficile dalla fine dell’autunno
in poi, Olimpiu migliora sensibilmente 2 gol e 4 assist.
Un finale di stagione che attira l’attenzione della Steaua Bucarest. L’FCSB si assicura il talento nativo di Cluj-Napoca per 1,2 milioni di euro.

Con la maglia rossoblù della Steaua, gioca 3 stagioni in crescita costante, mostrando soprattutto grandi capacità nella rifinitura dell’azione. In poco più di tre anni, colleziona 107 presenze, segnando anche 14 reti, ma soprattutto distribuendo 30 assist.
In particolare, nell’ultima stagione all’FCSB, in campionato colleziona 25 presenze, 6 gol e ben 12 assist!

Numeri e prestazioni che convincono il Galatasaray a puntare fortemente sul talento del 22enne romeno. I turchi nell’estate 2021 sborsano oltre 4 milioni per assicurarsi il talento di Moruţan, nonostante questo fosse attenzionato da tanti importanti club europei nei principali campionati del Vecchio Continente.
La stagione con il Galatasaray è tutt’altro che semplice. Non riesce mai ad imporsi, chiuso dalla grande concorrenza nel ruolo. A fine stagione, Olimpiu conterà 34 presenze totali col Gala, ma solo 17 da titolare. Tuttavia, in 26 presenze in campionato, di cui solo 13 da titolare, riesce comunque a segnare 3 gol e servire 3 assist ai compagni.

A fine stagione, la sua esperienza in Turchia, mentre Galatasaray che opera diversi cambi nella rosa, finisce. Il DS del Pisa Claudio Chiellini lo acquista in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) che diventa obbligo al verificarsi di alcune condizioni (probabilmente la promozione in Serie A).
Pur senza la giusta continuità, Moruţan in questo avvio di stagione, in cui il Pisa cambia anche guida tecnica, fa molto bene segnando 5 reti e fornendo ben 7 assist ai compagni nelle prime 23 presenze.

Si è distinto anche con la maglia della Nazionale della Romania. Prima in under 19, dove ha giocato 10 volte segnando 5 reti. Successivamente ha fatto parte anche della Nazionale under 21, con cui ha giocato 19 partite e segnato una rete. Durante la sua militanza nell’under 21 ha anche partecipato alla spedizione che ha giocato la prima fase a gironi dell’Europeo di categoria nel 2021.
Nell’autunno dello stesso anno ha esordito nella Nazionale maggiore. La stagione con il Galatasaray però lo ha tenuto lontano dalla maglia della Nazionale per un anno, finché nell’autunno del 2022 è stato riconvocato, trovando il primo gol con la sua Nazionale. In totale ha vestito la maglia della Nazionale 5 volte, segnando appunto un solo gol.

172 cm x 72 kg, Moruţan è un calciatore brevilineo, con una struttura da ectomorfo. Grazie al suo fisico asciutto, la sua bassa statura e delle fasce muscolari sottili e allungate, è un giocatore rapido e sgusciante. Imprendibile nei primi metri di scatto, non ha grandi doti velocistiche sul lungo, per questo ama giocare molto sul breve con la palla tra i piedi e cercando gli spazi liberi dove ricevere e puntare la porta nell’ultimo quarto di campo. Sa usare comunque bene il suo fisico per proteggere il pallone dai contrasti avversari, spesso anticipando le mosse del difensore avversario.

Mancino naturale, è dotato di una tecnica sopraffina. In possesso di una rapidità, la coniuga alla tecnica e la capacità, già citata di usare bene il proprio fisico e difendere il possesso del pallone. Dopo il dribbling cerca spesso di guadagnare spazio rispetto all’avversario con improvvise frenate e immediate ripartenze e accelerazioni.

Trequartista classico, Moruţan ama partire centralmente o dal settore destro del campo per agire tagliare verso l’interno e giocare col suo piede mancino. Possiede visione periferica del gioco sia in possesso, che in possesso.
Sul primo controllo del pallone è micidiale. Grazie al primo tocco è in grado di mandare fuori tempo uno o due avversari, liberandosi in anticipo della marcatura, girandosi e puntando dritto alla porta.

Col pallone tra i piedi non cerca forzatamente l’azione personale. In possesso di grande visione di gioco, è in grado di scegliere adeguatamente l’azione da intraprendere. Ama giocare il pallone con i compagni, con triangoli e uno-due, atti a creare importanti occasioni da rete. Se isolato nell’uno contro uno, punta con successo l’avversario.

Inoltre, grazie alla sua visione di gioco è un perfetto regista offensivo. Dai suoi piedi passano tante azioni offensive, pur non rifinendone l’assist in prima persona.
Il suo educatissimo mancino gli permette di giocare in verticale sia rasoterra, che alzando la traiettoria e anche di essere pericoloso sui calci piazzati, grazie al mix di precisione e potenza di cui è dotato.

Nel suo repertorio ci sono anche soluzioni di finalizzazione piuttosto fantasiose. L’esempio è uno dei due gol contro il Cosenza nel mese di novembre, quando arrivato al limite dell’area piccola, braccato da un difensore e dal portiere pronto all’uscita ha inventata una debole conclusione di punta esterna che si è insaccata nell’angolino bassa sul palo opposto.

Si tratta ovviamente, a 23 quasi 24 anni, di un talento importante ma molto indietro nella maturazione. All’interno delle gare e della stagione Moruţan ha dei passaggi a vuoti. Partite o momenti di partita in cui è completamente assente e non riesce ad accendere il suo talento. Motivo per cui, ad oggi, il punto più alto della sua carriera sono la Superliga turca e la Serie B italiana.

Tuttavia, a Pisa, sembra aver trovato la sua dimensione ideale dove arrivare a completa maturazione.

Certamente in estate, nel caso in cui il Pisa dovesse, per motivi extracampo, decidere di non riscattarlo dal Galatasaray, Moruţan potrebbe diventare un nome appetibile anche in Serie A. Costi contenuti e talento da sfruttare. Anche in un futuro Bologna di Thiago Motta, un trequartista puro con le caratteristiche del romeno potrebbe essere utile. 

 

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