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Ojeleye: “Questa è di gran lunga una delle esperienze migliori della mia vita”

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Semi Ojeleye è stato intervistato ai microfoni di Euroleague Basketball. Il giocatore virtussino ex Celtics, Bucks e Clippers in Nba ha parlato di come ha iniziato a giocare a pallacanestro, del suo modo di affrontare le nuove avventure e degli stimoli di vita, fino ad arrivare al periodo in Virtus:   

 

“Per me ‘casa’ vuol dire essere circondati da persone a cui tieni, ho iniziato a giocare a pallacanestro per via di mio fratello, giocavamo tutte le notti nel vialetto e non mi faceva mai vincere, giocava duro e fisico. Ricordo notti in cui tornavo a casa piangendo, la prima volta che riuscii a batterlo mi sentii come se potessi battere anche Michael Jordan in 1vs1. Nella mia carriera ho viaggiato molto, ho vissuto in molte città ma mi sono sempre sentito a casa in quanto circondato da brave persone, i compagni di squadra gli allenatori. La mia famiglia e i miei amici vivevano in un’altra città ma essere circondato da brave persone mi ha sempre fatto sentire a casa”. 

“Per me l’aspetto della ‘mentalità’ nella pallacanestro, nella mia carriera e nella vita e più importante di quello fisico, certamente devi allenarti per diventare più grosso, veloce e forte tutte quelle cose che ti fanno essere sano, ma se la tua testa non è connessa con l’obiettivo, specialmente in questo gioco e in Eurolega, non puoi sopravvivere. Onestamente cerco di tenere la mia mente concentrata sul godermi questo viaggio, in passato mi sono fatto prendere da cose esterne che possono essere le statistiche o la performance personale. Onestamente penso che sia un dono di dio poter giocare a livello professionistico e quando penso a questo mi levo tutta la pressione. La mia mentalità è quindi quella di godermi il momento, senza pensare al passato o al futuro perchè non posso controllarli, posso solo ringraziare dio per essere qui ora.” 

“Diventando più grande ho realizzato che non sono solo i momenti in cui vieni celebrato ma anche i momenti che alle volte ti fanno piangere, arrabbiare o ti mettono ansia quelli da cui puoi imparare qualcosa. Io non sapevo niente riguardo la Virtus Bologna, non sapevo le opportunità, la cultura della città o dei tifosi, ma ora che sono qua sono molto grato di questa opportunità che dio mi ha dato. Sono in questa squadra perchè è un’avventura stimolante per imparare a giocare in Europa, imparare una nuova cultura con tante persone diverse. Sull’adattarmi a vivere in Italia mi ricordo che all’inizio mi svegliavo e non capivo dove fossi, ma questo mi ha stimolato e ora posso guardarmi dietro e dire di aver capito come giocare in Europa, come viaggiare per il mondo, poter incontrare tutte queste persone incredibili. Che ci crediate o no questa è di gran lunga una delle migliori esperienze della mia vita”.  

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