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Il Resto del Carlino – Si allungano i tempi per lo stadio
Quando sembrava in procinto di passare alla fase successiva e proseguire con i tempi stabiliti non molto tempo fa, ecco l’intoppo. Joey Saputo non sarà di sicuro soddisfatto di quanto filtra da Palazzo d’Accursio, visto che è da poco noto il fatto che la conferenza dei servizi riguardo il progetto del “nuovo” Dall’Ara non è in fase di chiusura, anzi, probabilmente si trascinerà fino a giugno. Una notizia che allunga ulteriormente i tempi per l’ennesima volta, un altro “bastone fra le ruote” a un progetto che sembrava sulla strada giusta ma che ora deve essere toccato nell’altra parte fondamentale: il nuovo stadio in zona Caab. Il comune, per alleggerire l’infinta burocrazia intorno al progetto definitivo, ha unito i due progetti: quello inerente al restyling del Dall’Ara (pronto da tempo, e passato anche per lo studio di fattibilità) con quello dell’impianto da 16500 posti che sorgerà in zona Caab, e quest’ultimo per procedere, deve quindi essere alla pari con quello del Dall’Ara, cosa che comporta un immediata spinta sul progetto definito della struttura e ciò non sarà pronto prima di 2-3 mesi, con ulteriore somme che Saputo dovrà immettere per far si che i due progetti arrivino allo stesso livello il prima possibile.
Con lo slittamento della conferenza dei servizi si innesca un inevitabile processo a catena: se questa terminerà ipoteticamente nel mese di giugno, ciò significa che il bando per i lavori verrà aperto non prima di fine agosto. Insomma, se Saputo può ritenersi soddisfatto per quanto riguarda la sua squadra e quello che sta costruendo in questo 2023, tutt’altro si può dire del suo umore nei confronti dell’amministrazione, la quale avrebbe voluto snellire i tempi andandogli incontro, ma che in realtà ha ottenuto l’effetto contrario. Non è la prima volta che il Comune ribalta la situazione in questo lungo viaggio per il restyling del Dall’Ara: successe anche quando chiese alla società di occuparsi in prima persona della Torre di Maratona, che andrà incontro, durante i lavori, a un processo di stabilizzazione, il quale inizialmente, secondo gli accordi, era di competenza comunale. Avendo ricevuto i fondi del PNRR per i progetti di valorizzazione, lo stesso comune ha fatto quella richiesta per occuparsi invece di un progetto che riguarda l’impianto d’atletica dell’antistadio, che può finanziare con i fondi ricevuti dallo Stato.
Fonte – Marcello Giordano, Il Resto del Carlino
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