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Il Semaforo Rosa – WOW, Women Motor
Le tematiche legate alle presenze femminili nel motorsport sono sempre più sensibilizzate in un mondo che per certi versi fa ancora fatica ad aprirsi del tutto. Oggi rispetto al passato la visione della donna nell’Automotive e nelle competizioni motoristiche non è più una chimera, ma molto spesso c’è da superare pregiudizi e stereotipi che ancora persistono ed esistono, soprattutto se parliamo di ruoli di rilievo, manageriali, che solitamente non erano pensati per un volto femminile. Per questo è importante che l’apertura verso certe tematiche arrivi non solo dalle autorità più onorevoli ma anche dai luoghi di cultura per l’ambiente in questione. La giornata dell’8 marzo è una ricorrenza speciale perché si festeggia una visione della donna che dovrebbe essere rispettata però per tutto l’anno e in tutti gli ambiti sempre. In una giornata così importante un messaggio chiaro e diretto è arrivato dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e dalle figure che lo gestiscono per dare il loro supporto ad un evento che sarà solo l’inizio di un percorso molto interessante. L’assessore all’Autodromo e ai Grandi Eventi, Elena Penazzi insieme all’assessore alle Pari Opportunità Elisa Spada hanno dato vita ad un convegno per celebrare la figura femminile nel motorsport, soprattutto legata agli ambiti manageriali. Tanti gli interventi e le presenze per il convegno di WOW Women Motor.
Tutte le tematiche affrontate e gli interventi ascoltati sono stati come una finestra sul mondo dalla quale imparare e conoscere le difficoltà che una donna deve affrontare per entrare nel motorsport ed essere credibile agli occhi degli altri indifferentemente dalla posizione che ricopre. L’evento si è diviso in vari panel nel quale venivano affrontati vari focus su diversi argomenti. Prima di iniziare però i saluti istituzionali con il Sindaco di Imola, Marco Panieri che ha aperto le danze insieme ai due assessori che hanno voluto fortemente l’evento: Elena Penazzi e Elisa Spada. Naturalmente i ringraziamenti al circuito con Gian Carlo Minardi che ha parlato come Presidente di Formula Imola, luogo di culto per i motori ma che si sta aprendo ad una diversificazione importante di calendario in cui non manca nessun tipo di appuntamento, dimostrando di essere una struttura polivalente e sempre in prima linea per trattare e diffondere conoscenza e cultura su argomenti socialmente importantissimi.
Nadia Padovani, moglie di Fausto Gresini e oggi CEO del Team di Faenza ha raccontato la sua esperienza personale, sottolineando la difficoltà di trovarsi in un mondo che fino a quel momento non era stato suo e di continuare l’importante eredità costruita da una persona e manager come suo marito. La differenza per Nadia l’hanno fatta le persone di cui si e circondata e che avevano ottenuto la fiducia di Fausto, che l’hanno guidata passo a passo in un’avventura nuova ma ricca di soddisfazioni oltre ogni ostacolo. L’anno scorso infatti Bastianini ha vinto quattro gare e si è piazzato terzo nel mondiale con un Team indipendente oltre alla Pole di Di Giannantonio al Mugello. Interessante anche quanto affermato da Livia Cevolini, CEO di Energica Motor Company, azienda fornitrice della MotoE fino alla passata stagione che ha raccontato come in occasione di un meeting non solo fosse l’unica donna al tavolo ma le domande venivano ingenuamente rivolte ai suoi collaboratori quando ad essere interpellata e a rispondere avrebbe dovuto essere lei. Un piccolo aneddoto che ricorda la difficoltà di una donna nell’affermarsi ad alti livelli nelle realtà manageriali delle aziende.
Nadia Padovani, Elena Alberti, Livia Cevolini, Maria Conti e Serena Farina sul palco di WOW Women Motor – credits to the owner
“Il presidente della Federazione è colui che disse che le donne credono di essere intelligenti quanto gli uomini ma sbagliano”. Forti le dichiarazioni di Siegfried Stohr, ex pilota di F1, in rappresentanza della sua attività GuidarePilotare che non le ha mandate a dire al presidente della FIA Ben Sulayem per alcune sue dichiarazioni contro le donne dette in passato. Questo a dimostrazione di come l’esempio sbagliato molto spesso parta dall’alto e sia radicato tra i poteri forti dei vari ambienti motoristici o aziendali. Molto importante anche la presenza delle figure universitarie con alcuni professori che hanno sottolineato l’importanza della formazione nel sensibilizzare queste tematiche oltre al fatto che dall’istruzione parta il concetto di apertura verso un mondo più inclusivo.
WOW Women Motor è stato anche un’opportunità per conoscere storie ispiratrici e di crescita personale come quella di Monica Zanetti, partita come operaio in Ferrari, ma che con la sua passione ha conquistato tutti anche Enzo Ferrari che rimase colpito dall’entusiasmo con cui lavorava per il marchio e l’amore per il ruolo che svolgeva. Dopo l’esperienza con il Cavallino, Monica ha poi spiccato il volo diventando oggi la titolare della Scuderia Belle Epoque continuando a vivere la sua passione per i motori e la meccanica in prima persona come tanti anni fa quando entrò nell’azienda di Maranello.
Un evento che potrebbe essere d’ispirazione per molte altre iniziative, nel quale si è spaziato tra i vari punti focali di un tema che oggi dovrebbe stare a cuore a molti se non a tutti. L’ipocrisia che esiste nella nostra società è tanta ed è uno dei primi ostacoli da superare affinché le figure femminile riescano ad essere riconosciute come quelle maschili, anche nel motorsport, ma come ha detto Elena Penazzi alla fine questo evento è solo l’inizio di un lungo percorso volto a scoprire tante altre strade da percorrere a tutto gas.
Il logo dell’evento sul cofano del suv usato per le sessioni di guida sicura in pista – credits to the owner
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