Basket
Una Virtus dominante espugna il Taliercio. Battuta la Reyer Venezia 83-68
UMANA REYER VENEZIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 68 – 83 (12-24, 26-38; 42-61)
Umana Reyer Venezia: Tessitori 2, Parks 9, Ray 6, Bramos 5, Moraschini 4, De Nicolao 1, Granger 11, Chillo n.e., Brooks 9, Willis 8, Barbero n.e., Watt 13. All: Spahija
Virtus Segafredo Bologna: Mannion 27, Belinelli 10, Pajola 0, Bako 2, Jaiteh 14, Lundberg 9, Hackett 3, Menalo n.e., Mickey 0, Weems 7, Teodosic 11, Abass 0. All: Scariolo
Tiri liberi: VEN 13/20; VIR 18/25;
Tiri da due: VEN 17/39; VIR 19/35
Tiri da tre: VEN 7/19; VIR 9/22
Rimbalzi: VEN 34; VIR 35
Falli: VEN 22; VIR 25
Arbitri: Paternicò, Martolini, Gonella
Prosegue la corsa in campionato della Virtus Bologna che batte nettamente la Reyer Venezia. La formazione allenata da coach Scariolo, nonostante le numerose assenze, ha saputo imporre fin da subito il proprio gioco restando per buona parte del match in doppia cifra di vantaggio. Di seguito la cronaca della sfida.
Parte forte la Virtus Segafredo Bologna, capace di piazzare subito due triple che valgono il 6-0. A spingere sull’acceleratore sono Milos Teodosic e Nico Mannion che, caricandosi sulle spalle l’attacco bianconero, portano Bologna sul 12-5. Spahija prova a scuotere i suoi con un time out ma le brutte percentuali al tiro della Reyer danno modo alla Segafredo di scappare via trovando anche il più dodici (17-5). Nel finale del quarto, però, c’è una timida rimonta della formazione orogranata, tornata anche sul meno sette, che viene prontamente stoppata da Marco Belinelli, entrato molto bene dalla panchina. Il primo quarto si chiude con la Virtus in vantaggio 24-12.
Nel secondo periodo di gioco la Segafredo prova la fuga definitiva. Spinta da Belinelli, Jaiteh, Weems e Lundberg la Segafredo trova in più occasioni i diciotto punti di vantaggio dimostrando, quindi, di poter controllare il ritmo del match. A rendere il tutto più semplice è anche la confusione offensiva della Reyer che fatica a trovare tiri aperti e colleziona diverse palle perse. Nel finale di primo tempo, complice una fase di eccessiva tranquillità della Virtus, l’Umana Venezia prova a rifarsi sotto. Negli ultimi secondi di gioco viene anche fischiato un fallo tecnico a Teodosic di difficile comprensione ma Granger fallisce il tiro libero mandando le due squadre negli spogliatoi sul 38-26 per le Vu Nere.
Al rientro in campo c’è una nuova fiammata della Reyer, capace di tornare a soli otto punti di distanza. Come già accaduto in precedenza, a fermare la rimonta orogranata sono Teodosic e soprattutto Nico Mannion, mortiferi dall’arco dei 6.75. Bastano poche azioni, infatti, per passare da un meno otto Reyer ad un più ventidue Virtus che potrebbe essere fatale per la formazione veneta. Con il risultato in pieno controllo, complice anche l’infortunio di Pajola, trova spazio Daniel Hackett. Il terzo quarto si chiude con la Segafredo in vantaggio 61-42.
Nell’ultimo quarto c’è un’ultima reazione d’orgoglio della Reyer, capace di sfruttare al meglio gli errori della Virtus per trovare il meno dodici a cinque minuti dalla fine. Scariolo, non contento di quanto visto in campo, oltre a chiamare time out prova a rimettere in campo chi in precedenza aveva fatto male alla difesa orogranata. La mossa del coach bresciano si rivela efficace perché Teodosic e Mannion tornano a fare male a Venezia. L’ennesima tripla del numero 1 vale il 78-59 che, a tre minuti dal termine del match, sancisce la parola fine. La Segafredo, infatti, porta a casa la partita vincendo con il risultato finale di 83-68. L’MVP è Nico Mannion che ha chiuso la partita con 27 punti, 2 rimbalzi e 5 assist in 25 minuti di impiego.
La Virtus risponde alla vittoria dell’Olimpia Milano confermandosi in testa alla classifica assieme alla formazione meneghina. Le due squadre si incontreranno domenica prossima al Forum, ore 18, e da quella sfida si conoscerà la nuova capolista in solitaria del campionato italiano. Giovedì, però, la Segafredo dovrà volare nel Principato di Monaco per giocare una nuova sfida di Eurolega contro l’AS Monaco.
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