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Libri: Villa Tre Pini
Villa Tre Pini
Autore: Polillo Marco
Editore: Rizzoli
Genere: Giallo
Anno: 2012
Trama
Villa Tre Pini è l’incantevole residenza a poche decine di chilometri dal lago Maggiore della famiglia Severi, che per la fine dell’anno, ospiterà vari amici di Maria Carla, la padrona di casa, il socio in affari di Aureliano, il padrone di casa e della Severiana Edizioni, ed uno scrittore della stessa casa editrice, in crisi da “pagina bianca”. Un’eterogeneo gruppo di persone con interessi e vite apparentemente scollegate, che però hanno, quasi tutte, un passato comune. Ed è da questo passato che nascono alcuni problemi, che vanno da liti ad aggressioni, fino a sfociare in omicidio. Enea Zottìa, un vicecommissario milanese, è tra gli invitati, ed inizierà quindi ad indagare, aiutando i Carabinieri locali a risolvere tutto. O forse no.
Recensione
Il libro incrocia il passato col presente in modo sensato e coinvolgente, riuscendo a spiegare quanto avvenuto anni prima, grazie ai comportamenti dei personaggi al giorno d’oggi, e viceversa. Questo intreccio temporale è tenuto assieme non solo dallo svolgersi delle azioni degli invitati a Villa Tre Pini, ma soprattutto dalle loro emozioni e dai loro segreti, che un narratore fuoricampo decisamente affine al lettore, riesce a spiegare bene senza risultare mai pedante.
La trama di per sè è semplice, ma avvolgente, dopo aver conosciuto in modo abbastanza accurato i personaggi, iniziano le disavventure degli stessi, e le azioni compiute sono abbastanza lineari e portano il lettore nella stessa direzione del vicecommissario, ovvero a scoprire i o il colpevole. O forse no.
Gravitando tutto attorno alla Villa ed al bosco vicino, è impossibile non pensare ad un fattore comune con i gialli in stile Agatha Christie, con personaggi e luoghi ben fissi, in cui solo l’intreccio fa la differenza. Zottìa è il detective perfetto in questo tipo di situazione, attento e razionale, ma anche incredibilmente sensibile. Il suo costante sentirsi a disagio e vedersi spesso sfuggire dalle mani i propri sogni, lo avvicina al lettore per la sua umanità.
Nonostante questo sia il 4° libro in cui appare (gli altri libri sono: “Testimone invisibile”, “Corpo Morto” e “Il pontile sul lago”), anche chi non abbia mai letto i precedenti (come chi scrive) si trova subito a capire bene il vicecommissario ed i richiami a quanto successo nei libri precedenti, non precludono la comprensione di storia.
Come nota finale, parliamo un’attimo della sovracopertina dell’edizione di cui vedete l’immagine in alto. La villa ritratta NON può essere Villa Tre Pini, che non ha accesso al lago e che anzi, dovrebbe distare da esso almeno una decina di chilometri; e nella descrizione del libro, fatta sul retro poi, il vicecommissario ottiene una promozione ad honorem, diventando il commissario Zottìa…
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