Bologna FC
Mottastics – Lavori in corso
Mottastics: i numeri (e le considerazioni) ai tempi di Thiago Motta
La fotografia del giorno dopo Salernitana-Bologna assomiglia ad un’immagine in “bianconero”, con alcune zone della stessa ancora sfocate, ma che rappresentano molto bene il percorso fin qui fatto.
I 37 punti in 27 gare ad oggi disputate portano, in una pura e ipotetica progressione matematica (che premettiamo, può avere un senso del tutto relativo), a tagliare il traguardo di fine campionato con 52 punti, centrando l’obiettivo di fine campionato dettato dalla Società, ma lontano anni luce da quello (piazzamento europeo??) “auspicato” dai tifosi, che, per un lungo tratto lo hanno intimamente sognato, chi più chi meno.
E non consola il fatto che ieri il possesso palla sia stato principalmente in mano ai rossoblù (58% contro 42%), e che per lunghi tratti, pur se in trasferta, siamo stati noi a condurre il gioco e la partita; perché, nella fase di finalizzazione, cioè sui tiri e sui tiri in porta e sui tiri fuori risultiamo meno performanti dei nostri avversari (rispettivamente 14 a 10;4 a 2; 5 a 3), che rimangono una squadra modesta, pur col favore del giocare fra le mura amiche.
E a rimarcare la nostra sterilità in avanti, ci sono i dati sugli attacchi e sugli attacchi pericolosi, rispettivamente 79 a 126, ma 34 a 29 sui secondi, che portano ad evidenziare come, nel pacchetto offensivo, quando mancano i due bomber principi (Marko Arnautovic con 8 reti e Riccardo Orsolini con 7), diventa complicata la via del gol (anche se ieri hanno bollato rispettivamente un centrocampista e un difensore, Lewis Ferguson, alla sua quarta rete stagionale e Charalampos Lykogiannis, alla sua prima).
Come è stata complicata nelle due partite precedenti (rispettivamente contro Torino e Lazio), dove il solo Orsolini ha giocato “solo” 90 minuti, contro i Granata, mentre Arnautovic ha visto le due gare dalla panchina.
Eppure il lavoro svolto fino ad oggi da Thiago Motta, pur lontano dall’essere terminato,ha una valenza importantissima: in sei mesi ha recuperato e coinvolto quasi tutti i giocatori che venivano, in precedenza, da stagioni di anonimato, dando un gioco e un’anima alla squadra, pur con le difficoltà riscontrate in attacco e i numerosi infortuni patiti in ogni reparto.
La squadra è, classifica alla mano, a 37 punti, numero di punti, a Marzo, che non raggiungeva da circa 20 anni, decima ma lontana solo 8 punti dal sesto posto, occupato oggi dall’Atalanta, con 11 giornate ancora da disputare, fra le quali Udinese, Milan, Juve, Roma e Napoli in casa. Partite complicate da giocare, ma col supporto del pubblico amico potrebbero dare esiti differenti da quelli avuti nelle stesse partite del girone d’andata, dove, Udinese a parte, la squadra ha sempre perso. Non ci sono tracce di Europa nel nostro discorso , ma il riconoscimento di una solida realtà che ha migliorato, per adesso, il cammino fatto rispetto agli anni scorsi.
Per questo è doveroso attendere il 4 giugno e la fine del campionato con Bologna.Lecce: la foto di ieri, in bianconero con alcune zone sfuocate, potrebbe diventare a colori, lasciando di questo torneo, un’immagine molto differente da tutte quelle viste in questi ultimi anni.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook