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Stadio – Bologna-Udinese è la partita di Adam Masina: il racconto di chi lo conosce più di tutti

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Era il luglio 2018 quando quel ragazzo che di cognome faceva Masina e di nome Adam partiva alla volta dell’Inghilterra, lasciandosi alle spalle la sua casa, il Bologna. Adam è un prodotto delle giovanili Rossoblù, e lui a Bologna stava proprio bene, tanto da volerne diventare un simbolo, come aveva fatto intendere nel 2017 quando alle voci di interessamento dei grandi club italiani rispose: «Voglio diventare la bandiera del Bologna. […] Questa è casa mia, c’è un grande progetto, voglio vincere con questa maglia e non voglio andare via». Poi però il calcio è così, gli scenari cambiano da un momento all’altro (o da una sessione di calciomercato all’altra) ed ecco il Watford: l’occasione della Premier League, il campionato con i migliori del mondo, e Adam va, tornando poi nell’estate 2022 in Italia, ma stavolta all’Udinese.

L’estate scorsa c’è stato un riavvicinamento tra Masina e il Bologna, che aveva chiesto informazioni sul suo ex giocatore, come confermato da papà Raffaele, ma poi non se n’è fatto più nulla: «Un approccio soft con il Bologna. Lui avrebbe preferito venire qui, ma secondo me non era il calciatore adatto per questa squadra. Lo dissi anche a lui». L’esperienza di ben quattro stagioni al Watford lo ha formato, dandogli consapevolezza e nuove attitudini che oggi porta in dote nel nostro campionato con la maglia dell’Udinese sempre secondo il padre: «E’ diverso, l’esperienza inglese lo ha modificato. Quella inglese non è stata un’avventura fortunatissima, ma lo ha aiutato molto a cambiare l’approccio alla partita. Ora affronta tutto con più serenità rispetto agli anni passati […] Ha capito quanto è usurante fare il terzino, fare il centrale gli piace». Ma Bologna è Bologna, è la sua città e quella della sua famiglia, che domenica farà di tutto per esserci in gran numero: «Ci stiamo ancora organizzando» dice Raffaele, colui che ha sofferto più di tutti la sua partenza, ma che ora è comunque soddisfatto dei risultati raggiunti dal figlio e dal Bologna: «Adesso sono contento, il Bologna va bene, l’Udinese va bene. Il dispiacere l’ho passato qualche anno fa».

«E’ il mio bambino», sono le parole di nonna Teresa, 86 anni, che farà di tutto per tornare a vedere suo nipote al Dall’Ara: «Vuoi che manchiamo? Ma nemmeno se grandina. Andiamo tutti al Dall’Ara a fare il tifo per il nostro Adam». Il “suo” Adam però è in dubbio per la gara contro i Rossoblù, visto che viene da un problema agli adduttori, il quale non gli dà la certezza di essere in campo domenica, ma che comunque un paio di settimane fa ha fatto capolino a trovare tutti in città, soprattutto nonna Teresa, che ovviamente non poteva non chiosare sulla questione cibo: «Deve stare attento alla dieta, non è uno che sgarra. Ma un piatto di tortellini…». La sua famiglia ha lasciato nel 2018 un 24enne di belle speranze partire alla volta di Londra, e ora si ritrova un ragazzone di 29 anni, padre della sua splendida Isabelle, che con il Marocco ha sfiorato la partecipazione ai mondiali 2022, mancati per la rottura del legamento crociato a inizio settembre. Comunque vada, sarà la partita del cuore di Adam.

Fonte – Giorgio Burreddu – Corriere dello Sport – Stadio

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