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Un circuito al mese – Termas De Rio Hondo
L’Autódromo Termas de Río Hondo, la casa sudamericana della MotoGP
A distanza di un mese da quando abbiamo introdotto il circuito di Mandalika, anche questa volta parliamo di un autodromo di costruzione recente. Famoso per le corse su due ruote, come l’impianto indonesiano, è sempre situato nell’emisfero australe, ma in tutt’altro continente. È infatti la sede che ha permesso all’Argentina di ritornare sulle mappe del Motomondiale, dopo quindici anni dall’ultimo Gran Premio tenutosi nella nazione albiceleste a Buenos Aires.
La storia
L’Autódromo Termas de Río Hondo sorge nel nord del Paese, presso l’omonima cittadina, il principale centro termale dell’Argentina. Costruito dal governo provinciale nel 2008, riscuote da subito un grande successo ospitando i più importanti campionati nazionali: il Turismo Carretera, il TC 2000 e la Formula Renault. Al termine della stagione 2012 ha inizio una ristrutturazione sostanziale sia delle strutture annesse che della pista. Il tracciato viene ridisegnato profondamente, grazie al coinvolgimento dell’italiano Jarno Zaffelli, fondatore di Dromo, azienda che si occupa del design dei circuiti più importanti in tutto il mondo. L’autodromo viene così portato a raggiungere tutti gli standard di sicurezza per poter ospitare competizioni internazionali, e viene reso più spettacolare grazie al rimodellamento della maggior parte delle curve. È tutto pronto per il debutto della MotoGP nel 2013, ma, per una disputa tra il governo argentino e la multinazionale spagnola Repsol, sponsor di diversi team, si rimanda di un anno. Dal 2014 è appuntamento fisso del Motomondiale, fatta eccezione per il 2020, quando si è messa di mezzo la pandemia da Covid-19 e per il 2021, anno in cui a febbraio un incendio ha colpito i box e il paddock causando seri danni e posticipando alla stagione successiva il ritorno dei centauri.
Martin guida il gran premio di Argentina 2022 davanti a Aleix Espargarò, vincitore di quell’edizione – credits to Red Bull Content Pool
Il motomondiale
Non c’è dubbio che l’evento più importante che si tiene a Termas de Río Hondo è il Gran Premio motociclistico di Argentina, collocato sempre in cima al calendario, a inizio primavera. In questi non molti anni in cui la MotoGP ha fatto tappa in questo Autodromo, si ricordano comunque molti episodi interessanti. Nel 2015 un duello all’ultimo sangue tra Valentino Rossi e Marc Marquez si conclude con un contatto che causa la caduta dello spagnolo. A posteriori questo può essere considerato come l’antipasto di una battaglia tra i due lunga tutta la stagione, come ricordano bene i tifosi dei due protagonisti. Il catalano si riscatta l’anno successivo, in un weekend caratterizzato da problemi di sicurezza alle gomme, che costringono gli organizzatori a ridurre il numero di giri e a obbligare i piloti a cambiare moto a metà gara. Il pesarese arriva secondo, favorito da un incidente alla penultima curva tra i due ducatisti Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Nel 2018 si assiste a uno degli schieramenti in griglia più curiosi che si ricordino. La gara viene dichiarata bagnata, ma a pochi minuti dalla partenza non piove e la pista si asciuga rapidamente. La partenza viene rimandata per consentire ai piloti di passare alla moto settata per l’asciutto, ma Jack Miller, il poleman, aveva già optato per le gomme slick. Tutti i piloti tranne Miller vengono retrocessi in fondo alla griglia, per cui l’australiano si è ritrovato a partire con qualche fila di vantaggio su tutti gli altri. A vincere è però Cal Crutchlow, mentre Marc Marquez ne combina di tutti i colori: in griglia gli si spegne la moto, per riaccenderla corre avanti e indietro per la griglia mentre viene rincorso da un ufficiale di gara, si schiera lo stesso e viene penalizzato, nel tentativo di rimonta sorpassa irregolarmente Aleix Espargaró e causa la caduta del rivale Valentino Rossi, venendo per questo retrocesso dal quinto al 18° posto nell’ordine di arrivo. Nel 2022 Aleix Espargaró vince qui la sua prima gara nel motomondiale e porta per la prima volta al successo l’Aprilia in MotoGP. Dietro di lui taglia il traguardo Jorge Martin, su Ducati: per la prima volta dal 1970 salgono sul podio di una gara del motomondiale due diversi costruttori italiani. Un altro appuntamento degno di nota è stato, dal 2013 al 2017, il round di Argentina del WTCC.
La partenza del gran premio di Argentina della scorsa stagione – credits to Red Bull Content Pool
Il tracciato
Il tracciato misura 4,8 km, si percorre in senso orario, ha 14 curve di cui 9 a destra. Dopo un paio di curve a semicerchio piuttosto lente, si incontra subito un lunghissimo rettilineo da un chilometro, dove si raggiungono velocità di punta superiori ai 300 km/h. Un tornantino a destra costringe a far lavorare molto i freni. La seconda parte è caratterizzata da curve e semicurve veloci, che portano alla staccata della penultima curva, molto stretta, seguita subito da un cambio di direzione che immette sul rettilineo di partenza.
Il tracciato argentino di Termas de Rio Hondo – credits to racingcircuits.info
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