Il Resto del Carlino – Spingere sull’acceleratore ora, per poterlo fare in futuro

Non c’è presente senza futuro. E questa volta non si tratta di un semplice slogan, ma del diktat che sembrano essersi porsi Thiago Motta nonché l’intero board dirigenziale, alla vigilia di un aprile che si preannuncia decisivo per il prossimo futuro. Perché l’obiettivo è questo: fare un grande mese, fare tanti punti, cercare di raggiungere l’Europa. Per sorprendere il presidente Saputo, e portarlo a invertire il trend che, per quasi tutte le società italiane, è di solito incentrato sulla sopravvivenza invece che sull’espansione.

Ma, c’è un “ma”. La possibilità, ossia, che il percorso si inverta per davvero, e la sensazione che questo possa passare in gran parte da ciò che dira il campo contro Udinese, Atalanta, Milan, Verona e Juve. Certo, non un calendario facile. Ma se i rossoblù vorranno veramente spingersi alle soglie dell’Europa, servirà un’impresa eccezionale, e chiunque ne è consapevole. In primis il pubblico, che per la gara di domenica si farà sentire presente, forte dei 24 mila biglietti venduti.

E il futuro passa anche dai rinnovi di Orsolini e Dominguez, che a loro volta passano sempre dalla questione monetaria. E passa dall’allenatore con cui, nonostante gli attuali giorni di permanenza del patron in città, qualunque discorso è stato rinviato nel post-aprile di fuoco.

Intanto, le buone notizie arrivano dal fronte infortuni. Ancora indisponibili Arna e Cambiaso, ma rientranti in gruppo Barrow, Ferguson, Pyythiä e Bonifazi, che ha superato i recenti acciacchi. A parte Lucumì e Medel, di ritorno dalle rispettive avventure nazionali (e intercontinentali). Rientra anche Dominguez, ma il tecnico potrebbe optare per la riproposizione del trio Ferguson-Schouten-Medel. In tre per il ruolo di terminale offensivo: Zirkzee e Barrow in prima fila, con Sansone leggermente defilato. Ad ogni modo, le ultime riserve verranno sciolte solo dopo la giornata (e l’allenamento) di oggi, quando Motta avrà avuto la possibilità di valutare il gruppo per intero. 

(Fonte: Il Resto del Carlino – Marcello Giordano)

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