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Il Resto Del Carlino – Il Bologna interscambiabile di Motta

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Dall’arrivo di Thiago Motta, il principale indice di cambiamento degli equilibri del Bologna è stato la composizione dei titolari: contro l’Udinese si trovavano in campo infatti 10 giocatori diversi rispetto all’undici che ha affrontato la prima giornata di campionato, ad eccezione di Schouten: il nuovo allenatore ha preferito far parlare il campo ed il lavoro svolto in allenamento, lasciando spazio a giocatori che ad inizio anno partivano dalla panchina, preferendoli ad altri che tuttavia continuano a dimostrare, quando ne hanno la possibilità, il fatto di essersi integrati in questo sistema ed in queste gerarchie. Negli ingranaggi di Motta tutti sono utili, ma nessuno è insostituibile. Contro l’Udinese sono stati coinvolti tutti, da De Silvestri a Medel, da Soriano a Sansone, che ha terminato la partita tra i crampi.

La difesa del Bologna può contare sul difensore che ha maggiormente segnato in Europa, Posch, 5 reti, inizialmente centrale ma reinventato da Motta terzino. L’obbligo di riscatto, a patto che il Bologna chiuda in settima piazza, è tra due presenze, ma Sartori si è riservato anche il diritto di riscatto aperto a 5,5 milioni con l’Hoffeneim. Accanto a lui Lucumì e Soumaoro: quest’ultimo si è riscattato dopo l’espulsione della prima giornata contro la Lazio, lavorando con pazienza e mostrando solidità. Cambiaso e Kyriakopoulos hanno alzato il loro livello, in particolare ottima la prova del greco contro l’Udinese.

Il centrocampo è una delle chiavi del Bologna di Motta, e gli occhi sono puntati sulle possibilità di rinnovo di Dominguez, nell’attesa del riscatto o del prestito di Moro, attualmente appartenente alla Dinamo Mosca. Dominguez e Schouten sembrano oggi in perfetta sinergia, a differenza dell’inizio dell’anno, dove apparentemente non c’era collaborazione. Quest’ultimo all’arrivo di Motta al Bologna non giocava con continuità, ed anzi c’era la possibilità di spostamento al Feyenoord, mentre ora ne è elemento importantissimo. Al suo fianco si presenta il ventitreenne tuttofare Lewis Ferguson, con 5 reti all’attivo, e Soriano è tornato a segnare dopo un digiuno durato due anni. Anche Aebischer ha trovato funzionalità nei meccanismi del mister, insieme a Medel che, nonostante la perduta titolarità, resta un elemento importante e di qualità dalla panchina.

L’attacco è forse l’ambito più rivoluzionato da Thiago: guardando al match contro l’Udinese, cinque si sono alzati dalla panchina, e tutti di estrema qualità: Orsolini, Medel, Dominguez, Soriano e De Silvestri. Tante alternative per Motta, in grado di sopperire agli infortuni della stagione (Orsolini come ultimo) e di dare spazio a chi ha visto allenarsi meglio in settimana. Caso emblema è quello di Arnautovic, bomber della passata stagione senza il quale il Bologna sta continuando a macinare punti e gol con Barrow, Sansone, Zirkzee, dimostrando come a disposizione del mister ci siano tante possibili opzioni e che tutti siano coinvolti nella via del gol, coinvolgendo anche gli esterni.

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