Il Resto del Carlino – Lazovic in fase di recupero: le ultime di formazione del Verona

Il Verona anima in pieno la lotta salvezza: una vittoria e un pareggio hanno portato gli scaligeri a sole tre lunghezze dallo Spezia quart’ultimo, e ora è più che lecito credere nella permanenza in Serie A. Per questo motivo Thiago Motta, nella conferenza stampa di ieri, ha più volte affermato di sapere cosa si troverà davanti al Bentegodi, e cioè un Verona aggressivo, che prova a metterti in difficoltà individuando i riferimenti avversari e cercando di colpire appena trova il varco per farlo.

Zaffaroni per la partita contro il Bologna riavrà una pedina importante come Veloso, ma anche Giangiacomo Magnani, entrambi rientrati dalla squalifica che li aveva tenuti fuori a Napoli, e con loro il tecnico veronese potrebbe ritrovare anche quel Lazovic che, prima dell’infortunio, aveva iniziato ad alzare le marce dando il là a quello che è il Verona oggi. Il serbo proverà a stringere i tempi ed essere disponibile dopo l’affaticamento muscolare rimediato in Samp-Verona del 19 marzo, e che lo ha costretto a saltare le successive tre partite. Nel caso Zaffaroni decida di schierarlo dal primo, potrebbe occupare o la fascia sinistra a discapito di Depaoli, con Doig non al 100%, oppure un posto sulla trequarti, dove sarebbe uno tra Ngonge e Lasagna a lasciare lo slot al serbo, con Verdi che parte più indietro nelle gerarchie al momento. Il ballottaggio è aperto anche tra Djuric e Gaich per la titolarità in attacco, con il primo per ora più avanti rispetto al secondo.

In difesa non dovrebbero essere cambiamenti anche con il ritorno di Magnani, che a questo punto partirebbe dalla panchina: il mister scaligero dovrebbe scegliere in blocco la difesa vista nell’ultima uscita, Dawidowicz, Hien e Ceccherini. Detto del ballottaggio sulla sinistra, a destra Faraoni è quasi certo della maglia da titolare, così come Tameze e Duda in mediana. Il Verona c’è e vuole sfruttare il trend positivo che ha intrapreso: il Bologna lo sa, la parola ora l’avrà il campo.

Fonte – Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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