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Il Personaggio Della Settimana – Alex Marquez

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Seguire le orme dei grandi non è mai facile, soprattutto se si tratta di tuo fratello. Marc Marquez ha scritto la storia recente del motomondiale, forse reinventando il modo di stare in sella su quei mezzi bestiali con due ruote denominati moto. Indubbiamente un personaggio così accentratore rischia di oscurare tutto ciò che lo circonda, attirandosi tutta la luce su di sé. Eppure il suo fratellino minore, Alex, la sua storia se la è costruita molto bene, con pazienza e coraggio. Il più piccolo dei due fratelli di Cervera ha voluto seguire i passi del maggiore perché innamorato della stessa disciplina. Quando erano piccolo i due erano inseparabili anche nello sport che praticavano. Alex ha preso Marc come esempio da seguire lungo il suo cammino e il loro rapporto di condivisione è sempre stato leale e trasparente. Quante volte il n.93 aspettava al parco chiuso il fratellino dopo un podio o una vittoria, così come quando le giornate andavano male e invece di festeggiare si perdevano in consigli e pacche sulla spalla.

È inutile negarlo Alex non è, e mai sarà Marc, non solo per l’aspetto fisico o per il carattere, ma anche per lo stile di guida sulla moto. Il più giovane apparentemente è più pulito, composto e lineare in sella a differenza del più grande che invece risulta visivamente più aggressivo e sfrontato. Alex non sarà certo immediato come Marc, ci mette di più a adattarsi alla moto e alle diverse condizioni e categorie, ma anche lui si è ritagliato i suoi momenti di gloria e a dispetto di molti che lo criticano o lo catalogano come “il fratellino di Marc” in realtà Alex vanta due mondiali tra Moto3 e Moto2, una dozzina di vittorie e ben 41 podi di cui due in classe regina con la Honda e uno con sulla Ducati del Team Gresini, recentemente conquistato in Argentina. Il pilota spagnolo è molto più introverso e timido del fratello, ma sulla moto sa bene quello che deve fare per vincere e quando la situazione è sotto il suo completo controllo riesce a danzare a ritmi che sono difficili da seguire anche dai suoi colleghi più forti.

Alex festeggia insieme al fratello Marc il titolo di Moto2 vinto nel 2019 – credits to motogp.com

Alex si fece subito notare in Moto3 e non solo per il cognome che portava. Al suo secondo anno, nel 2013, ottenne quattro podi e conquistò la sua prima vittoria mondiale in Giappone a Motegi. Una stagione di preparazione a quella che sarà la successiva, terminata in trionfo. Nel 2014 si laureò per la prima volta Campione del Mondo della classe entrante del motomondiale con la Honda del team Estrella Galicia vincendo tre gare e ottenendo 7 podi. Da lì il salto in Moto2 sulla Kalex del team Marc VDS. L’adattamento fu più difficile e lungo, ma poco a poco prese le misure con la categoria intermezza riuscì a mostrare competitività e velocità che lo aiutarono a crescere e ottenere risultati sempre più importanti. Il primo podio nel 2016 ad Aragon, mentre la prima vittoria arriva a Jerez l’anno successivo. Da quel momento il piccolo di casa Marquez diventa uno dei papabili pretendenti al mondiale ma gli manca la costanza per aggiudicarsi il titolo. L’anno di gloria arriva nel 2019 quando con cinque vittorie e cinque podi si aggiudica il Mondiale di Moto2 diventando il primo pilota a vincere la classifica piloti sia in Moto3 che in Moto2.

Arrivò poi il grande salto. HRC lo chiamò per formare una coppia mai vista in MotoGP: i due fratelli Marquez sarebbero stati gli alfieri ufficiali della casa di Tokyo ma in un anno funesto tra Covid e il brutto incidente di Marc alla fine Alex si ritrovò solo nel box da Rookie in una stagione travagliata. Eppure il campione spagnolo non si diede per vinto e fine stagione ottenne anche due secondi posti di fila tra Francia e Spagna. Dopo un passaggio nel team clienti LCR Honda in cui fatica a trovare ritmo e feeling con la moto, per Alex arriva il momento del riscatto e per la stagione 2023 firma con Gresini Racing cambiando marca e diventando pilota Ducati. È lui l’erede scelto per sostituire Bastianini e continuare l’exploit del team di Faenza e diventare ancora più grandi insieme. Detto fatto, si vede subito la differenza con la Honda. Il numero 73 si trova subito a suo agio con la moto di Borgo Panigale e già dai test si intuisce che può stare al vertice della classifica. Ora Alex ha la possibilità di dimostrare ai molti che non è solo il fratello di Marc, ma che lui la sua strada la può coronare di successi così come ha fatto suo fratello.

Alex in sella alla Honda del 2014 a Valencia nei test di fine stagione davanti a suo fratello Marc – credits to motogp.com

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