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Corriere di Bologna – Contro la Juve sarà tutto un altro Bologna
Il problema sembra essere soprattutto la sterilità offensiva. In altre parole, il Bologna tiene spesso il campo e lo fa bene, ma deve tornare a fare goal, o comunque deve tornare a farne di più. La scelta del tridente Aebischer-Zirkzee-Barrow per la gara contro l’Hellas non ha pagato, e Motta si trova costretto a rivedere diversi dei suoi piani offensivi in vista del match contro la Juventus.
La gara è importante, sentita, e tra questioni di cuore e di classifica non si può sbagliare. Inoltre, la Vecchia Signora di oggi è un animale ferito, che viene da tre sconfitte consecutive in campionato, una (brutta) doppia sfida superata contro lo Sporting in EL, e la freschissima eliminazione dell’altro ieri contro l’Inter in Coppa Italia. Sintesi: a questa Juve si può e si deve fare male, o quantomeno è imperativo provarci.
Per farlo, Motta ha diverse armi a disposizione, alcune anche obbligate per via di infortuni e defezioni. Innanzitutto, sarà una questione di centravanti puro, molto probabilmente: persi i due fantasisti o falsi nueve Soriano e Sansone, il terminale offensivo si concretizza sempre più nel nome di Joshua Zirkzee. Attenzione però, dicevamo centravanti puro, perché (almeno) in panchina domenica dovrebbe tornare anche Marko Arnautovic (oggi per lui allenamento coi compagni, dopo 40 giorni di stop). Fine? No, perché il terzo incomodo della situazione è un giocatore che punta vera non è, ma che spazia abitualmente su quasi tutto il fronte offensivo: Musa Barrow. Anche lui, con ottime chance di partire dal primo di gioco.
Ad agire lateralmente rispetto al giocatore ancora misterioso, i rossoblù andranno invece a ritrovare qualche certezza. Finalmente, dal 1’ torna Orso (e non è poco); a sinistra invece le combinazioni possibili sono Kyriakopoulos davanti con uno tra Lykogiannis e Cambiaso dietro, oppure Ferguson davanti col greco ex-Sassuolo a scalare tra i quattro di difesa. Una prospettiva simile sarebbe utile anche per dar spazio allo scozzese in zone del campo meno affollate rispetto alla mediana, dove la concorrenza di Schouten, Moro e Dominguez è forte e non accenna di certo a placarsi.
In ogni caso, ciò che pare lampante è la necessità di cambiare qualcosa, quel qualcosa che non è funzionato al Bentegodi e di cui si sono resi conto anche i giocatori, come ad esempio Orsolini, che ha rilasciato queste dichiarazioni a Bfc Week: “Sicuramente non è stata una prestazione all’altezza delle ultime. Ma è un incidente di percorso che può aiutarci a capire meglio ciò che va aggiustato e che può caricarci in vista della gara contro la Juve, fondamentale per il nostro cammino e per regalare una soddisfazione ai tifosi. Il gol contro l’Inter? Uno dei più importanti della carriera, speriamo di rifare una gara come quella contro i nerazzurri. Quando l’avversario si chiude dietro facciamo fatica, ci fanno giocare male e andiamo in sofferenza. L’errore al 96’ fa male, quando l’ho vista fuori mi è caduto il mondo addosso: è stato un batti e ribatti, ho cercato di anticipare portiere e difensori ma l’ho presa di collo esterno e si è impennata”.
A poco più di 48 ore dal match di domenica, insomma, Motta ha ancora diverse riserve da sciogliere. Ma la squadra sembra carica e ben motivata: e chissà che non possa essere proprio Orso, ancora una volta, a far esultare i tifosi rossoblù.
(Fonte: Corriere di Bologna – Alessandro Mossini)
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