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L’altro spogliatoio: le armi della Juventus di Massimiliano Allegri

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Domani al Dall’Ara arriva la Juventus di Massimiliano Allegri. I bianconeri si possono tranquillamente definire una squadra in crisi. Nelle ultime tre gare di campionato hanno perso contro Lazio, Sassuolo e Napoli, giovedì inoltre è arrivata la sconfitta in Coppa Italia condita dall’eliminazione dalla Coppa Nazionale per mano dell’Inter. Un periodo negativo che però non cambia le dinamiche in casa bianconera: Massimiliano Allegri punta a vincere a questo punto almeno l’Europa League e arrivare nelle prime quattro in Serie A.

MODULO. La Juventus arriva alla sfida con il Bologna con una sola certezza: il modulo. Allegri ha ormai impostato da mesi la sua squadra sulla base di un 3-5-2. L’unica variazione è quella che vede la Juventus schierarsi con il 3-5-1-1, modulo più probabile per la gara di domani. Infatti, sono a disposizione sia Chiesa che Di Maria che faranno quasi certamente coppia con Milik, unico centravanti “sano” a disposizione. Allegri non avrà a disposizione certamente Kean e dovrà valutare le condizioni di Dusan Vlahovic, reduce da una brutta distorsione alla caviglia.

LA SOLITA JUVENTUS DI ALLEGRI. La squadra del tecnico livornese si presenta con le consuete caratteristiche. I bianconeri preferiscono attendere l’avversario, con un baricentro basso a protezione della propria porta per poi sfruttare gli spazi aperti. Una situazione tattica che il Bologna ha dimostrato di soffrire particolarmente, ecco perché sarà necessario studiare qualche novità. In una situazione nella quale il Bologna tiene palla senza trovare sbocchi, la Juventus chiude tutti gli spazi, recupera il pallone. I bianconeri verticalizzano immediatamente alla ricerca della profondità o della sponda del centravanti per aprire spazi alle sue spalle, soprattutto sulle fasce. Un modo di iniziare l’azione che spesso induce i giocatori di Allegri alla frenesia e all’errore, soprattutto se il pressing avversario è pronto e coordinato. Attenzione soprattutto alla corsia mancina, dove Filip Kostic, per distacco miglior crossatore del torneo, è l’uomo che può cambiare le sorti dell’incontro essendo uno stantuffo di fascia instancabile e avendo, appunto, grandi capacità nel crossare. 

La squadra bianconera, apparsa stanca nelle ultime uscite, punta molto sulle giocate dei singoli e sui calci piazzati. Il Bologna dovrà dunque fare attenzione sulla trequarti alle invenzioni di Di Maria o alle accelerazioni di Federico Chiesa. Sui piazzati l’osservato speciale sarà invece Adrien Rabiot, arrivato a quota 11 segnature stagionali, buona parte delle quali arrivate da sviluppi di piazzato.

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