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Verso Empoli-Bologna, Domenico Maietta: “Il Bologna sta facendo una stagione straordinaria. Domani partita complicata, l’Empoli sarà agguerrito”

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Domani il Bologna andrà in trasferta ad Empoli, per una gara che dirà quanto ancora i rossoblù possono migliorare il loro score in questo campionato. Di fronte ci sarà l’Empoli di Paolo Zanetti che, dopo una buona prima parte di campionato, ora ha rallentato bruscamente e si è ritrovato impelagato nella lotta salvezza. Per l’occasione abbiamo sentito Domenico Maietta, ex difensore rossoblù dal 2014 al 2018, quando nello scambio invernale con Simone Romgnoli passò all’Empoli dove dopo due stagioni ha chiuso la carriera da professionista.

Ciao Domenico. Partiamo dall’ultima gara, quella con la Juventus. Come hai visto il Bologna dopo il KO contro il Verona?

Ciao Stefano! Domenica ero allo stadio con mio figlio perché è tifoso del Bologna, passione trasmessa da me. Ho visto una bella partita e ho visto un bel Bologna. Se l’è giocata alla pari contro una big come la Juventus, anche se è in difficoltà. Se guardo alla partita nel complesso, le occasioni ci sono state per entrambe le squadre. È stato un match aperto in cui entrambe hanno attaccato e provato a vincere. È stata una gara diversa da altre in cui magari una squadra si chiude e cerca di sfruttare le poche occasioni che le capitano. Il Bologna è stato molto spregiudicato, ha creato occasioni, e poi col passare dei minuti c’è stata ovviamente anche la reazione della Juventus. Tutto sommato, il pari è stato un risultato giusto.

Da giocatore che ha vissuto l’ambiente, ha giocato tante partite con la maglia del Bologna, come vedi questa stagione della squadra rossoblù?

A mio parere, il Bologna sta facendo un campionato straordinario in mezzo a tante difficoltà. La squadra ha grandi individualità, ha giovani di talento e un mix giusto con i veterani. È stata anche un’annata particolare con il cambio panchina, le difficoltà iniziali di Motta e la morte di Mihajlovic a dicembre. Ora Thiago sta dimostrando le sue qualità e, secondo me, il suo Bologna fa il miglior calcio in Italia.

Secondo te, il Bologna aveva un potenziale inespresso a causa delle stagioni difficili vissute per vicissitudini extracampo oppure gli acquisti dell’estate hanno fatto la differenza in questa crescita?

Il potenziale c’era. La rosa del Bologna è simile a quella delle stagioni passate. Poi gli acquisti di questa estate hanno hanno migliorato la rosa. Io sono dell’opinione che è meglio modificare le rose, ma non stravolgerle. Il Bologna lo ha fatto molto bene.

Thiago Motta in questo miglioramento ha fatto la sua parte importante, nonostante difficoltà.

Sono d’accordo. Nei mesi scorsi, avevo detto in un’intervista che sarebbe stato necessario dare tempo a Thiago Motta. È un grande allenatore e seguendolo lo scorso anno si vedeva. In questo Bologna, subentrare a Mihajlovic era un compito difficile.

Domani, il Bologna va ad Empoli contro una squadra che improvvisamente si è trovata a lottare per la salvezza. Tu sei un doppio ex e hai vissuto anche l’ultima retrocessione con Andreazzoli, che cosa ne pensi del cambio di guida tecnica deciso questa estate nonostante la salvezza della stagione scorsa?

Nell’ultima retrocessione dell’Empoli, con Andreazzoli c’ero anche io. Fu davvero una mazzata perché retrocedemmo a 38 punti, alla pari col Genoa.
In passato, hanno già fatto queste scelte azzardate, ma per me Andreazzoli è un maestro e rimpiango di averlo avuto solo a fine carriera. A Empoli, purtroppo, l’hanno esonerato due volte: la prima durante l’annata della retrocessione, richiamandolo a fine stagione; poi quest’estate nonostante la salvezza. Hanno preso Zanetti che ha fatto benino a Venezia all’inizio della scorsa stagione. Ma la Serie A è lunga e quando entri in un vortice negativo è difficile riprendersi. Per fortuna dell’Empoli quelle dietro arrancano e quindi conserva questo margine ma nell’ultimo periodo sta facendo male.

Che partita sarà?

Domani sarà una partita delicatissima per l’Empoli, che ha solo 5 punti sul Verona terzultimo. Il Bologna troverà una squadra agguerrita, che proverà il tutto per tutto per fare risultato. Dal canto suo, comunque, il Bologna sta facendo benissimo. E se il Bologna è quello della gara con la Juventus, l’Empoli fa molta fatica.

Tra i meriti di Thiago c’è anche quello di aver sistemato la difesa. Se dovessi fare dei nomi di giocatori che secondo te hanno aiutato in maniera decisiva a migliorare il reparto, chi nomineresti?

Il mister è stato bravo ad inquadrare l’intera fase difensiva e non solo la difesa. Attaccanti e centrocampisti svolgono bene i compiti difensivi e la squadra è più quadrata. Ci sono poi individualità come quelle di Soumaoro, il mio preferito, e Lucumí. Loro stanno facendo un bellissimo campionato in coppia. Mi è piaciuto anche Sosa: ha fatto qualche errore, ma ci sta perché è giovane. Chiunque giochi, in questo momento, fa bene. Molti là dietro, come Posch, mi hanno sorpreso. Ma chi mi ha sorpreso di più per la crescita che ha avuto, è Cambiaso. Immaginavo potesse diventare un giocatore importante, perché l’ho visto a Empoli da dirigente. È cresciuto tantissimo e soprattutto è un mancino che sa giocare anche col destro, una cosa rara. Difficile fare dei nomi, il reparto arretrato mi piace tutto.

Quando ti sei ritirato, sei rimasto a Empoli un anno da dirigente, ma tu hai deciso di vivere a Bologna e il Bologna è diventata una fede dopo il periodo trascorso in rossoblù. Ora nel futuro di Domenico Maietta che cosa c’è? Il futuro potrebbe riportarti anche al Bologna?

Il futuro è un punto interrogativo. Ho tante idee ma al momento non cosa vorrei “da grande”. Ho avuto diverse proposte, ho provato in alcune situazioni sempre all’interno dell’ambiente calcio, ma non ero soddisfatto. Arriverà il momento giusto, arriverà qualcosa di bello che mi entusiasma e coglierò l’occasione al volo. Se sarà al Bologna? Non so, mi piacerebbe un giorno. Il Bologna dopo il lavoro è diventata una fede. Vivo a Bologna, mio figlio è tifoso del Bologna e la passione gliel’ho trasmessa io. Quindi sono molto legato alla maglia e alla città.

Grazie Domenico! Alla prossima!

Grazie a te, Stefano!

 

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