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Bologna FC

L’altro spogliatoio: la scheda dell’Empoli di Paolo Zanetti

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Trasferta complicata per il Bologna che va ad Empoli, al Castellani per il 33° turno di Serie A. La formazione di Thiago Motta incontra un avversario che vive un lungo momento di crisi. Gli azzurri hanno collezionato una sola vittoria nelle ultime tredici partite e, a causa del buon momento dell’Hellas Verona, sono stati risucchiati nella lotta per non retrocedere. I toscani ora hanno solamente 5 punti di vantaggio sui veneti e nell’ultima partita hanno dovuto perso, rimontati da un Sassuolo rimasto in inferiorità numerica.

MODULO E ATTEGGIAMENTO. La formazione azzurra guidata da Paolo Zanetti ha ereditato un modo di giocare ben definito. La squadra toscana non rinuncia mai a giocare ed offendere. Tuttavia, rispetto al passato anche a causa delle caratteristiche dei giocatori, ha perso smalto nella ricerca del possesso palla e del controllo della gara. Zanetti dispone di solito la sua squadra con un 4-3-1-2, dove le mezzali hanno libertà di inserirsi così come il trequartista. Proprio il giocatore sulla trequarti, Tommaso Baldanzi è il gioiello di questa squadra. Il suo piede, la sua creatività sono il potenziale inespresso in questo lungo momento difficile dell’Empoli. Quando si è spenta la luce di Baldanzi (normale per un ragazzo giovane), l’Empoli ha perso smalto e brillantezza nell’ultimo quarto di campo.

QUALITÀ. L’Empoli, nonostante la qualità complessiva della rosa sia calata, ha uomini in possesso di tecnica e intelligenza tattica. Sulle fasce ha, di solito, due uomini di spinta come Ebuehi e Parisi (qui la sua scheda). In particolare, il terzino sinistro italiano è uno degli uomini in grado di creare superiorità numerica grazie alla sua rapidità e alla sua tecnica. Quando spinge sulla sua fascia, crea spesso dei pericoli, e grazie ai movimenti dell’Empoli con i centrocampisti, il trequartista o una delle due punte che a turno si allargano arriva facilmente sul fondo per mettere al centro palloni pericolosi.
Attenzione alla posizione della seconda punta, Cambiaghi, il quale è originariamente un esterno. La sua posizione è spesso di difficile lettura per i difensori, perché l’esterno cresciuto all’Atalanta gioca sempre ad allargarsi sulla linea della trequarti o in alternativa si muove bene in profondità.

 

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