Bologna FC
Il Resto del Carlino – Motta: zero scuse, siamo stati inferiori
“I due goal annullati non ci hanno aiutato, ma non credo nella sfortuna. Oggi gli avversari sono stati più bravi di noi e hanno vinto meritatamente”. Sintetico, concreto, diretto: questo il Thiago Motta nel dopogara del Castellani. Sicuramente, meno concreto è stato il Bologna visto ieri sera contro gli uomini di Zanetti, e questo l’allenatore italo-brasiliano sembra riconoscerlo candidamente: “In Serie A per vincere le partite bisogna fare molto meglio di come abbiamo fatto noi. Nel primo tempo non siamo partiti bene, il goal preso subito ci ha messo in difficoltà perché da lì in poi l’Empoli ha difeso bene e contrattaccato. Stavolta abbiamo fatto fatica a mettere in pratica quello che sappiamo fare. Siamo andati meglio nel secondo tempo, ma comunque non abbiamo fatto una prova sufficiente”.
Quindi perché quelli in casacca blu sembravano averne di più (come del resto accadde a Verona)? Questione di gambe? Di testa? Di motivazioni o necessità di punti? Certo, all’Empoli servivano per mettere al sicuro la salvezza, ma anche il Bologna sembrava intenzionato ad agguantarne il più possibile per il sogno di una rincorsa all’Europa. E infatti Motta è stato abbastanza netto anche qui: “Le motivazioni ognuno di noi deve trovarle dentro di sé: oggi purtroppo per noi è stata una partita difficile”.
Sembra passare in secondo piano anche la realizzazione di Orsolini (che gli ha permesso di raggiungere per la prima volta le dieci in una stagione), messa in ombra dalla prova sottotono del collettivo: “Riccardo ha fatto la sua partita, come tutti: ma nell’insieme la prestazione di squadra non è stata sufficiente”. E ora, con all’orizzonte il derby emiliano col Sassuolo, il tecnico si sofferma proprio sulla strategia da dover modificare dinanzi a squadre di questo tipo: “Quando affrontiamo partite così dobbiamo crescere e imparare a dominare gli avversari, perché sappiamo farlo. Purtroppo quell’atteggiamento ci è riuscito poco”.
In coda, mostrandosi mediamente risentito, Motta s’è soffermato sull’episodio del giallo: “Stavo parlando col quarto uomo ed è arrivato Zanetti. Non ho capito perché l’arbitro mi abbia ammonito. In quei casi controllo la mia panchina, non posso mica controllare quella degli altri…”.
(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)
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