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F1 – GP Miami, Ferrari in difficoltà nel giorno di Verstappen. Sainz 5°, Leclerc 7°. Ottimo 10° Magnussen, rimonta Tsunoda.
Max Verstappen si aggiudica il GP di Miami al termine di un’eccezionale rimonta dalla nona posizione, surclassando anche il compagno Sergio Perez, secondo e che nulla ha potuto contro lo strapotere mostrato dal compagno di squadra. Terzo un sempreverde Fernando Alonso. La corsa statunitense non è stata una conferma per Ferrari, in grande difficoltà. Carlos Sainz ha terminato in quinta posizione, mentre Charles Leclerc ha chiuso settimo ed è stato a lungo invischiato in una bella battaglia con Kevin Magnussen, decimo al termine con la sua Haas. Undicesimo e fuori dai punti Yuki Tsunoda, autore di una solida prestazione sull’AlphaTauri essendo partito dalla penultima fila, mentre il compagno Nyck de Vries è stato l’ultimo dei piloti a pieni giri, diciottesimo e apparentemente ancora alle prese con il periodo di apprendistato proprio di chi è alla sua prima stagione in F1. Nonostante una solida prestazione in qualifica, le Alfa-Sauber hanno concluso la prima campagna negli States con Valtteri Bottas tredicesimo e Zhou Guanyu sedicesimo, preceduto dalla seconda Haas di Nico Hulkenberg.
LA PARTENZA
Al via tutto regolare per quanto riguarda le prime posizioni, mentre avvengono alcuni bloccaggi in coda al gruppo, con de Vries protagonista di un contatto con Norris alla prima curva, notato ma non sanzionato dalla direzione gara. Perez, Alonso e Sainz non cambiano le loro posizioni, mentre Magnussen viene pian piano risucchiato dal gruppo, perdendo anche la posizione da Leclerc. A fine del terzo giro Verstappen, che era scivolato anche in decima posizione in partenza, ha fatto un sol boccone sia del monegasco che del danese, portandosi in sesta posizione.
PRIMO STINT
Leclerc fatica a conservare la posizione su Magnussen, porta l’attacco in curva 1 al giro 13, ma il pilota della Haas risponde subito in trazione, facendo passare il messaggio che per il monegasco, in ottava posizione, sarà una giornata difficile. Al giro 14 Verstappen completa la sua corsa al podio superando Sainz in curva 11 e mettendo subito nel mirino Alonso, mentre Magnussen rientra ai box per montare le hard, lasciando strada a Leclerc. Al quindicesimo passaggio Verstappen supera Alonso per la seconda posizione. Al termine della diciassettesima tornata Leclerc rientra ai box sostituendo le sue medium con un treno di hard, perdendo la posizione su Magnussen. Al giro successivo è la volta di Sainz di rientrare per il cambio gomme, protagonista di un ingresso in corsia box al limite, con un bloccaggio che lascia intendere una problematica nel gestire la velocità. In testa Perez rientra al ventesimo giro passando agli pneumatici duri, lasciando a Verstappen, partito con le gomme bianche, la testa della corsa. Quasi contemporaneamente Leclerc riesce ad avere ragione di Magnussen, mentre dalla direzione gara viene notata una sospetta infrazione sul limite di velocità in pit-lane da parte di Sainz, confermata dal collegio dei commissari al giro 23 e sanzionata con cinque secondi di penalità da aggiungere al prossimo pit-stop o al tempo totale della gara. Fernando Alonso rientra per le gomme dure solo al termine del 24esimo passaggio, grazie ad una buona gestione delle medie, ma perdendo la posizione su Sainz, che deve però creare un gap di almeno cinque secondi dall’asturiano. Degno di nota il primo stint di Tsunoda, partito con le gomme dure e abile a portarsi dalla diciassettesima fino alla nona posizione. Oltre a lui, anche Verstappen, Ocon, terzo, Hamilton, sesto, Hulkenberg, settimo, Stroll, undicesimo e Zhou, quattordicesimo, non si sono ancora fermati. Gara difficile per de Vries, diciannovesimo davanti solo al pilota di casa Logan Sargeant.
SECONDO STINT
Durante il giro ventisette Sainz viene sorpassato nuovamente da Alonso che sembra averne di più, mentre Leclerc è a 2”4 da Magnussen. In testa c’è una sfida a distanza tra Verstappen e Perez, con l’olandese che ha quindici secondi di vantaggio sul compagno di squadra, ma che ne perderà circa venti durante la sosta ai box obbligatoria. Al termine del suo giro trentatré Hulkenberg rientra ai box, mentre Leclerc lamenta instabilità della sua vettura, dovuta probabilmente ad un assetto aggressivo che prediligeva la qualifica; Sainz va largo in curva sette, con Ocon che si porta sotto il secondo di distacco ma che viene superato da Russell. Al trentaseiesimo passaggio Leclerc sorpassa Magnussen in curva 16, ma in curva undici il danese restituisce il sorpasso al ferrarista. Il momento per la Scuderia Ferrari è negativo, con Sainz che perde anche fisicamente la quarta posizione su Russell, mentre alla tornata successiva Leclerc torna a sopravanzare Magnussen, questa volta definitivamente, in curva 1. Tsunoda compie la sua sosta, rientrando in tredicesima posizione. Con le soste di tutti, eccetto Verstappen, Leclerc risale fino alla settima posizione, quella originaria in griglia di partenza.
IL FINALE
Al termine del giro 45 Verstappen compie finalmente la sua sosta, rientrando poco più di un secondo dietro a Perez, consapevole che poco potrà contro il suo compagno di squadra con gomme medie più fresche. E’ al giro 48 che il numero 1 di casa Red Bull porta a termine la sua strabiliante rimonta, sorpassando in curva 1 Perez, che non riesce a tenere il passo del compagno di squadra, che fa siglare subito il giro record della gara. Al giro 50 Tsunoda riesce a sorpassare Bottas per l’undicesima posizione, confermando la sua ottima gara, mentre il finlandese appare in difficoltà nel finale di gara, cedendo anche la dodicesima posizione a Stroll. Leclerc al giro 53 costringe all’errore Ocon, guadagnando la sesta posizione e cercando di proteggersi da Hamilton, più veloce sulle gomme morbide con meno giri alle spalle. Un giro più tardi l’inglese sorpassa infatti il ferrarista, che non può fare altro che accodarsi alla Mercedes del sette volte campione del mondo. Gli ultimi giri si riducono ai tentativi di Perez e Alonso di strappare il miglior tempo a Verstappen, senza successo, mentre le altre posizioni rimangono sostanzialmente congelate.
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