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Diario dal Giro: a Salerno trionfa Groves in volata tra pioggia e cadute

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La prima tappa “bagnata” del Giro d’Italia 106 invita alla prudenza ma non risparmia cadute e scivoloni. La pioggia battente fin dal primo chilometro non consente la fuga che la planimetria movimentata del percorso da Atripalda a Salerno avrebbe suggerito. Quando Zoccarato, Gandin e Champion riescono ad evadere dal gruppo e pedalare in solitaria senza però guadagnare un vantaggio superiore a 3′, le insidie arrivano anche per Evenepoel; non è il maltempo ma un un cane sfuggito ai proprietari a tagliargli la strada e farlo finire sull’asfalto.

Superato senza grosse conseguenze questo sussulto, il team DSM della nuova maglia rosa Leknessund detta il ritmo nel gruppo andando a rosicchiare progressivamente qualche secondo ai fuggitivi e predicendo un finale in volata come disegnato originariamente dall’organizzazione. Pinot legittima la sua maglia blu regolando il gruppo ai GPM mentre ai -50 km il gap tra il trio di testa e il resto dei corridori si attesta intorno a 1′, 1’10”. Ancora tanta nebbia sulla strada fino a Battipaglia, quando il maltempo da tregua al gruppo e Zoccarato, vincitore del traguardo volante, rimane solo al comando con ancora 20 km di percorrere e 50” di margine. Tanto coraggio e onore per l’attaccante della Green Project-BardianiCSF-Faizanè, ripreso definitivamente solo ai -7 km con le squadre dei velocisti già in procinto di preparare la volata.

L’alta velocità e l’asfalto umido lungo le strade di Salerno giocano però un altro brutto scherzo al gruppo. Caduta a 6,5 km dal traguardo che crea un ingorgo e spezza il gruppo in due. Attarda non solo la maglia rosa ma anche Primoz Roglic, Jay Vine (che esce dalla Top 10) e diverse ruote veloci tra le quali Gaviria. Alcuni, Leknessund compreso, con fatica riescono a rientrare ma un nuova caduta ai -2,3 km (quindi scatta la neutralizzazione del tempo) coinvolge nuovamente Evenepoel, visibilmente stizzito al traguardo, e diversi altri ciclisti lasciando non più di 30 effettivi a giocarsi la tappa. Volata lunghissima che premia Kaden Groves sulla linea. Prima vittoria per lui al Giro e per l’Alpecin-Deceuninck in questa edizione, precedendo di appena mezza ruota Milan (che conserva la maglia ciclamino) e Pedersen.

Anche sul traguardo le insidie non sono finite, Cavendish perde la ruota e proprio a pochissimi metri dalla fine scivola coinvolgendo Vendrame, costretto a uscire dalla strada in barella.

Doveva essere una tappa adatta ai velocisti e così si è rivelata ma le numerose cadute lungo tutto il percorso, in particolare nel finale, costringerà tutte le squadre a leccarsi le ferite e contare i danni in vista della tappa di domani, anch’essa piena di incognite attorno a Napoli. Grazie alla neutralizzazione del tempo per incidente negli ultimi 3 km, rimane praticamente immutata la classifica generale.

CLASSIFICA DI TAPPA

1) Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) in 4h30’19”
2) Jonathan Milan (Bahrain Victorious) s.t.
3) Mads Pedersen (Trek-Segafredo) s.t.
4) Alberto Dainese (Team DSM) s.t.
5) Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) s.t.
6) Nicolas Dalla Valle (Team Corratec-Selle Italia) s.t.
7) Mirco Maestri (Eolo-Kometa) s.t.
8) Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) s.t.
9) Andrea Vendrame (AG2R Citroën) s.t.
10) Michael Matthews (Jayco AlUla) s.t.

*Alberto Dainese successivamente declassato di 30 posizioni per comportamento scorretto durante la volata.

CLASSIFICA GENERALE

1) Andreas Leknessund (Team DSM) in 19h06’03”
2) Remco Evenepoel (Soudal-Quickstep) +28″
3) Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) +30″
4) Joao Pedro Almeida (UAE Team Emirates) +1’00”
5) Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +1’12”
6) Geraint Thomas (INEOS-Grenadiers) +1’26”
7) Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) +1’26”
8) Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) +1’29”
9) Tao Geoghegan Hart (INEOS-Grenadiers) +1’30”
10) Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) +1’39”

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