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L’altro spogliatoio: con Ballardini la Cremonese è più solida

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Il Bologna fa visita allo Zini di Cremona per la penultima trasferta della sua stagione. Sarà probabilmente una delle trasferte più difficili e delicate della stagione, perché la Cremonese padrona di casa si gioca le ultimissime carte per una salvezza più che improbabile visto che pure una vittoria potrebbe non bastare ai grigiorossi.

MODULO. La Cremonese, nonostante il cambio di allenatore in corsa, non ha mai cambiato il suo atteggiamento. La squadra lombarda sia sotto la gestione Alvini che quella di Davide Ballardini non ha quasi rinunciato al modulo per il quale è stata costruita la rosa ovvero il 3-5-2. Con Ballardini e il definitivo passaggio alla difesa a tre, la formazione di Cremona è sicuramente diventata più solida e cinica di quella di Alvini, che giocava molto bene ma non riusciva a finalizzare le ottime prestazioni. Con l’ex tecnico rossoblù la Cremonese ha trovato maggiore solidità nella retroguardia è un migliore e più pericoloso sviluppo di manovra che poggia molto sulla capacità della coppia di attaccanti di fare movimenti coordinati e la spinta degli esterni.

ESTERNI FONDAMENTALI. Molta della pericolosità offensiva dei lombardi passa dalla capacità e dalla costanza degli esterni di centrocampo di essere costantemente pronti e lucidi alla spinta offensiva. In particolare, Sernicola e Valeri per diversi mesi hanno garantito una notevole presenza offensiva, garantendo inoltre buona qualità nei cross. La squadra ha poi inserito nel suo bagaglio tecnico-tattico giocate alla ricerca della superiorità numerica con le mezzali che si allargano in aiuto agli esterni per creare interessanti 2 contro 1.

LE DUE PUNTE. Il passo avanti più importante nella costruzione di azioni offensive però è avvenuta col recupero di Daniel Ciofani e Tsadjout. I due centravanti, in coppia con Okereke, hanno trovato grande intesa. L’ex Spezia è l’attaccante bravo ad attaccare la profondità, mentre i due centravanti vengono incontro con l’obiettivo di giocare di sponda e allargare il gioco sulle fasce e far salire la squadra più velocemente. Il Bologna dovrà quindi fare attenzione soprattutto ai movimenti delle due punte in grado di mettere in difficoltà anche il Milan a San Siro.

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