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Il Resto del Carlino – Intervista a Moro: ” A Bologna sto bene e vorrei rimanerci”

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Nikola Moro, centrocampista croato classe 1998, è sicuramente una delle più belle sorprese della stagione rossoblù. 
Un colpo targato Sartori che finora ha ampiamente soddisfatto le aspettative e che, giornata dopo giornata, si sta sempre più affermando nel competitivo centrocampo bolognese. Attualmente infatti, Moro non si presenta come un titolare fisso di questa squadra, essendo compagno di reparto di gente inamovibile come Schouten o Dominguez, ma a suon di prestazioni sta diventando sempre più un punto fermo di questo gruppo. In più, visto il probabile addio di Dominguez a fine anno, in caso di riscatto dalla prossima stagione ci sarà ancora più spazio per il croato ed è logico pensare che il posto da titolare sarà suo.
Moro, in questo anno in Italia si sente cambiato?
” Per me questo primo anno è stato molto bello. Ho imparato tantissimo. Qui c’è un calcio serio, calciatori veri. Ho fatto molta esperienza come giocatore, ma anche come persona. Perché ogni volta che cambi città e squadra, cresci: devi imparare una nuova lingua, conoscere nuova gente. Queste situazioni ti portano a migliorare”.
In questi mesi, quale compagno l’ha aiutata di più?
“Sono stati tutti dei grandi, tutti molto carini con me. Se proprio devo dirne uno, forse Marko: parla la mia stessa lingua e soprattutto all’inizio mi ha dato una grande mano”.
La sua è una vita con la valigia sempre pronta.
” Si, la mia non è stata un infanzia ordinaria. Ho vissuto fino a 11 anni a Solin, piccola città a nord di Spalato, poi mi ha chiamato la Dinamo e sono andato a vivere da solo a Zagabria, in una casa del club con altri ragazzini che arrivavano da altri angoli della Croazia. Ogni tanto i miei venivano a trovarmi, poi si sono trasferiti anche loro. Ma a 22 anni sono andato in Russia, e ora eccomi qui”.
Non sente l’esigenza di fermarsi e mettere radici in un posto?
” Si, voglio mettere su famiglia, è uno dei miei sogni. Non sono il tipo di ragazzo che vuole cambiare di continuo, preferisco restare nello stesso posto”.
E quale posto migliore di Bologna?
” Bologna è perfetta, la vita è bella qui e il clima pure: ci sto bene. E poi quando voglio, posso prendere l’auto e in 4 ore e mezza sono in Croazia a casa mia.”
La stagione sta finendo e lei è in prestito con diritto di riscatto…
” Io ora sono qui, sono soddisfatto. Ma non so cosa succederà: Bologna e Dinamo stanno parlando, il mio agente ci sta lavorando. Finché la questione non sarà risolta non voglio pensarci. Devo evitare distrazioni”.
Ma sarebbe felice di restare?
“Sì, posso dire che sarei felice. Sto veramente bene in Italia e rimanere sarebbe un’ottima soluzione per me”.
Restare con l’Europa sarebbe ancora più bello. Ma questo Bologna è pronto?
” Mancano due gare, Napoli e Lecce, non gare facili. Domenica arrivano gli azzurri già campioni d’Italia: giocheranno senza pressioni. Dobbiamo lavorare duro, poi tireremo le somme e vedremo se eravamo pronti o no”.
Ci credete all’ottavo posto?
“Certo. Vogliamo e possiamo vincere queste due partite, anche perchè è l’unico modo per recuperare una posizione. Ma non dipenderà solo da noi”.
L’avversario più forte che ha incontrato in Serie A?
“Uno che conoscevo già bene: Kvaratskhelia. L’avevo affrontato in Russia, lui giocava nel Rubin. Dribblava tutti, imprendibile. Non mi sorprende il suo impatto in Italia, perchè ho visto prima di voi di cosa fosse capace”.
Non male nemmeno il suo primo anno: fin qui, un gol e quattro assist; quale fra questi 4 è il suo preferito?
” Quello di Udine per Sansone. E’ stato un bel passaggio, tra tanti giocatori. Non se l’aspettava nessuno, nemmeno il cameramen (ride, ndr). Penso che se l’avesse fatto un altro al posto mio gli avrei detto bravo”.
Come vanno le lezioni di italiano con i suoi compagni di squadra?
” La lingua non è tanto semplice. Ho problemi con tutti quegli articoli: la, le, i ,gli. Ma con il tempo sto migliorando”.
Sia sincero, chi è lo studente migliore tra voi?
” Io, senza dubbio” (ride, ndr).
E il peggiore?
” Non lo so, sono indeciso tra Joshua e Stefan. Scherzo ovviamente. Devo dire che studiare è dura. Noi arriviamo a Casteldebole alle nove e ci alleniamo fino all’una. Poi pranziamo e alle due tutti in classe. Ma è giustissimo imparare la lingua del posto in cui giochi”.
Thiago è davvero così esigente come raccontano?
” Sì, lui sa cosa vuole dalla sua squadra, ha idee precise e sa trasmettercele.
Credo sia un ottimo coach perchè sa tirare fuori il meglio dai giocatori e tutti stiamo migliorando”.
 A lei cosa chiede di più?
” Di giocare semplice, non devo perdere la palla. E ovviamente mi chiede di battermi e di difendere”.
Lo sa che ci sono tanti rumors sul futuro di Motta: crede sia pronto per un top club?
” Penso di sì, ha fatto un ottimo lavoro con lo Spezia e lo sta facendo anche qui. Ho letto qualcosa su queste voci, ma non so nulla”.
Il giorno della sua presentazione disse che giocare in Serie A era uno dei suoi sogni. Qual è il prossimo sogno di Moro?
” Il mio obiettivo è vestire la maglia della nazionale: per noi croati quella maglia è un sentimento forte”.
Forte come il paragone inevitabile con Modric?
” Luka è speciale, non si dovrebbe paragonare con nessuno. Eppure da noi come un ragazzo comincia a far bene, parte subito il confronto con lui”.
Intanto il ct Dalic l’ha inserita nei pre-convocati per la Nations League.
” Si, ma non è facile: ci sono tanti top players. Io voglio giocare bene nel Bologna per arrivare a meritarmi quella maglia”.
 
Fonte – Il Resto del Carlino, Gianmarco Marchini

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