Bologna FC
Mottastics – Primo comandamento: non si ricomincia da zero
I numeri (e le considerazioni) ai tempi di Thiago Motta
Verba volant, scripta manent. Evoluzioni del pensiero Mottiano per un finale di stagione che ha raccontato molte luci e poche, pochissime ombre: a fine mercato, se rimane Thiago, vuole che venga chiaramente comunicato (alla stampa e ai tifosi) quali saranno gli obiettivi e la stagione che si vuole imbastire. Senza se e ma, senza omissioni, perchè il kick off della prossima stagione lo si deve fare ripartire dagli ultimi minuti di Lecce (e da tutte le certezze costruite dai rossoblù e dal suo tecnico, durante tutto questo campionato).
“Ricominciare da zero no, la società sa quello che penso e vediamo come si evolve la situazione” Thiago dixit, ore 14, conferenza stampa prepartita a Casteldebole.
Nel raccogliere queste sue parole, non ci facciamo prendere dalla morsa del dubbio che il nostro allenatore sia con un piede fuori dal “Niccolò Galli“, ma che anzi voglia continuare a far crescere quanto di buono fin qui è stato sviluppato.
Tanto che, da Napoli, filtra un’indiscrezione che ci sussurra che il nostro allenatore si sia incontrato a Roma con Aurelio De Laurentiis, regalandogli un garbato no su una possibile proposta di sedere sulla panchina azzurra.
C’è il Bologna, c’è un progetto da completare, supponiamo siano state le parole che Mister Motta abbia espresso in quella sede.
E così ha messo la palla in mano al Presidente, che, sue parole, si è divertito a vedere giocare questo “suo” Bologna, anche contro le Big, e ha visto un botteghino emettere tanti tagliandi per i gradoni del Dall’Ara, come non succedeva da diversi anni.
E’ questo non era solo un pensiero “stand alone” di Joey Saputo, ma c’era un coro di decine di migliaia di tifosi che hanno riempito spesso il nostro catino, per vedere giocare bene e spesso vincere la propria squadra; una squadra che potrà finire anche undicesima ma che ha fatto il record di punti degli ultimi 30 anni (per adesso in coabitazione con Stefano Pioli, ma lunedì potrebbe essere da solo sul gradino più alto).
Da martedì Thiago andrà in vacanza e sarà il Presidente a dover muovere le prime pedine, in primis sulla scacchiera del Calciomercato, dove il diktat dell’allenatore è quello “non toccate il mio centrocampo” (Dominguez, Ferguson e Schouten, con l’aggiunta di Moro), provando a fare di tutto per tenere l’argentino e Orsolini, dando il divieto assoluto di cedere anche Posch e Lucumi. Sul resto è possibilista, lasciando in mano la gestione entrate e uscite all’ottimo Giovanni Sartori, che parla poco e mette a segno molti fatti.
Perchè il progetto per lui, il mister italo brasiliano, può solo crescere, passando da una conservazione della rosa, almeno fin dove si può. Magari con coraggio, evitando di pronunciare la parola “deficit”, resistendo alle voci ricorrenti sui nostri pezzi pregiati.
“La soddisfazione è vedere una squadra giocare, cercando di essere sempre coraggiosa, una squadra che gioca a calcio. Mi porto dietro la soddisfazione che questo è piaciuto“.
Si, Thiago, e tanto: per questo è auspicabile che si possa continuare insieme, magari rinnovando fino al 2025, per continuare a divertirsi insieme.
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