Basket
Virtus – La sfida infinita si avvicina, a Milano per conquistare il Forum
Il conto alla rovescia è iniziato, lo scorrere del tempo ci avvicina sempre di più alla sfida che ha, e sta, caratterizzando la pallacanestro italiana degli ultimi anni. Virtus Segafredo Bologna e Olimpia Milano si affronteranno per la terza volta di fila nella finale scudetto LBA. Lo spettacolo che ci attende sarà di altissimo livello, due roster da Eurolega si affronteranno per un solo unico obiettivo, se due anni fa Milano poteva avere la testa alle Final Four di Eurolega, lo scorso anno la Virtus arrivava da un lungo percorso in Eurocup terminato con la vittoria della competizione, quest’anno il focus di entrambe le squadre è solamente sul tricolore, e solo quello sarà capace di rendere la stagione gloriosa, sia per una che per l’altra squadra.
La squadra di coach Scariolo arriva alla finale, ancora una volta, con un percorso netto di due 3-0, inflitti prima a Brindisi e poi a Tortona, contro la Bertram Yachts le Vu Nere hanno dominato dal primo all’ultimo minuto le gare in casa, trovando interpreti diversi capaci di dominare gli avversari, proponendo difese capaci di limitare sia i migliori giocatori che le situazioni tattiche preferite degli avversari. La gara più significativa della serie è stata però Gara-3 in cui la Virtus ha chiuso i primi due quarti sotto di 16 punti, poteva essere la classica prima fuori casa in cui l’avversario allunga la serie, ma così non è stato. I ragazzi di coach Scariolo sono rientrati dopo l’intervallo con un atteggiamento totalmente diverso, impostando la risalita nel punteggio dalla difesa, concedendo solamente 27 punti ai padroni di casa nella seconda metà di gara, 55 quelli subiti nei primi due quarti. Una reazione mentale di questo genere, dopo due vittorie larghe in casa sta a significare grande presenza a livello mentale, perchè il fatto che nel roster bianconero il talento ci sia è cosa risaputa, e quando durante l’arco della stagione sono arrivate sconfitte “inaspettate” gli unici motivi sono riconducibili si agli infortuni ma sopratutto all’atteggiamento errato con il quale si scendeva in campo.
Come arriva quindi la squadra di coach Scariolo a questa finale scudetto? Consapevole dei propri mezzi, determinata e con delle chiare gerarchie all’interno dei dodici che vanno a roster, ma con la forza di avere in Weems, Lundberg e Bako il supporto di tre professionisti con un grande attaccamento alla causa.
La consapevolezza sarà fondamentale per riuscire ad indirizzare la serie nella maniera corretta, un esempio è l’aspetto mentale che ha riportato Mickey ai suoi livelli, frutto degli allenamenti che solamente nell’ultimo mese la squadra sta riuscendo ad affrontare al completo, e si stanno riflettendo sul parquet, dove ognuno ha chiaro il suo compito e riesce ad eseguirlo al meglio. Le Vu Nere arrivano alla serie finale con una media punti realizzati pari a 99 per gara, contro Milano che ne subisce 71,5 di media, la verità come sempre starà nel mezzo, Belinelli e compagni proveranno inevitabilmente a tenere alti i proprio ritmi offensivi, ma la difesa di Milano sarà certamente più capace di mettere qualche bastone tra le ruote virtussine, saranno quelli i momenti in cui, la consapevolezza e le gerarchie saranno fondamentali per uscire da momenti difficili durante le gare, ed è per questo che quella risalita dal -16 contro Tortona è stato un toccasana, per un gruppo aver già affrontato un momento del genere, ti forgia nell’eventualità in cui dovesse ricapitare a saper uscirne rialzando la testa. Aver passato la Milos dipendenza nella creazione di gioco offensivo è un altro aspetto di fondamentale importanza, ovviamente le invenzioni del mago serbo rimangono una delle armi nel mazzo bianconero, ma finalmente non l’unica, togliendo prevedibilità al gioco Virtus e riuscendo ad avere sempre interpreti diversi tra le partite e all’interno delle stesse.
Di fatto quest’anno la Virtus si presenta all’atto finale della corsa al tricolore in maniera ottimale, come mai ci era arrivata negli ultimi anni, con 10 giocatori pronti e capaci di prendere in mano la situazione quando ci fosse bisogno, le premesse parlano di una squadra pronta a giocarsi tutte le sue carte sul campo, che se saprà mantenere lo spirito che l’ha contraddistinta nelle prime due serie ha tutte le possibilità di ricucirsi addosso il tricolore. L’importanza ora è legata all’avvio della serie, in cui trovare una vittoria al Forum sarà fondamentale per indirizzare la serie in maniera importante e ribaltare il fattore campo, che nelle ultime due edizioni raramente si è reso determinante ma rimane comunque un aspetto, seppur secondario, della serie.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook