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La corsa al tricolore – Virtus/Olimpia, il momento è arrivato

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Se le semifinali ci hanno riportato indietro di un anno, con i medesimi risultati di 3-0 in entrambe le serie, la finale scudetto tra Virtus Segafredo Bologna e EA7 Olimpia Milano riassume gli ultimi tre anni di pallacanestro italiana, con l’equilibrio a fare da padrone in questa rivalità sempre più forte ed entusiasmante. Per molti un duopolio che danneggia il movimento, per altrettanti un traino per salire di livello, la cosa certa è che dopo più di un decennio lo scudetto italiano se lo contenderanno due squadre di Eurolega, con giocatori del massimo livello europeo pronti a regalare spettacolo al pubblico italiano. 

Questa sera alle 20:30 le due squadre si batteranno in Gara-1 al Mediolanum Forum di Assago, palazzo dichiarato sold-out in mattinata che vedrà una forte rappresentanza anche di tifosi bianconeri, per la prima volta entrambi i roster oltre ad aver partecipato entrambi all’Eurolega arriveranno in un’ottima forma fisica e mentale, grazie alla concertazione totale sui playoff LBA, senza le “distrazioni” degli scorsi anni legate alle fasi finali nei rispettivi campionati continentali. 

Complicato presagire gli aspetti tattici che si renderanno più influenti ai fini del risultato finale, certamente le due squadre affrontano il parquet in modi differenti, la Virtus in questi playoff ha costruito le sue vittorie mantenendo sempre alta l’intensità su entrambi i lati del campo, alternando momenti di ottima circolazione di palla a difese pressanti capaci di creare vantaggio in transizione, con il risultato di alzare il numero di possessi e di conseguenza i punti realizzati a partita. Milano, come da filosofia del suo allenatore, parte sempre della difesa, puntando principalmente ad un gioco fisico, come dichiarato anche da Datome al Corriere della Sera, che possa mettere in difficoltà l’avversario, sopratutto all’interno dell’area, dove Melli e Hines su tutti si rendono protagonisti. In attacco le fortune meneghine sono legate principalmente alle conclusioni da dietro l’arco ed alle iniziative dell’uomo che ha svoltato la stagione biancorossa Shabazz Napier. Particolari attenzioni la Virtus dovrà rivolgerle anche a Johannes Voigtmann, il tedesco ex Cska, dopo un avvio di stagione ai margini della squadra sta trovando la miglior versione di se stesso, anche lui con il suo tiro da tre punti, un altro cecchino che Scariolo proverà ad estromettere dal gioco di Messina sarà Billy Baron, giocatore di striscia impressionante. 

Come detto ieri dal coach Bresciano, Milano parte favorita per alcuni semplici motivi: come il fattore campo a favore e una roster per stessa dichiarazione del coach superiore sulla carta, un po’ un modo per scaricare il peso di chi ha qualcosa da perdere e poter invece da parte sua cercare una spinta ancora più forte per ribaltare il pronostico, che obiettivamente si aggira al massimo distacco sul 55-45 per i meneghini. 

Situazione da tenere sotto controllo è quella legata alla fascite plantare di Milos Teodosic, che sembra non tenere al meglio della condizione il serbo, Scariolo nella conferenza di ieri lo ha definito non al meglio ma in grado di scendere in campo, l’estro del mago è un qualcosa di cui la Virtus ha bisogno e solitamente queste partite fanno dimenticare anche i problemi più fastidiosi. 

La corsa al tricolore è definitivamente entrata nel suo momento più caldo, incerto e ricco di palpabili tensioni, lo spettacolo sembra essere garantito, e stasera in Gara-1 avremo i primi segnali tecnici e tattici di questa serie, ricordando che.. storicamente la prima partita della serie finale tende ad indirizzare in maniera forte l’andamento delle Finals e se vogliamo spingerci in territori spinosi come quello della scaramanzia, nelle ultime quattro edizioni chi ha vinto Gara-1 si è poi portata a casa lo scudetto. 

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