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Chi era il pilota Douglas Costa e cosa gli è successo?
Nei giorni scorsi in Europa, e poi in Italia, è stata rilanciata da molti siti di informazione questa notizia: “pilota brasiliano morto con la fidanzata per la febbre maculosa”. Ma cos’è successo davvero e chi era Douglas Costa, gentlemen driver nella AMG Cup Brasil?
Abbiamo fatto le nostre ricerche in loco, direttamente a San Paolo e al circuito di Interlagos, ultima pista dove ha corso. Douglas Costa e la sua fidanzata Mariana Giordano erano di ritorno da un evento musicale a Campinas nello stato di San Paolo, quando hanno contratto la malattia che ne avrebbe causato la morte. Un’infezione trasmessa da una zecca molto probabilmente presente nel campo dove avevano lasciato la loro auto parcheggiata. Subito dopo, infatti, Costa avrebbe cominciato ad accusare i primi sintomi e sarebbe deceduto nelle dieci ore successive al il ricovero in ospedale. La compagna ha invece notato la comparsa di alcuni sintomi, che in ospedale hanno identificato come tipici dell’infezione del morso di una zecca. Purtroppo anche la dentista non c’è l’ha fatta ed è scomparsa due giorni dopo il contagio.
Trovandoci vicini al luogo, per motivi di lavoro, abbiamo voluto approfondire la questione e andare oltre cercando di conoscere anche la persona di Douglas costa, molto amata in Brasile. Era un imprenditore molto conosciuto per le sue due aziende. Il suo business principale era legato all’arredamento di lusso per case e appartamenti e aveva due attività tra Bela Vista, un quartiere di San Paolo e a Jundiaí, altro quartiere della metropoli paulista. La sua più grande passione era il motorsport, coltivava in varie categorie nazionali. Infatti oltre alla AMG Cup, Costa correva nella Copa Joy Chevrolet, competizione nella quale aveva conquistato qualche podio, l’ultimo datato maggio 2022. Oltre a queste correva anche nella Race Cup Brasil, una gara organizzata tutte le stagioni ad Interlagos, presso l’Autodromo Josè Carlos Pace, dove lui stesso ha corso la sua ultima gara prima di morire. Tanti sono stati i saluti di cordoglio per il pilota scomparso prematuramente. Un personaggio a cui molti erano legati soprattutto negli ambienti motoristici e nei paddock che frequentava. Questo ci hanno raccontato gli addetti ai lavori che hanno avuto occasione di conoscerlo anche di persona. Ne parlano come una persona disponibile e sempre gentile, oltre ad essere un vero amante dei motori e dell’adrenalina che solo la pista ti sa dare. Grazie alle sue risorse economiche è riuscito a coronare il sogno di gareggiare in auto, ma alla fine sembra non se la cavasse nemmeno troppo male.
In occasione della terza tappa del campionato, proprio sul circuito paulista, tutte le vetture sono scese in pista con il 125 in onore di Douglas Costa e della fidanzata, oltre a portare una scritta commemorativa sul vetro vicino al numero di gara, che solitamente portava in pista l’imprenditore di San Paolo. Una notizia triste per tutto il mondo motoristico che solo pochi giorni fa ha perso un suo grande appassionato.
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