Altri Sport
Red Bull Ring, la casa del GP d’Austria
Il Red Bull Ring è tornato da qualche anno ad essere la casa del GP d’Austria, nonchè uno degli appuntamenti irrinunciabili dell’estate del mondiale di Formula 1. Come avveniva sin dagli anni ’70, ci siamo ormai ri-abituati ad ammirare le verdi colline che preludono alle Alpi mentre si riempiono di spettatori, ora in particolare orange, sempre più numerosi di stagione in stagione. Eppure fino a non molto tempo fa tutto questo sarebbe sembrato impossibile. Questo circuito ha rischiato infatti di finire nel dimenticatoio, ma quando ti trovi in Austria e un’importante multinazionale di bibite con sede nel Paese decide di investire su di te, i miracoli possono accadere. E così il vecchio Österreichring continua a vivere in una nuova forma, anche se molto diversa dal passato.
Saliscendi storici
La storia del Gran Premio d’Austria inizia presso l’aerodromo di Zeltweg, in Stiria, il più importante aeroporto militare austriaco. Qui, come successo anche a Silverstone, viene ricavato un circuito, il quale negli anni ’60 ospita sei gare di Formula 1, di cui una soltanto, nel 1964, valida per il mondiale. Questa occasione viene ricordata per essere l’unica vittoria di Lorenzo Bandini nel Circus. Tale impianto presenta numerosi difetti: è molto stretto, la superficie è sconnessa e il tracciato, la cui forma ricorda una mazza da golf, è composto da solo quattro curve e da rettilinei paralleli. Dato il successo dell’evento, si decide di costruire un nuovo autodromo nelle vicinanze, ma completamente diverso. Nasce così a meno di un chilometro di distanza, nel comune di Spielberg, l’Österreichring, che dal 1970 inizia ad ospitare eventi iridati per la massima serie del motorsport. Lungo 5,9 km, è caratterizzato da evidenti dislivelli e dal susseguirsi di curve molto veloci. Nel 1977 avviene la prima sostanziale modifica al percorso, messa in atto a causa dell’incidente costato la vita a Mark Donohue nel corso del warm-up dell’edizione del GP di due anni prima. La prima curva, che si incontrava dopo aver percorso in salita il rettilineo di partenza, viene sostituita da una chicane. Ma i problemi di sicurezza non vengono meno. Nel 1987 Stefan Johansson colpisce un cervo durante le prove libere, e la gara non è più fortunata: collisioni multiple nel rettilineo dei box costringono la direzione a interrompere immediatamente la corsa dopo la partenza per due volte. Nonostante i lavori di ammodernamento effettuati successivamente, la Formula 1 interrompe la collaborazione col circuito.
Una panoramica del Red Bull Ring (source: Red Bull Content Pool)
Dall’A1 alla Red Bull
Il tracciato, per come lo conosciamo oggi, è il frutto della ricostruzione effettuata a metà degli anni ’90 col contributo dell’onnipresente architetto Hermann Tilke e sponsorizzata da una compagnia di telecomunicazioni, dalla quale prende il nome di A1-Ring. Il circuito viene accorciato a 4,3 km, e vengono create tre strette curve a destra al posto di altrettanti curvoni, per favorire i sorpassi. Una di queste si trova poco dopo i box, anticipando di decine di metri quella presente in precedenza. Da lì ci si ricongiunge al vecchio tracciato seguendo un tratto in salita quasi rettilineo. Dopodiché si inizia a scendere affrontando prima un rettilineo poi un’altra curva a destra. Seguono poi una doppia curva a sinistra e una doppia a destra prima di tornare sul traguardo. Inoltre, vengono ricostruiti i box e le tribune. La Formula 1 ritorna quindi in Austria nel 1997, ma un altro arresto è dietro l’angolo: infatti, dopo l’evento del 2003, Bernie Ecclestone non rinnova il contratto con l’autodromo. Il circuito viene acquisito da Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull, che ha in mente di investire per far tornare ancora una volta Ferrari e compagnia, recuperando anche parte del vecchio tracciato e costruendo nuove strutture di contorno. Proteste ambientaliste bloccano però il progetto, e per alcuni anni il tracciato di Spielberg versa in stato di abbandono. Quando ormai appare messa la parola fine sulla sua storia, il magnate austriaco decide di rilanciare l’economia della zona, passando anche dal ritorno delle gare sul rinominato Red Bull Ring, che manterrà lo stesso disegno dell’A1-Ring. La riapertura avviene del 2011, e il ritorno, fino ad oggi definitivo, della Formula 1 occorre nel 2014.
In rosso il layout nuovo del tracciato, in grigio lo storico Österreichring (source: racingciircuits.info)
Successi ottenuti (e mancati)
Nelle 34 edizioni del Gran Premio d’Austria disputate a Spielberg fino al 2022, i piloti che hanno raccolto più successi sono Alain Prost e Max Verstappen con tre vittorie. Da ricordare il trionfo del 1975 di Vittorio Brambilla, unico suo piazzamento sul podio in Formula 1, avvenuto sul bagnato con un testacoda subito dopo la linea del traguardo. L’anno successivo, John Watson conquista l’unica vittoria della storia per Penske in questa serie. Nel 1982 è Elio de Angelis a passare per primo sotto la bandiera a scacchi al termine di un arrivo in volata con Keke Rosberg. L’appuntamento del 2002 viene ricordato per l’ordine di scuderia impartito dalla Scuderia Ferrari a Rubens Barrichello, che costrinse il brasiliano a cedere la vittoria al compagno di squadra Michael Schumacher a pochi metri dal traguardo, sollevando un polverone di polemiche. A luglio del 2020, è da qui che prende il via il mondiale, dopo il posticipo dovuto alla pandemia da Covid-19. A causa delle residue difficoltà negli spostamenti, si decide di sfruttare il Red Bull Ring per un doppio weekend di gara, andando così a rimpolpare il calendario. Il secondo evento prende il nome di Gran Premio di Stiria, e verrà disputato anche nel 2021 per la posticipazione del Gran Premio di Turchia. Considerando anche la vittoria al Gran Premio di Stiria del 2021, Max Verstappen è il pilota più vincente a Spielberg. E l’olandese può dire di correre quasi in casa, dato che i suoi tifosi si riversano in massa ogni estate qui, come si può notare dalla marea arancione sulle tribune. Nel 2022 Charles Leclerc ha riportato la Ferrari al successo in Austria dopo 19 anni.
La marea Orange invade la pista (source: Red Bull Content Pool)
Non solo Formula 1
Il circuito viene utilizzato per numerose competizioni. Tra le più importanti, per le quattro ruote, dal 2013 al 2018 e nel 2021 si è disputata la 4 ore del Red Bull Ring all’interno del campionato European Le Mans Series. Sempre per l’endurance, dal 1969 al 1976 si teneva per il campionato mondiale Sport prototipi la 1000 km di Zeltweg. È inoltre una tappa fissa del DTM. Spielberg può vantare un lungo rapporto anche con il Motomondiale, presente dal 1971 al 1997 e di nuovo dal 2016. Dal 2022 le moto percorrono una chicane in più, posta nel rettilineo dopo la prima curva in seguito dello spaventoso incidente tra Franco Morbidelli e Johann Zarco del 2020. Il campionato mondiale Superbike ha corso in Stiria dieci round tra gli anni ’80 e ’90, agli albori della serie.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook