Bologna FC
Stadio – Lunedì a Casteldebole si parla di mercato
Da martedì si ricomincia: il preambolo doveroso alla stagione 2023/24, che va sotto il nome di ritiro, avrà un prologo a Casteldebole sotto forma di riunione.
Un incontro fra la dirigenza rossoblù e Thiago Motta, che spinge per avere la rosa completa il prima possibile, perchè le prime due partite di campionato chiamano il Milan (in casa) e la Juve (allo Stadium) e partite del genere non ammettono regali, anche in punto completezza rosa.
L’esigenza del tecnico però non si sposa esattamente con le linee guida del Presidente Joey Saputo (e l’Ad Claudio Fenucci) che vorrebbe un mercato con un saldo finale finanziario a più 10 milioni (ma se fossero 20 il Presidente non sarebbe dispiaciuto ); ad oggi il bilancio legge alla voce uscite un meno 15 milioni (per i riscatti di Stefan Posch, Nikola Moro e l’acquisto di Sam Beukema), ma ci sono anche circa 10 milioni in meno di stipendi che, in un bilancio finale, vanno conteggiati. Lontani comunque da entrambi i desiderata (dell’allenatore e del Presidente). Ma qui entra in gioco Giovanni Sartori, sapendo quanto sia arduo questo mercato, con obiettivi assolutamente sfidanti.
QUALI RUOLI SCOPERTI?
In un’analisi veloce della situazione attuale della rosa, mancano un esterno di sinistra basso (l’urgenza più imortante), un esterno sinistro di attacco (due se Musa Barrow avrà un mercato che soddisfi le richieste del Bologna), un’altro esterno ma di fascia destra (ma saranno due se Orsolini partirà verso altre società), e poi un centrocampista (due se Dominguez avrà offerte in linea con le richieste del Bologna). Da quattro a sei, queste le esigenze della rosa, con la necessità di lavorare per un mese con l’ossatura (se possibile completa, ndr) su cui Thiago costruirà il suo credo tattico per la prossima stagione. I nomi ci sarebbero già (Santiago Pierotti del Colon, Nicolò Cambiaghi dell’Atalanta, Samuel Iling-Junior e Fabio Miretti della Juve e Ardon Jashari del Lucerna) sul taccuino del duo Sartori-Di Vaio: adesso occorre la volontà finanziaria di chiudere, pensando magari più al campo che al bilancio.
(Fonte Claudio Beneforti – Stadio)
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