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Mottastics – La pazienza è la virtù dei forti

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                                     Numeri e considerazioni ai tempi di Thiago Motta

Il finale della partita di ieri contro il Palermo ha lasciato un leggerissimo retrogusto amaro, perchè negli ultimi venti minuti, sopra di due gol a zero, prima Damiani e poi Solieri (con un gol in rovesciata davvero molto bello), hanno riagguantato il risultato, pareggiando così per 2 a 2. La squadra, va detto ad onor del vero, era assolutamente imballata per il super lavoro svolto a Valles, quindi il risultato può starci con una pretendente alla serie A dell’attuale serie cadetta. Ma proviamo ad andare oltre ad un risultato e ad un’amichevole, giocata a luglio.

Per essere obiettivi, prima di dare dei giudizi e lasciarsi andare a commenti di superficie, occorre fare una fotografia dell’ultimo mese e raccontare correttamente  quello che è capitato in casa Bologna: per esempio occorre citare due acquisti (Sam Beukema e Ossama El Azzouzi) e due riscatti (Nikola Moro e Stefan Posch) per un totale di 17,5 milioni di euro (a parte qualche big, che ha potuto vendere qualche prezzo pregiato, nessuna squadra di Serie A ha speso come il Bologna fin qui). Ma non solo: va sottolineata una presenza costante dell’Area Tecnica rossoblù sulla gestione, per quanto complicata, di un possibile gradito ritorno (Andrea Cambiaso, priorità di mercato e per Motta), su alcune piste importanti seguite con determinazione, nonostante la difficoltà della riuscita finale (Ballo Tourè, anche se ormai ci sono poche speranze del suo approdo sotto le due torri, e Federico Bernardeschi, che se ritorna quello di Firenze, c’è fregarsi le mani), alcuni interessanti prospetti con le cui squadre di appartenenza si sono già sviluppate trattative (Ardon Jashari e Adam Karabec, per tutti). Senza contare il settore giovanile che è stato rifondato e ha già visto l’arrivo, da campionati esteri, di alcuni giocatori che potrebbero essere molto interessanti, anche in chiave prima squadra.
Insomma nell’ultimo mese si è sviluppato un interessante attivismo, improntato al rigore finanziario richiesto dalla proprietà che vorrebbe un mercato con un saldo positivo alla fine. Nulla di anomalo rispetto al contesto “Serie A”, anzi il Bologna è una delle squadre che si è mossa meglio e per tempo, anche se ancora due o tre tasselli mancano all’organico e Thiago Motta ha già espresso i suoi desiderata e il suo “mestiere” è quello di spingere la società ad accontentarlo. E la pletora di nomi usciti (molti dei quali veri e assodati, insieme a tutti quelli che non sappiamo e vengono gelosamente tenuti nascosti, nelle segrete stanze di Casteldebole) fanno parte di un lavoro di ricerca complesso e lungo. Occorre avere pazienza.
Da qui in avanti (la squadra si ritroverà martedì per allenarsi, acquisendo nel gruppo Joshua Zirkzee, Ossama El Azzouzi e, molto probabilmente, Sidney Van Hooijdonk, che vuole giocarsi le sue carte con il Bologna, prima di una eventuale cessione), l’esperienza di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio saranno la base delle risposte da dare al tecnico: dead line sarà il 13 di agosto, data dei primi 3 punti della stagione (Coppa Italia) e subito dopo ci sarà il Milan e la Juve.
Non scommettiamo per principio, ma c’è da crederci che prima di quel giorno Thiago sarà accontentato.

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