Che squadra è il Cagliari di Claudio Ranieri?

Il Bologna tra 24 ore ospiterà al Renato Dall’Ara il Cagliari di Claudio Ranieri. I rossoblù sardi sono stati l’ultima neopromossa, arrivata in Serie A attraverso l’avventura dei playoff. I rossoblù isolani, come la squadra di Thiago Motta, hanno collezionato finora solamente un punto. Certamente per le due squadre, punti con peso diverso perché seppur entrambi conquistati a Torino, il Cagliari lo ha ottenuto contro il Toro, mentre i felsinei lo hanno conquistato all’Allianz Stadium contro la Juventus.

Il Cagliari di Ranieri, una squadra guerriera

Così come aveva annunciato all’avvio della sua seconda avventura sulla panchina della formazione isolana, il Cagliari nei mesi della sua gestione, a partire dall’inizio di questo 2023, è diventato una squadra di guerrieri. Una squadra combattiva che non molla mai, così come dimostrato dall’incredibile cammino nei playoff, quando la formazione del tecnico testaccino ha vinto prima in casa col Parma in rimonta da 0-2 a 3-2 e, nel ritorno della finale, al minuto 95 con un gol di capitan Pavoletti.

Modulo e atteggiamento

Il Cagliari, oltre ad avere un atteggiamento pugnace, ha anche grande duttilità. La formazione di Ranieri in questo avvio di stagione, così come in Serie B, ha mostrato una formazione molto fluida con diverse soluzioni tattiche. Ranieri ha disposto i suoi in vari modi: dal 4-4-2, al 3-5-2, finora la 3-4-3, senza punte di ruolo. Quello che conta nella formazione sarda è in realtà l’atteggiamento. I rossoblù hanno un atteggiamento reattivo, la squadra punta molto sulla solidità della difesa per riuscire a contenere la qualità offensiva superiore degli avversari per poi colpire di rimessa. L’abilità offensiva del Cagliari, tuttavia, è depotenziata dai problemi di rosa della squadra. Infatti, in questo avvio di stagione, il Cagliari deve fare i conti con le assenze del bomber Lapadula e di alcuni giocatori di fantasia come Mancosu. 

A centrocampo e in attacco, la squadra di Ranieri deve fare di necessità virtù puntando soprattutto sulla forza fisica di Makoumbou, Sulemana, Petagna e Shomurodov.

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