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F1 | Tsunoda e Ricciardo in AlphaTauri nel 2024. È la scelta giusta?

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La Scuderia AlphaTauri, nel weekend di Suzuka, ha ufficializzato la coppia di piloti per la stagione 2024. Per la squadra di Faenza guideranno Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo. Il giapponese sarà in Romagna per la quarta stagione consecutiva, mentre l’australiano, alle prese con l’infortunio subìto durante il venerdì del GP d’Olanda, potrà iniziare l’anno con la certezza del sedile, con la possibilità di mettersi in mostra per tornare in Red Bull nel 2025.

Sfida in famiglia con vista 2025

Tsunoda e Ricciardo dovranno sì collaborare per togliere l’AlphaTauri dai bassifondi della classifica costruttori, ma è indubbio che tra i due ci sarà un duello lungo ventiquattro gare (Helmut Marko permettendo) per conquistare un posto da titolare in Red Bull per il 2025. È difficile pensare a una riconferma di Sergio Perez, che, seppur secondo in graduatoria, ha poco più della metà dei punti di Max Verstappen, nonostante abbia a disposizione la stessa vettura. Nonostante abbia corso solamente due gare quest’anno, il lavoro di Ricciardo è stato sin da subito apprezzato dalla scuderia italiana, come raccontato a inizio mese dal CEO AlphaTauri Peter Bayer a PlanetF1.com: «La mia convinzione è che, ovviamente, non possiamo solo sviluppare giovani piloti, ma dobbiamo anche essere competitivi. Penso che per esserlo al giorno d’oggi sia necessario avere un pilota esperto e uno giovane. È proprio questo che sto cercando di ottenere, avere un pilota esperto e uno giovane. Perché così il giovane imparerà di più dall’esperto, l’esperto ci aiuterà e, per esempio, Daniel ci ha aiutato moltissimo nella messa a punto della vettura».

Tsunoda avrà già tre anni di F1 sulle spalle e, nonostante sia anagraficamente giovane con i suoi 23 anni, non può più essere definito un debuttante. Dovrà fare il salto di qualità, altrimenti la sensazione è quella che potrebbe essere vittima di uno dei più classici ribaltoni ai quali ci ha abituato Marko.

Lawson in agguato

Liam Lawson, in queste gare da sostituto di Ricciardo, si è comportato egregiamente. Nonostante questo, per l’anno prossimo sarà pilota di riserva e di sviluppo al simulatore sia per la Red Bull che per l’AlphaTauri. Una panchina che sicuramente gli starà stretta, ma non è detto che debba occuparla per tutta la stagione. Non sono nuovi infatti i cambi di piloti nelle due scuderie con capitale austriaco. È difficile che verranno accettati passi falsi da parte di chi ha per lungo tempo avuto molte possibilità. Tsunoda e Perez sono all’ultima chiamata e i sedili delle squadre di Faenza e Milton Keynes sono sempre stati comunicanti. In caso di cambiamenti in Red Bull, l’effetto domino è sempre dietro l’angolo.

Sarebbe stato molto semplice confermare da subito Lawson in AlphaTauri. Sembra però che si sia cercati di essere il meno impulsivi possibile, cercando di tenersi aperte tante porte anche, eventualmente, per un cambio in corsa. È proprio il caso di dire che i piloti titolari saranno quattro più uno.

Anno zero AlphaTauri

Il 2024 sarà una nuova stagione di ripartenza per la Scuderia AlphaTauri o come si chiamerà. È infatti stato già anticipato che non sarà questo il nome della realtà faentina, che certamente venderà i diritti sul nome a un partner commerciale, sulla scia di quanto fatto dalla Sauber con l’Alfa Romeo. Probabilmente si tratterà di un’azienda di abbigliamento: subito si è parlato di Hugo Boss, ora si vocifera di un accordo con Adidas. Quel che è certo è che la veste sarà diversa. E non solo.

Sotto la livrea anche le componenti saranno differenti: gran parte dell’auto sarà composta dalle componenti della futura Red Bull. Come confermato nelle scorse settimane da Bayer, la nuova vettura monterà tutte le componenti cedibili da regolamento provenienti dalla RB19, un po’ come succede attualmente con Haas e Ferrari e con Aston Martin con Mercedes. Basterà questa sinergia a migliorare le prestazioni in pista? È ovviamente presto per dirlo. Di certo questa scelta limiterà le aree sotto la lente del reparto ricerca e sviluppo, che non dovrà concentrarsi sulla power unit, sul cambio e sul retrotreno della nuova monoposto. Probabilmente ci saranno più risorse disponibili sullo sviluppo di altre parti dell’auto, che potrà contare su materiale di primo livello.

Forse anche per questi motivi è arrivata la decisione di non cambiare i piloti, alle prese con un ambiente che lavorerà in maniera giocoforza diverso. Troppi sconvolgimenti avrebbero potuto portare una certa instabilità alla nuova AlphaTauri, che sarà orfana anche di Franz Tost, che verrà sostituito da Laurent Mekies nel ruolo di Team Principal. Sarà l’anno zero per la scuderia di Faenza, che dovrà finalmente spiccare il volo andando a disturbare i team di centro classifica. Non ci si aspetta nessun miracolo: l’auspicio è quello di un bel salto in avanti. Ci si potrà divertire.

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