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Pallanuoto – L’estate azzurra
Si è recentemente conclusa l’estate pallanuotistica azzurra, che ha visto l’Italia distinguersi nelle varie competizioni, in attesa degli appuntamenti invernali (Europei e Mondiali) e di quello estivo, dal peso specifico gigantesco (Olimpiadi 2024 di Parigi). Sono molteplici gli eventi ai quali la nazionale italiana, con entrambe le categorie, ha preso parte: dopo i Mondiali di Fukuoka, si sono svolti parallelamente gli Europei under 17 di Manisa e le Universiadi di Chengdu, per concludere in bellezza con i Mondiali under 20 tra Otopeni (maschili) e Coimbra (femminili). Bologna, con le sue tre squadre (Rari Nantes, De Akker e President) è stata ben rappresentata in giro per le varie manifestazioni di quest’estate, elemento utile per indicare quanto la pallanuoto emiliana si stia distinguendo con merito rispetto alle altre regioni d’Italia.
Mondiali di Fukuoka
Il Mondiale di Fukuoka ha avuto due volti per la spedizione azzurra. Il Setterosa ha compiuto quello che si può definire una sorta di miracolo sportivo, superando nel quarto di finale l’apparentemente imbattibile nazionale USA, detentrice da diversi anni dei titoli di campionessa del mondo ed olimpica. La nazionale di Carlo Silipo ha invece compiuto un piccolo capolavoro, approfittando in difesa sia della giornata storta delle Stelle e strisce, sia della serata strepitosa di Caterina Banchelli, titolare dell’Italia. La semifinale non ha sorriso invece alle azzurre, che sono uscite sconfitte di una sola lunghezza nello scontro con l’Olanda, formazione vincitrice del titolo mondiale dopo una lunga battaglia nella finale con la Spagna conclusasi solo ai rigori. Il Setterosa, nella finale per il terzo posto contro l’Australia, ha tirato fuori ancora una volta il proprio carattere meritandosi un bellissimo bronzo (l’ultimo podio azzurro nella manifestazione risaliva al 2015, a Kazan, quando la squadra di mister Fabio Conti si meritò la terza piazza mondiale).
Storia diversa per invece per il Settebello, che dopo un avvio in discesa (primo posto di un girone privo di avversarie di alto livello) ha dovuto vedersela con la Serbia, nazionale senza bisogno di presentazioni (campionessa olimpica in carica, anche se in calo negli ultimi anni, storica la sconfitta in Giappone contro la compagine georgiana). Dopo quattro tempi sempre in vantaggio, l’Italia ha visto i serbi pareggiare negli ultimi istanti regolari, costringendo così gli azzurri alla lotteria dei rigori. Un errore di troppo dai 5 metri ha fatto scomparire i sogni di gloria di capitan Del Lungo e compagni: l’obiettivo, infatti, era quello di presentarsi per la terza volta in finale. La nazionale italiana si è così dovuta accontentare del quinto posto, nell’attesa di rifarsi nelle competizioni del 2024 (Europei, Mondiali ed Olimpiadi), come ha confermato mister Sandro Campagna alla fine della rassegna.
Universiadi di Chengdu
Il tricolore svetta alto in quella che è stata la sede delle Universiadi, Chengdu: nella terra dei panda, infatti, l’Italia è salita, sia al maschile, sia al femminile, sul podio. Il metallo più prezioso è stato conquistato dal Settebello universitario di mister Daniele Bettini dopo una lunga battaglia contro l’Ungheria, bissando così il primo posto di Napoli 2019, mentre il Setterosa di Aleksandra Cotti è uscita sconfitta solo nella finale dalle padrone di casa della Cina, trascinate da un folto pubblico. Un oro e un argento di grande valore, soprattutto perché entrambe le formazioni erano perlopiù composte da esordienti senza grandi esperienze in nazionale maggiore.
Molta Bologna tra gli atleti che hanno preso parte alla spedizione azzurra: tra le file maschili si è appeso al collo il metallo più pregiato Stefano Guerrato, marcatore del centro ex De Akker, tornato all’An Brescia dopo 3 anni nel capoluogo emiliano, mentre sono state ben 3 le rappresentanti della Rari Nantes in campo femminile. Elena Altamura, Anna Repetto e Giorgia Galbani, passato e presente della storica società bolognese, si sono meritate il secondo gradino del podio dopo un torneo da grandi protagoniste.
Mondiali under 20
Gli azzurrini under 20 hanno aperto le danze a giugno, nella vasca di Otopeni (Romania): sfortunato l’accoppiamento nei quarti di finale contro l’Ungheria, che è costato ai ragazzi di Brancaccio l’uscita dalla zona medaglie. La finale 5°/6° posto ha visto la nazionale spagnola battere capitan Condemi (unico elemento del gruppo a far parte stabilmente della nazionale maggiore) e compagni per 10-8, relegando il giovane Settebello in sesta posizione. Importante l’apporto del bolognese DOC Riccardo de Simon, gioiellino della President Bologna, passato quest’estate sotto i colori della De Akker per effettuare il salto di qualità in serie A1. Si tratta di una conferma in nazionale per il classe 2004, dato che già lo scorso anno aveva preso parte ai Mondiali Juniores di Belgrado.
Si conclude con un amaro quarto posto l’avventura under 20 al femminile, che dopo una buona fase a gironi (vittoria contro Israele e Ungheria, sconfitta contro gli Stati Uniti), un ottavo di finale senza affanni con la Croazia ed un ottimo quarto di finale contro la Grecia (domata alla lunga distanza per 15-11), sbatte nuovamente contro l’ostacolo magiaro, bravo a prendersi la rivincita della fase preliminare battendo la squadra di mister Grassi per 10-9. La finale per il bronzo contro l’Olanda vedeva l’Italia essere la favorita per salire sul terzo gradino del podio, ma il giovane Setterosa incappa in una serata no, viene sconfitta 13-11 ed è costretta a salutare il Portogallo senza medaglie al collo. Un vero peccato per le Azzurrine, che hanno potuto contare tra le proprie file sulle due fuoriclasse nate 2003 Dafne Bettini e Sofia Giustini, elementi stabili e fondamentali anche nella Nazionale senior di Silipo, reduci del bronzo Mondiale di Fukuoka. Presenza di peso per la Rari Nantes Bologna, che ha visto Olimpia Sesena difendere da titolare la porta tricolore per tutta la manifestazione e distinguersi con alcuni interventi importanti.
Europei under 17
Non ci sono state medaglie azzurre nemmeno a Manisa: in Turchia l’Italia in rosa deve accontentarsi di un’altra medaglia di legno (quarto posto delle ragazze di mister Grassi, sconfitte di misura dalla Grecia nel match per la terza piazza) e di un sesto posto al maschile dovuto all’uscita di scena, nei quarti di finale (7-6 finale) nello scontro con la Spagna. A prescindere dalla classifica finale, entrambe le formazioni hanno disputato un bell’Europeo che fa ben sperare per il futuro della pallanuoto azzurra. Per Bologna spicca ancora la calottina rossa di Olimpia Sesena, numero 1 dell’Italia in questa competizione e tra le principali protagoniste della spedizione del baby Setterosa.
Il bilancio
Estate tra sorprese e conferme quella della pallanuoto tricolore: sorprese al femminile, in particolare a Fukuoka, dove le ragazze di Silipo hanno costruito in acqua un piccolo capolavoro battendo gli Stati Uniti ed escludendo le americane dalla zona medaglie, facendo sì di avere a disposizione un posto in più nell’ottica delle qualificazioni a Parigi 2024. Meno brillante la maschile senior, in lieve stallo, che già aveva mancato l’oro in World League poco prima dell’evento in Giappone: si tratta comunque di due sconfitte in un interno anno, come sottolinea il mister Campagna, ma che sono costate caro agli Azzurri, ai vertici del ranking mondiale.
Nessuna novità per quanto riguarda le Universiadi: così come accadde a Napoli nel 2019, l’Italia della pallanuoto si fa trovare pronta per questo evento, regalando sempre grandi soddisfazioni alla Federazione. Incontenibile la squadra maschile, con elementi in rosa di assoluto valore, più sperimentale ma dai meccanismi perfettamente oleati quella femminile: un oro ed un argento che non sono solo pallanuoto, ma anche università, studio, dedizione e sacrificio fuori dalla vasca.
Per quanto riguarda le formazioni under 20 e 17, è difficile giudicare l’operato degli azzurri: il panorama giovanile si sta rendendo sempre più di alto livello, soprattutto in una fase dove le varie nazionali stanno ringiovanendo le rose e proiettando talenti ai primi albori in contesti estremamente competitivi. Questo vale in ambito maschile principalmente per Serbia ed Ungheria, nella fase più matura del cambio, per Spagna, Usa, Olanda, Ungheria ed Italia al femminile. Non è un caso che i magiari siano tornati a casa con l’oro al collo da Fukuoka, Otopeni, Manisa e Coimbra, in quanto diversi elementi delle rappresentative giovanili facevano arte anche delle spedizioni con le nazionali maggiori. Un vero peccato le due medaglie di legno al femminile, tuttavia spia dell’ottimo lavoro fatto negli ultimi anni da Grassi e dal suo staff per rendere più competitivo l’ambito giovanile della pallanuoto rosa.
I prossimi impegni delle nazionali
Sono stati sorteggiati i gironi che coinvolgeranno le 16 squadre che prenderanno parte all’Europeo di Netanya (Israele), in programma tra 3 e 16 gennaio 2024: il Settebello è stato inserito nel gruppo B con la Georgia e le superpotenze Ungheria e Grecia (entrambe finaliste ai Mondiali di Fukuoka), mentre il Setterosa dovrà vedersela con la Francia, nazionale in costante crescita, le padrone di casa israeliane e la Spagna, vicecampionessa olimpica.
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