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Virtus – Sull’onda della coesione arriva la prima stagionale in Eurolega

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L’inizio di stagione della Virtus Segafredo Bologna, porta con se tre vittorie in altrettante gare ufficiali, dalle due di SuperCoppa contro Milano e Brescia a quella in campionato contro Scafati, in un Palamangano che rappresenta uno dei parquet più ostici da espugnare lungo lo stivale. Come ormai ben noto, sulla panchina bianconera Luca Banchi ha, con estremo rispetto e umiltà, preso il posto di Sergio Scariolo, il palmares tra i due è difficilmente paragonabile, ma il nativo di Grosseto per caratteristiche sia tattiche che sopratutto caratteriali sembra sposarsi al meglio con il “nuovo” progetto tecnico della Virtus. 

Scafati, una gara vinta con solidità mentale 

Le trasferte dello scorso anno a Brindisi, Trieste e Treviso ma anche le gare con Scafati e Napoli in casa, sono tutte le sconfitte maturate dalle Vu Nere in situazioni di apparente controllo lungo la gara che si sono poi trasformate negli ultimi cinque minuti in caos generale che ha portato quella Virtus ha perdere il fattore campo per le finali scudetto. 

Domenica a Scafati abbiamo visto prima di tutto una squadra, che è stata capace di mantenere, in un clima sportivamente ostico, il controllo e la consapevolezza della propria superiorità tecnica anche quando i padroni di casa sono arrivati sul -3 ad 1:40’’ dalla fine. La dimostrazione arriva nelle due azioni seguenti, un ottima circolazione di palla, dentro fuori Mickey per Shengelia che ricaccia indietro i giallo blu con un canestro da tre, segue poi l’azione difensiva con il recupero di Hackett che lancia Mickey alla schiacciata in solitaria, inerzia subito rivoltata con voglia e saggia pazienza nel giro di un minuto. Questo è stato il segnale migliore che potesse arrivare da un’esordio stagionale per nulla scontato. L’aspetto negativo che deriva da tutto ciò riguarda il fatto di non essere riusciti a chiudere il match prima, per andare ad un finale più rilassato e tranquillo, cosa di cui ci sarà bisogno durante l’arco della stagione che vedrà la Virtus giocare almeno due partite settimanali tra coppa e campionato, la squadra però è ancora in fase di rodaggio e l’esperienza presente a roster può aggiungere anche questo tipo di peculiarità nel corso dei mesi. 

A Bologna arriva lo Zalgiris 

Come sottolineato nella giornata di ieri da coach Banchi e capitan Belinelli nelle dichiarazioni pre partita, la formazione di Kaunas è rimasta pressoché invariata rispetto allo scorso anno, mantenendo nove dodicesimi del roster, una delle partenze riguarda però Ignas Brazdeikis, terminale offensivo numero uno dei biancoverdi nella scorsa stagione, al suo posto è arrivato Naz Mitrou-Long, che ha alle spalle una sola stagione in Eurolega con l’Olimpia Milano, nella quale ha fatto registrare 7.4 punti di media in 21 gare ed è un giocatore completamente diverso dal lituano volato ad Atene sponda Olympiakos. Altri due nuovi innesti si sono aggiunti al roster di Kazys Maksvytis: Brady Manek e Danielius Lavrinovicius, entrambi esordienti nella massima competizione europea, ma dotati sicuramente di una buona fisicità per il livello. I lituani hanno già affrontato tre giornate del campionato nazionale, raccogliendo altrettante vittorie, l’ultima però contro il Pieno Zvaigzdes non senza problemi, recuperando uno svantaggio di dieci punti raggiunto nel terzo quarto e soffrendo il gioco veloce e corale della squadra attualmente ultima in classifica in LKL. Non sarà quindi un inizio impossibile per i bianconeri, ma questo non vuol dire che non sia importante, anzi, lo Zalgiris è una diretta concorrente per quei posti in classifica tra settimo e decimo posto che possono valere il play-in, risultato a cui la Virtus può e deve ambire, ma che per essere raggiunto passa da un esordio casalingo come quello di stasera.  

In casa Virtus 

Da capire se stasera siederà in panchina Ognjen Dobric, che, secondo quanto detto da Luca Banchi sta abbastanza bene e si sta allenando regolarmente con i compagni, con i quali deve ancora prendere piena confidenza e capirne i meccanismi di gioco, se ci sarà il serbo questa sera sarà molto difficile vedere Iffe Lundberg anche solo per una comparsata in panchina. Altro dubbio è quello che riguarda Devontae Cacok: al momento non viene impiegato in maniera particolare dal coach bianconero, che in quintetto si sta affidando all’esperienza di Dunston, cosa che a maggior ragione ci si aspetta all’esordio stagionale in Eurolega, competizione in cui Bryant milita da ormai un decennio. Da capire se la scelta di Banchi sull’ex Cska sia dovuta ad una scarsa condizione fisica per via dei problemi alla caviglia o se stia semplicemente cercando di integrarlo pian piano nei meccanismi di una squadra di questo livello facendo tracciare la strada al professore ex Efes. I punti saldi rimangono Toko Shengelia (giocatore della settimana Virtus), Daniel Hackett, fulcro del gioco offensivo e difensivo delle Vu Nere e Jordan Mickey che dovrà confermarsi anche contro la fisicità dei lunghi lituani. Questa sera ci sarà bisogno anche dell’apporto offensivo di Marco Belinelli e Jaleen Smith e sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti rivedere Achille Polonara segnare oltre la linea dei tre punti, chissà che la sua ex squadra non sia l’avversaria giusta per rimuovere il coperchio dal canestro. Come da titolo però, questa Virtus deve continuare a cavalcare l’onda della coesione, continuare a fare gruppo e trovarsi man mano l’un l’altro, con protagonisti sempre diversi pronti a sacrificarsi per il gruppo. 

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