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Mecacci: “La nostra identità difensiva un problema. Questo campionato non aspetta nessuno”

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Mecacci: “Complimenti a Piacenza: hanno giocato con una disciplina e solidità nettamente migliore della nostra. In questo momento ci poniamo delle domande: come mai in tre giorni si passa dalla vittoria contro una grande avversaria come Verona, giocata in maniera attenta e con il giusto spirito, ad una partita arrendevole sin dal primo quarto contro l’Assigeco? Non è solamente una questione di percentuali da fuori, ma quando la circolazione del pallone è sterile è più difficile fare canestro. Il problema in questo momento è la nostra identità difensiva: siamo “a spasso” su determinate collaborazioni, faticando a tenere l’uno contro uno e, quando si apre la strada, andiamo in rotazione e Piacenza è stata brava a punirci in tante occasioni. Dopo Forlì c’era da lavorare tanto, la testa è una componente importante e, fortunatamente o sfortunatamente, domenica c’è subito un’altra sfida contro un’avversaria di grandissimo livello. Ci dobbiamo guardare in faccia, cercando dentro di noi le motivazioni per giocare una pallacanestro migliore, altrimenti così diventa un problema. Nell’ultimo quarto ho preferito non affaticare Archie e Toscano, quest’ultimo con una contusione al polpaccio, ma comunque con un pizzico d’orgoglio abbiamo avuto una reazione, ma così è troppo poco e non va bene. Bisogna lavorarci a partire da domani, perché questo campionato non aspetta nessuno e non ci si può permettere di non avere lo spirito giusto per affrontarlo”.

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