Basket
Virtus – Conoscersi per migliorarsi, nel Principato ci vorrà lo step Europeo
La settimana bianconera è iniziata con una notizia che supera di gran lunga l’importanza della pallacanestro giocata, le condizioni di salute dell’ala bianconera Achille Polonara hanno di fatto scosso l’ambiente, che ha risposto con innumerevoli messaggi di vicinanza nei confronti del 33. Martedì c’è stata l’operazione chirurgica, di cui la Virtus Segafredo ha comunicato l’esito “tecnicamente riuscito”. Achille sembra stare bene, lo si evince anche dalle bellissime immagini apparse sui profili social dei giocatori, che si sono ritrovati nella serata di ieri per un abbraccio al loro nuovo compagno di squadra. Per quanto riguarda i tempi di recupero ancora niente è stato comunicato, ma ciò che sembra trapelare dalla società è semplicemente calma e precedenza al recupero delle condizioni di un operazione comunque delicata come quella che ha subito l’anconetano, che di voglia di giocare ne ha tanta, dato che domenica, dopo aver ricevuto la brutta notizia, ha voluto comunque presentarsi in campo per onorare la maglia che indossa ormai da qualche settimana.
In campo, le due facce Virtus: Zalgiris e Varese
Gare diverse ma con alcuni punti di contatto quelle giocate la settimana scorsa dalle Vu Nere: l’esordio in Eurolega è iniziato contratto nei primi minuti, passati questi però Shengelia e compagni hanno prontamente ribaltato lo svantaggio iniziale (2-10) proponendo una pallacanestro di livello europeo, con ottime difese e tanta intensità anche a rimbalzo, contro una squadra fisica ed esperta come Kaunas. Le Vu Nere si sono portate per ben due volte sul +15 (secondo e terzo quarto), poi è sembrato quasi come se il poco ossigeno rimasto abbia riportato nella testa dei giocatori bianconeri il ricordo dei finali di gara concitati della scorsa stagione, dove la soluzione si cercava nelle mani del singolo e non della squadra, i meriti vanno ovviamente anche ai lituani, che in quanto esperti hanno, con alcuni accorgimenti tattici, messo in difficoltà Belinelli e compagni. Banchi, per sua stessa ammissione, ha parlato di ancora poca conoscenza tra i membri squadra, cosa normale quando si avvia un nuovo progetto tecnico ad una settimana dal via (cambiamento doveroso). Qui però il punto di contatto con la sfida contro Varese, nonostante il livello tecnico e l’intensità tra Eurolega ed Lba non sia paragonabile. La Segafredo gestisce fin da subito la gara contro i Lombardi, raggiungendo anche il +22, a sette minuti dal termine però arriva un calo d’intensità difensiva che la Openjobmetis sfrutta con un parziale di 0-6, il timeout di coach Banchi è immediato, Mickey, Belinelli e Cordinier prendono per mano la squadra e riportano la gara su terreni tranquilli, regalando di fatto cinque minuti di garbage time in cui non si è più sbagliato niente e il vantaggio ha preso il largo fino al 115-84 finale (Varese segna solo 8 punti negli ultimi 7:26 di gara dopo averne infilati nove nei primi 2:34 del 4/4). Di fatto una prima risposta sulla solidità mentale nei finali di gara è arrivata, non ancora in Eurolega è vero, ma è già un primo passo, visti anche i rischi presi nel finale contro Scafati che arrivò a -3 sul finale.
I singoli, buoni segnali e qualche timore
Partiamo dalla preoccupazione più diffusa, che ha accompagnato, con i dilemmi riguardanti l’altezza, tutta l’estate bianconera: Devontae Cacok. Lo statunitense può essere tutto ma non “tristo”: questo perché la voglia di vestire la maglia bianconera, anche nei pochi minuti che ancora gli vengono concessi, è tanta e palpabile. L’atteggiamento in campo è di fatto positivo, con Dunston che detiene la cattedra poi ance i minuti in panchina risultano essere preziosi, non manca l’atletismo ne tanto meno la sfacciataggine, che sia un buon giocatore da pick and roll si sapeva e quando i meccanismi saranno ben oleati potrà garantire buoni minuti a coach Banchi. Stessa cosa vale per Jaleen Smith che ha fatto vedere poco al momento, ma ha risposto spesso presente in momenti importanti delle gare che ha disputato e proprio con Cacok potrà formare un asse interessante, i due sembrano già intendersi e lo abbiamo visto con qualche giocata a due sul pick and roll centrale. La certezza tra i nuovi è Ognjen Dobric, subito attivo ed efficace in entrambi i lati del campo non ha avuto difficoltà ad ambientarsi in gruppo che pian piano diventerà anche suo, lui si può essere la pedina decisiva per il salto di qualità europeo. La sorpresa: Iffe Lundberg, prima di tutto a sorprendere è stata l’accoglienza riservatagli dal Paladozza contro Varese, ma sopratutto l’atteggiamento in campo completamente diverso da quello mostrato nella seconda metà della scorsa stagione, il danese ora ha voglia di mettere in difficoltà il coach e lo ha già fatto con un esordio da 11 punti e 4 assist in soli 14 minuti, contro Monacò vedremo se anche in Eurolega sarà così propositivo ed efficace nel gioco di Banchi.
Occasione nel Principato
Domani alle 19 al Salle Gaston Medecin, nel quartiere di Fontvieille, la Virtus Segafredo Bologna sarà ospite del Monacò di Mike James, che al momento pende ancor di più del solito dalle mani del 55 viste le assenze di Kemba Walker e Jordan Loyd. C’è da dire che in questo avvio di stagione l’ex Milano sta giocando la solita pallacanestro stellare alla quale sembra aver aggiunto un atteggiamento positivo anche a livello di squadra, aiutando in difesa e comportandosi da vero leader. La sconfitta all’esordio contro Valencia per 70-65 sarà per i monegaschi una motivazione in più per puntare ad una solida vittoria domani, ma la Virtus sa che l’occasione è ghiotta viste le problematiche emerse anche in campionato contro Cholet, con una vittoria conquistata a fatica proprio grazie alle magie del folletto statunitense. Banchi avrà preparato al meglio la gara per limitarne il talento e allo stesso tempo non doversi scoprire troppo su giocatori come Diallo, Okobo e i lunghi Montiejunas, Brown e Hall. Se Monacò è arrivata terza nella scorsa stagione non è un caso, ora però i ragazzi di Sasa Obradovic sembrano essere in un momento in cui, una Virtus che sta trovando i suoi meccanismi, può impensierirla anche in trasferta. Le chiavi le abbiamo individuate, al momento riguardano il limitare James senza accorciare troppo la coperta, in attacco la coralità e un buon numero di transizioni portate a termine potranno essere i punti da cavalcare durante il corso del match.
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