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Il Resto Del Carlino – Nazionale svizzera, il caso Yakin e Ndoye, giovane in un progetto “vecchio”

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Il percorso di Ndoye con il Bologna era stato netto sino all’ultima prestazione con l’Inter, dove il giocatore svizzero non ha mostrato la miglior versione di sé stesso.

Il caso Yakin

L’allenatore della Svizzera, Murat Yakin, ha vissuto invece l’ennesima delusione con la nazionale elvetica, che dopo il pari con la Bielorussia vede la propria posizione sulla panchina altamente a rischio: panchina che, tra le altre cose, è stata artefice anche della bella qualificazione della squadra rossocrociata ai mondiali in Qatar, ma il rocambolesco pareggio contro una squadra estremamente più bassa nel ranking ha portato a valutazioni nei piani alti della nazionale.

Tanti i punti persi dalla nazionale biancorossa contro squadre non tra le top europee come Romania, Kosovo e Bielorussia, anche se la partecipazione alla fase finale dell’Europeo non sembra essere messa in discussione.

Una nazionale non rinnovata

Tra i torti di Yakin, ci sarebbe quello di non rinnovare la squadra, dato che le ultime convocazioni vedevano i più giovani del gruppo essere Ndoye e Amdouni, ventiduenni, elementi che hanno portato al 3-3 finale proprio con un gol dell’attaccante del Burnley. Buono l’apporto di Ndoye, che ha alzato i ritmi offensivi nella parte sinistra del campo, meno brillante Freuler, non è entrato invece Aebischer: i tre giocatori della nazionale svizzera torneranno oggi a Casteldebole per allenarsi in ottica Frosinone.

(Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino)

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