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Corriere di Bologna – Lorenzo De Silvestri: il simbolo di un Bologna che non molla mai

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Minuto 22 di Bologna – Frosinone: cross al centro di Lykogiannis, Turati esce alla bene e meglio e con un pugno allontana il pallone fuori dall’area. Bene, solitamente in questi casi o arriva il difensore per “sparecchiare” una situazione scomoda, oppure viene riconquistata palla dalla squadra che attacca che riorganizza la propria azione. Il pubblico del Dall’Ara invece assiste al volo di Lorenzo De Silvestri, il quale imita Robin Van Persie in un famoso Spagna – Olanda e insacca il pallone in rete con un colpo di testa in tuffo da fuori area. Perché De Silvestri, senza esagerare, si mostra infinito proprio in situazioni come queste: tira fuori il coniglio dal cilindro quando meno te l’aspetti, ma nel momento in cui c’è più bisogno.

Il marchio di fabbrica nel 2023: il gol di testa (decisivo)

Alla fine, visto l’andamento della partita, il gol del Capitano è decisivo per riportare i tre punti sotto le Due Torri, aumentando il peso specifico della prodezza alla quale tutti hanno assistito e che vale anche più di questo. Vale forza e consapevolezza, nei propri mezzi e in quelli di una squadra che sta andando avanti nel proprio percorso tra le difficoltà degli infortuni e di un attacco che anche nella giornata di ieri si è inceppato, e ha dovuto aggrapparsi a due bomber “atipici” come Ferguson e De Silvestri. Ma il gol di ieri è il timbro di Lollo, abituato negli ultimi mesi a segnare gol che indirizzano le partite: il 2-2 con il Napoli, il 2-1 in rimonta ad Utrecht e il gol con la Reggiana, seppur quest’ultime due amichevoli. Ora anche il gol di ieri.

Simbolo di garanzia: De Silvestri e il Bologna ci credono, sempre

Una seconda giovinezza dopo l’ultimo rinnovo quella di capitan De Silvestri, che sta garantendo quantità e qualità a destra dove, di norma, si trova un certo Stefan Posch. Con l’infortunio dell’austriaco i primi (molto timidi) mugugni: puntare tutto su De Silvestri, vista l’età, sembrava un azzardo. E invece no. Lollo ha dimostrato più che mai come e perché si è guadagnato tutto questo: tramite il lavoro e perché simbolo di chi non molla mai, anche quando sembra ormai tutto finito. Era destinato a lasciare Bologna, a ormai 35 anni, Lorenzo. E invece eccolo qui, trascinatore di una squadra che definitivamente scopre le carte e si dice pronta a prendere l’ascensore verso i piani alti della classifica. Proprio dalle parole del 29 Rossoblù, si deduce quanto, come poche volte prima d’ora, si stia creando un qualcosa di davvero importante: «È bello festeggiare la vittoria sotto la curva con i nostri tifosi, anche oggi erano tantissimi e li ringraziamo. C’è un ambiente splendido, è davvero “We are one”: un’unione bellissima tra staff tecnico, allenatore, società, compagni e tifoseria. Chiedo che si continui così anche quando ci sarà bisogno di una mano in più, così come servirà una mano da chi non ha giocato oggi: ragazzi splendidi che rimangono positivi».

Fonte – Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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